La Gazzetta dello Sport

Nicola Berardino

Deludente in campionato e Nazionale,brillante contro il Dortmund: il bomber è tornato I giornali tedeschi «Batosta e vendetta»

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a Scarpa d’oro ha scelto l’Europa per tornare a risplender­e. Sul palcosceni­co della Champions Ciro Immobile si è ritagliato subito un posto da protagonis­ta principale. Non ha perso tempo contro il Borussia Dortmund, nel giorno del ritorno della Lazio nella coppa continenta­le più prestigios­a dopo tredici anni. Al 6’ ha sbloccato la gara con il gol biancocele­ste in Champions più veloce dopo quello di Pavel Nedved che nel febbraio 2001 segnò al Real Madrid al 4’. Una rete che ha riacceso i suoi numeri con la Lazio. Tanto da farlo salire al secondo posto in due graduatori­e dei bomber laziali di sempre. Ha raggiunto quota

L127, affiancand­o Beppe Signori al secondo posto nella classifica assoluta. Ora nel mirino c’è il primato leggendari­o di Silvio Piola, arrivato a 159 reti. Con il gol di mercoledì sera, inoltre, si è portato a quota 12 in biancocele­ste nelle gare delle coppe Uefa per club. Ha superato anche Giorgio Chinaglia per agganciare Pavel Nedved e Tommaso Rocchi in seconda posizione, a otto lunghezze dalle vetta presidiata da Simone Inzaghi. Un record che Immobile è pronto a far vacillare.

Grande ex

Squalifica­to sabato scorso nella trasferta contro la Sampdoria, l’ultima immagine di Immobile sul campo con la maglia della Lazio risaliva a domenica 4 ottobre, quando al 24’ della ripresa era stato espulso per un fallo di reazione su Vidal. Aveva timbrato solo un gol, quello di Cagliari alla prima giornata di campionato, infrangend­o anche il digiuno nelle tre amichevoli del precampion­ato. Così il bomber di Inzaghi si è ripreso la scena nella serata più difficile di questo inizio di stagione della Lazio. Aveva già segnato in Champions: quattro gol proprio con la maglia del Borussia Dortmund nella stagione 2014-15. Mercoledì ha colpito da ex. Con rimpianti non nascosti dalla Germania. «La vittoria della vendetta», così ha titolato la Bild.Da quell’esperienza tedesca tra poche luci e tante ombre, a cui seguì pure la tappa incolore al Siviglia, è passato Immobile per puntellare il suo percorso verso la conquista della Scarpa d’oro. E la sfida dell’Olimpico ha proposto anche il faccia a faccia

●La Bild, come i giornali tedeschi, omaggia Ciro: «Il Borussia incassa una batosta con vendetta a Roma», il titolo, e «Proprio l’ex stella Immobile si rialza e colpisce» nell’occhiello con Haaland, suo avversario nella rincorsa al trono del gol in Europa: è finita in parità, con una rete ciascuno. In Champion League Immobile vanta la media di un gol ogni 115 minuti giocati. Il bottino delle sue realizzazi­oni con Lazio in Europa si suddivide tra le nove firmate di destro, le due di sinistro (una quella col Dortmund) e una di testa. Un rigore e undici centri su azione, tutti da dentro l’area.

Nuove ambizioni

Al suo ritorno in campo dopo le amarezze ereditate dalla parentesi con la Nazionale, Immobile ha esibito la propria importanza nel gioco di Inzaghi. Non solo il gol, ma anche l’assist per far firmare ad Akpa Akpro il 3-1. Si muove da leader nella manovra di Inzaghi. Le trame tattiche del tecnico piacentino lo hanno condotto anche a conquistar­e due titoli da capocannon­iere in A (l’ultimo nel passato campionato). La fascia di capitano, in attesa del ritorno di Lulic, viene nobilitata pure dal suo spirito da trascinato­re. E il rinnovo del contratto fino al 2025 ha blindato il feeling con la Lazio. «Se continuere­mo così, torneremo a essere quella squadra che faceva brillare gli occhia tutti», ha detto dopo la vittoria sul Borussia Dortmund. Con i suoi gol la Lazio si potrà sentire sulla corsia preferenzi­ale per riprendere quelle ambizioni abbandonat­e bruscament­e negli ultimi mesi. E Immobile ai livelli della gara col Borussia Dortmund riavvia tutti i sogni.

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