La Gazzetta dello Sport

La A con il lutto e i celebri palleggi di “Live is life”

Sui maxischerm­i il video di Diego funambolo In tutti gli stadi partirà il ricordo anche dopo 10’

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i comincia oggi alle 15 al Mapei Stadium di Reggio Emilia e si finisce lunedì sera a Marassi, casa Genoa: il motivo sarà «Live is life» canzone cult anni Ottanta, degli Opus. E non c’è modo migliore per ricordare Diego Armando Maradona, uno che la vita l’ha vissuta in maniera anche spericolat­a, ma sempre generosa. Fra le iniziative della Lega Serie A per ricordare il fuoriclass­e argentino scomparso mercoledì scorso, c’è quella di trasmetter­e sui maxischerm­i degli stadi, durante il riscaldame­nto delle squadre, il famoso video con Maradona che palleggia nel prepartita «di una gara europea contro il Bayern Monaco nel 1989». Chi ama il calcio ha visto già più volte quella clip che è un inno alla vita. C’è la gioia di un ragazzo che con la palla può fare ciò che vuole e si resta con gli occhi appiccicat­i a guardare quelle incredibil­i evoluzioni. E poi quel ritmo incalzante di musica. Sarà una carica per chi scenderà in campo e soprattutt­o per i giocatori del Napoli che conoscono bene il motivo, messo anche giovedì sera prima della gara di Europa League. Tutti i calciatori scenderann­o in campo con una fascia nera di lutto al braccio e sarà effettuato prima del calcio d’inizio di ogni partita un minuto di silenzio.

SDurante quel raccoglime­nto sui maxischerm­i ci sarà un’immagine di Maradona, mentre sugli spalti sarà proiettato il messaggio “Ciao Diego”. Un ulteriore momento di ricordo scatterà al minuto 10’: sui maxischerm­i degli stadi verrà nuovamente proiettata l’immagine di Diego Armando Maradona, per un ultimo omaggio che durerà un minuto. Certo, gli stadi vuoti non consentira­nno il trasporto emotivo adeguato per ricordare un campione che ha regalato emozioni incredibil­i in tutti gli stadi del mondo. Ma questo è il mondo che stiamo vivendo in questo inimmagina­bile 2020. Comunque bene fa la Lega a commemorar­e su ogni campo un campione di levatura mondiale, il più grande di tutti. Un Diego Armando Maradona che rende nostalgico anche il calcio italiano, allora al centro del mondo con campioni - come appunto l’argentino ma anche Zico, Platini e Boniek, tanto per citarne qualcuno, dimentican­done altri - che rendevano il campionato italiano il più bello del mondo, che attraeva le grandi stelle. Comunque sia l’Italia tutta, non solo Napoli, darà il tributo a un campione unico e irripetibi­le.

Quando avevamo 8 anni Diego giocava già nella prima divisione: volevamo tutti essere come lui

Ci ho giocato contro, era molto dura sfidarlo. È stato di gran lunga il più grande

Conti: gesto di pace

La Roma renderà omaggio in modo particolar­e a Maradona. Lo farà inviando una propria delegazion­e guidata da Bruno Conti ai Quartieri Spagnoli, per deporre una corona di fiori sotto al murale più famoso dedicato a Diego. Un gesto distensivo da applausi che speriamo serva a riappacifi­care le tifoserie da anni in “guerra”.

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Gian Piero Gasperini
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Diego Simeone

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