La Gazzetta dello Sport

La Liga non ha più padroni La Real Sociedad ci crede

I baschi mantengono la vetta. Ma l’Atletico del Cholo è a un passo. Real Madrid e Barça troppo altalenant­i

- di Filippo Maria Ricci

a Liga è di chi se la vuole prendere. Perché quest’anno c’è un evidente vuoto di potere: Real Madrid e Barça, che hanno vinto 15 degli ultimi 16 campionati, sono in affanno. Hanno già perso 3 partite a testa, il 30% per i blancos e il 33% per i blaugrana, e mostrano seri segni di logorio.

LFavorito, non si dice

Per questo oggi il principale candidato al successo finale è l’Atletico Madrid. Ma guai a dire una cosa del genere a Simeone o a qualsiasi tifoso colchonero. Loro vanno rigorosame­nte «partido a partido» e fanno già una grande concession­e a farsi considerar­e come candidati al titolo. Favoriti mai. E invece la squadra del Cholo, è in gran forma: 25 partite senza perdere in Liga, 6 vittorie di fila e una sensazione di forza inconsueta. La solidità è sempre la stessa (Oblak è arrivato a 200 partite di Liga e non ha preso gol in 112…), ma quest’anno con le reti di Luis Suarez, la rinascita di Koke e Saul, la crescita di Marcos Llorente e l’affermazio­ne di Joao Felix l’Atletico dà una sensazione di completezz­a che prima, frenata dagli eccessi del «cholismo», non trasmettev­a. Nelle ultime 6 partite giocate l’Atletico ha fatto il pieno, 18 punti su 18, tra le altre aspiranti al titolo la Real Sociedad 16, Villarreal 12, Siviglia 9, Barça e Madrid appena 7.

Crisi blanca

La squadra di Zidane con le vittorie sull’Inter ha rimesso in piedi una Champions iniziata malissimo ma in Liga soffre da morire. In 10 giornate ha perso lo stesso numero di gare, 3, che in tutto lo scorso campionato. Così come i gol incassati, 12, sono quasi la metà dei 25 presi nella Liga ’19-20. Il Madrid non ha potuto far mercato per la crisi economica generata dal coronaviru­s ma si è liberato senza dubitare di Bale, James Rodriguez, Ceballos, Brahim Diaz, Reguilon e Borja Mayoral. E la vecchia guardia di fedelissim­i di Zizou accusa il colpo. Incredibil­e la crisi di Hazard, che passa da un infortunio all’altro e senza continuità non trova la forma, Asensio non riesce a tornare ai livelli precedenti al grave crack subito nell’estate del 2019, Isco è sparito, in attacco Benzema è solissimo, con Mariano, Rodrygo e Vinicius incapaci d’imporsi.

Barça su e giù

Poco meglio il Barcellona. Koeman ha superato i suoi primi 100 giorni su una montagna russa: ha lo stesso numero di vittorie in Champions che in Liga, 4, ma in Europa ha giocato 4 volte e in Liga 9. Il 4-0 di ieri all’Osasuna con reti di Braithwait­e, Griezmann, Coutinho e Messi ha portato un minimo di luce su una squadra spenta in campo e agitata fuori: senza una dirigenza (elezioni fissate per fine gennaio) e senza un euro, con la rosa che ha accettato tagli agli stipendi per 172 milioni di euro. Mercato ovviamente chiuso, Messi in scadenza di contratto, e infortuni pesanti: Ansu Fati e tutti i centrali, Piqué, Araujo, Umtiti (cronico) e ieri Lenglet. Koeman ha cambiato il sistema passando al 4-2-3-1 ma con Messi pensieroso queste prime settimane in Liga sono state un calvario.

Le altre

Il Siviglia di Lopetegui sembra accusare la partecipaz­ione in Champions, con risultati altalenant­i. C’è spazio per sognare, e quello fanno Real Sociedad e Villarreal, che ieri ad Anoeta si sono sfidate da prima e terza. Buon primo tempo con i gol su rigore di Gerard Moreno e Oyarzabal, per loro 6 e 7 reti in Liga, più di tutti, ripresa orribile e 1-1 finale. I baschi restano in testa e sono la grande rivelazion­e: cantera magnifica, ottimo inseriment­o di David Silva, il talento di Oyarzabal, la scoperta di Portu e nessuna pressione. Simile la condizione del Villarreal, che in Emery ha anche un tecnico con esperienza. La Liga non ha un padrone, i neutrali ringrazian­o.

Zidane e i k.o. In 10 turni ha perso lo stesso numero di gare della Liga 19-20

Infortuni Barça Ansu Fati e tutti i centrali, Piqué, Araujo, Umtiti e ieri Lenglet

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