La Gazzetta dello Sport

Ronaldo è stanco: resta a casa Chiesa, chance per sbloccarsi

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3 Qual è stato il giocatore che ha comandato di più in spogliatoi­o nella sua carriera? «Forse Gerrard a Liverpool. Grande leader».

Fede in fascia a supporto del duo in attacco Morata-Dybala

irlo, ha raccontato ieri, nell’estate del 1986 andava in giardino e riprovava a fare il gol di Maradona all’Inghilterr­a, scartandol­i tutti. Parecchi anni dopo Federico Chiesa, in giardino, probabilme­nte trovava il papà. Enrico non era un difensore, ma di sicuro un ostacolo più duro da saltare di avversari immaginari. La cosa dovrebbe aver “rodato” il figlio d’arte e adesso viene buona anche a Pirlo. Alla base del gioco offensivo del tecnico c’è l’occupazion­e in ampiezza del fronte: il gioco deve passare dalle fasce e lì devono esserci interpreti del ruolo capaci di saltare l’uomo e creare superiorit­à. Per questo ha avvallato con entusiasmo l’acquisto (pesante) dell’ex viola, per questo lo ha lanciato subito, per questo si aspetta da lui un salto di qualità.

PDa sfruttare

Chiesa è arrivato alla Juve all’ultimo giorno di mercato, a campionato iniziato, durante una sosta per le nazionali. Alla prima occasione buona il tecnico l’ha buttato dentro, da titolare, contro il Crotone: assist, rosso e poi conferma per la Champions, a Kiev. Da allora ha giocato altre due volte titolare in coppa, una in campionato: insegue ancora il primo gol. Contro il Ferencvaro­s, martedì, è entrato in campo per sbloccare una situazione che si era impantanat­a e invece è finito nel “fango” anche lui, fra le linee degli ungheresi.«In Champions abbiamo voluto giocare troppo con la palla fra i piedi ha detto Pirlo - invece dobbiamo anche cercare la profondità». Federico sembra l’uomo giusto per farlo, per caratteris­tiche e trascorsi, anche se in queste settimane i compagni hanno raramente trovato i tempi per servirlo, e lui per scattare. Però nell’idea del tecnico resta centrale, uno di quelli che hanno superato i “casting”: «Abbiamo usato queste gare per provare certi giocatori in certe posizioni, ora che abbiamo individuat­o la struttura della squadra si può lavorare meglio». In settimana ha studiato a lungo gli esterni del Benevento in video: trovare la corsia giusta e sbloccarsi a livello di gol sarebbe passo importante.

Dovremo cercare più lo spazio in profondità. Ma la Juve è cresciuta: ci voleva tempo per provare

CR7 a riposo

Tanto più visto che Ronaldo è rimasto a Torino, per un riposo concordato con lo staff tecnico («È stanco»): non si potrà contare su di lui per risolvere eventuali problemi. Nelle quattro gare senza Cristiano sono arrivati due pareggi in campionato, una vittoria e una sconfitta in Champions. Morata ha fatto tre gol, Kulusevski uno. Alvaro ci sarà ed è ormai una certezza, da Dybala si aspettano segnali di risalita (l’ultima volta al Vigorito fu tripletta), ma una collaboraz­ione di Chiesa nel tabellino sarebbe gradita.

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«L’ho visto al Camp Nou, mi è piaciuto. Dicono sia difensivo? La gente non vede la differenza tra una squadra difensiva e una organizzat­a: se sei bene organizzat­o sembri più difensivo, ma non è così».
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LAPRESSE Risorse Federico Chiesa, 23 anni, e Alvaro Morata, 28 anni, festeggian­o il gol vittoria dello spagnolo contro il Ferencvaro­s in Champions

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