Genoa, tutto su Scamacca Gervinho spinge il Parma
Cornelius pronto: due triplette l’anno scorso al Grifo
Vietato sbagliare, e poco importa se il campionato è ancora quasi agli inizi. Il Genoa deve assolutamente rialzarsi sfruttando l’effetto dell’entusiasmo figlio del successo nel derby di coppa Italia. Ma anche il Parma di Liverani è chiamato a tirare su la testa in fretta.
Pensaci tu
In un Grifone che ieri ha ufficializzato il ritorno di Giuseppe Marroccu come diesse al posto dell’esonerato Daniele Faggiano, rimasto in carica quattro mesi, la priorità va ora al campionato e Maran punta forte sul momento d’oro di Gianluca Scamacca, nove gol realizzati nelle ultime nove gare, fra campionato, coppa Italia e Under 21. Il giovane bomber arrivato in estate sta vivendo un momento d’oro, non solo in termini realizzativi, figlio anche di una condizione fisica a dir poco eccellente, in un gruppo che ha invece dovuto fare i conti per oltre un mese con i postumi delle tante positività al Covid-19 (l’ultimo in ordine di tempo è stato Zapata). Possibile che al suo fianco parta dall’inizio Pandev, considerando che l'uzbeko Shomurorodov ha già giocato 85 minuti nel derby di giovedì. Sino ad ora Maran ha dovuto proporre una continua rotazione di uomini dovendo dosare le energie. Ora, forse, vede un po’ di luce in fondo al tunnel.
Il riscatto
Il significato della sfida, anche per il Parma, sta in una sola parola: svolta. Gli emiliani sbarcano a Marassi con il desiderio (e l’obiettivo) di cambiare faccia alla loro stagione: troppo grigia finora, pur con alcune attenuanti a cominciare dalla mega-rivoluzione estiva. Contro il Genoa serve un colpo di acceleratore e via che si va, altrimenti si rischia di ritardare la partenza finendo per trovarsi in difficoltà già prima della sosta natalizia. Fabio Liverani ha battuto proprio su questo tasto: «Abbiamo bisogno di una prestazione importante per fare quel cambio di marcia che è necessario e che è nelle nostre potenzialità». Il problema è capire a che punto è il livello di apprendimento dei nuovi metodi dentro il gruppo: domenica scorsa contro la Roma è stata notte fonda, qualche timido risveglio si è visto in Coppa Italia. A Marassi, proprio perché c’è bisogno di uno scatto bruciante, non si può prescindere da Gervinho che, pur tra alti e bassi, resta l’elemento più decisivo della squadra. Con lui in attacco dovrebbe esserci Inglese, mentre Cornelius, che nella passata stagione al Genoa ha rifilato ben 6 gol, dovrebbe accomodarsi in panchina. Per assistere il tandem di punta potrebbe trovare spazio il giovane argentino Juan Francisco Brunetta, autore di una doppietta in Coppa Italia.