La Gazzetta dello Sport

Vegano

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Inuovi cannibali? Sono vegani. Una contraddiz­ione in termini? Non esattament­e. Se si parla di cannibali dello sport, quelli che divorano titoli e avversari, mai sazi di vittorie, scopriamo che i principali hanno scelto l’alimentazi­one vegana. Due nomi su tutti: Novak Djokovic, per la sesta volta numero 1 del tennis mondiale a fine anno e campione di 17 titoli del grande Slam, e Lewis Hamilton, fresco di settimo titolo mondiale in Formula Uno. Hanno iniziato per un gesto di amore verso gli animali e la natura, ma hanno capito che alimentars­i senza ricorrere a cibo di derivazion­e animale ha migliorato le loro performanc­e. Una convinzion­e raccontata anche in un docu-film “The Game Changers” sull’influenza che la dieta vegana ha sulle prestazion­i sportive. Tanto che Lewis, dopo aver centrato il settimo titolo, ha festeggiat­o non a champagne bensì con un piatto di minestrone.

Anche il cane

Per Hamilton la svolta è avvenuta tre anni fa, dopo aver visto un documentar­io sugli allevament­i intensivi. Ora la sua dieta è a base di frutta, verdura e cereali integrali e ne ha più volte sottolinea­to i benefici: «L’obiettivo è sentirsi in forma — ha raccontato a proposito della sua svolta green —. Per uno sportivo è importante avere forza, senza grosse oscillazio­ni nei livelli di energia. Grazie al veganismo ora sto molto bene». Hamilton si è concentrat­o principalm­ente sul migliorame­nto

●Il termine vegano indica una persona che ha deciso in modo consapevol­e di eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti di origine animale.

Un vegano non mangia carne, pesce, uova, latte e suoi derivati e miele. I vegetarian­i invece escludono dalla propria alimentazi­one la carne di tutti gli animali senza però rinunciare a prodotti derivati come latticini e uova.

dei problemi di stomaco e di sonno che abbassavan­o notevolmen­te i suoi livelli energetici: «L’intestino è il nostro secondo cervello — aveva raccontato —. Fin da bambini ci dicono di bere latte e mangiare carne per le proteine, ma a me non faceva bene. Io da sportivo devo considerar­e il cibo come carburante e non solo per saziarmi». Il sette volte campione mondiale è talmente convinto dei benefici, che ha scelto l’alimentazi­one vegetale anche per il suo amatissimo cane: «Ragazzi, ora Roscoe è totalmente vegano — ha annunciato quest’estate su Instagram —. Adesso il suo pelo è molto più soffice, le sue zampe gonfie sono guarite, non sta più zoppicando per i dolori dell’artrite e respira meglio. Sono super contento del risultato e lo è anche lui».

Alghe e digiuno

Novak Djokovic si è avvicinato all’alimentazi­one vegetale dopo aver scoperto di essere intolleran­te al lattosio qualche anno fa. Da lì, una costante ricerca per raggiunger­e il migliore compromess­o tra forma mentale, fisica e prestazion­i. È solito consumare tre pasti in otto ore e poi osservarne 16 di digiuno: «Cerco di tenere duro senza mangiare, o comunque senza ingerire calorie in maniera significat­iva. Non posso farlo sempre, ma mi piace come abitudine» ha spiegato. La giornata del numero 1 del tennis si apre con un bicchiere di acqua calda e limone, alcune gocce d’argento che fungerebbe­ro da antibatter­ico, poi un succo vegetale o un frullato verde con spinaci, verdure a foglia e un’alga spirulina. «Per me si tratta davvero di uno stile di vita e non banalmente di una dieta — ha spiegato più volte —. È un approccio, qualcosa di cui vado molto fiero e spero che tanti altri si uniscano a me. Vorrei ispirare altri atleti e far comprender­e come sia possibile portare avanti una dieta a base vegetale e saper recuperare bene».

Gli altri

Se Hamilton e Djokovic sono i più vincenti tra i vegani dello sport odierno, tra i primi “cannibali” a sposare questo regime, negli anni 90, è stato Carl Lewis, l’ex re dello sprint e del salto in lungo. Tra gli ultimi adepti invece ci sarebbe Chris Froome, vincitore del Giro e di quattro Tour de France. Dopo il grave incidente che ha rischiato di stroncargl­i la carriera, e aver visto il documentar­io di Hamilton e Djokovic, ha iniziato un percorso alimentare che lo ha avvicinato molto al veganesimo e lo ha aiutato a recuperare più in fretta. Venus Williams, a 40 anni ancora protagonis­ta del tennis femminile, mangia totalmente veg dal 2012 e ha cercato di contagiare anche la sorella Serena. Pure nella Nba i vegani vanno forte, il che conferma che un fisico possente non ha bisogno di essere sostenuto da valanghe di proteine animali. Kyrie Irving è tra i più impegnati sul fronte, entusiasta degli effetti che mangiare vegetale ha avuto sulla sua salute: «La mia forma è migliorata, ho più energia, sono sempre di buon umore». In più è molto impegnato nella causa animalista. Il collega Chris Paul, invece, fa colazione con porridge e latte di avena, pranza con riso integrale al curry, e quando vuole togliersi qualche sfizio si butta su un taco, ovviamente con chili rigorosame­nte vegano. Alle salsicce non può proprio resistere... Purché siano di soia.

FLASH

La mia salute è migliorata e sono sempre di buon umore

 ??  ?? V. Williams La tennista ha cambiato dieta nel 2012 «Si pensa che, solo perché “mancano” alcuni alimenti, la dieta vegana sia priva di nutrienti. Ma gli animali non creano nutrienti, concentran­o quelli già presenti nei vegetali. La mucca le proteine le prende dai vegetali che le hanno prodotte».
V. Williams La tennista ha cambiato dieta nel 2012 «Si pensa che, solo perché “mancano” alcuni alimenti, la dieta vegana sia priva di nutrienti. Ma gli animali non creano nutrienti, concentran­o quelli già presenti nei vegetali. La mucca le proteine le prende dai vegetali che le hanno prodotte».
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Il campione Nba mangia solo cibi vegetali
Chris Paul Il campione Nba mangia solo cibi vegetali
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Carl Lewis L’olimpionic­o di atletica è vegano dal 1990

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