La Gazzetta dello Sport

La mano di Rino

Duttilità Gattuso Cambia il modulo e rilancia il Napoli Contro la Roma ha schierato un terzo centrocamp­ista dominando la gara

- di Mimmo Malfitano

Con Zielinski Passa dal 4-2-3-1 al 4-3-3 ritrovando l’equilibrio giusto

Osimhen rischia Al rientro può finire in panca dall’infortunio. Mertens al centro

C’è una mano che ha una storia diversa da quella “de Dios”. E’ una storia giovane, che non ha riferiment­i al passato, ma riguarda soltanto il presente. La mano, stavolta, è quella di Rino Gattuso, l’uomo della riscossa napoletana. La sua non ha determinat­o un gol mondiale, ma ha inciso parecchio sull’esito della sfida di domenica, contro la Roma. Il Napoli è ritornato alla vittoria dopo aver rimediato altrettant­e sconfitte nelle ultime tre gare giocate al San Paolo (Az Alkmaar, Sassuolo e Milan). Un trend che avrebbe potuto complicare ancor di più il già difficile cammino dal club napoletano in campionato, condiziona­to dalla sconfitta a tavolino, subita per non essersi presentato all’Allianz Stadium, per affrontare la Juventus, alla terza giornata. L’allenatore non ha voluto concedere alibi ai suoi, ha imposto che di questa vicenda non si parlasse e che si attendesse con fiducia l’iter della giustizia sportiva, A tale proposito, il Napoli ha già annunciato che nei prossimi giorni presenterà il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni dopo essere stato condannato nei primi due gradi di giudizio. A inizio novembre c’è stata la sentenza del Tribunale sportivo d’Appello che ha confermato il 3-0 a tavoe il punto di penalizzaz­ione inflitto dal Giudice sportivo.

Passo indietro

La questione del modulo ha tenuto vivo l’interesse intorno alla gara con la Roma nelle ore immediatam­ente precedenti l’inizio della partita. Per una domenica, Gattuso ha messo da parte il 4-2-3-1, il suo modulo, che continua a difendere con tutte le proprie forze, per dare spazio al 4-3-3, uno schema che garantisce un maggiore equilibrio al gioco.”Bisogna guardare bene le partite. È vero che in fase di non possesso difendevam­o a tre, ma in fase di costruzion­e era un due più uno in mediana. Non è una questione di modulo, è una questione di come si interpreta e di voglia di sacrificar­si”, ha detto Gattuso.. L’intuizione è stata vincente, comunque, il Napoli ha schiantato i gialloross­i ed ha dominato per l’intera gara. La serata ispirata di Lorenzo Insigne, certo; la sua punizione, battuta magistralm­ente, alla Maradona, per intenderci, proprio nella serata dedicata alla memoria dell’ex Pibe de Oro. E poi, le due reti fulminee di Mertens e Politano che hanno chiuso il discorso. Si potrebbe racchiuder­e nel risultato l’essenza del successo napoletano. Ma non è stato così.

Terzo centrocamp­ista

L’inseriment­o di Piotr Zielinski a centrocamp­o può essere stata l’intuizione migliore avuta dall’allenatore, così come l’inserilino mento di Demme, ritornato in gioco per la squalifica di Bakayoko. Il mediano tedesco è stato superbo, si è sistemato dinanzi alla difesa, e da lì ha amministra­to il gioco, mentre a Fabian Ruiz ha avanzato il suo raggio d’azione. Mossa indovinata considerat­o, tra l’altro, il gol realizzato dallo stesso centrocamp­ista spagnolo. Una revisione tattica, che ha confermato quanto possa essere più funzionale il centrocamp­o a tre anziché a due. Un modulo, quest’ultimo, che l’allenatore ha adottato per consentire a Mertens e Bakayoko di giocare insieme. Ma la parte iniziale della stagione ha evidenziat­o quanto sia complicato per rinunciare a un centrocamp­ista, soprattutt­o contro squadre che praticano un calcio altrettant­o di qualità e rapidità. Con queste due doti, il Milan ha sbancato il San Paolo non più tardi di una quindicina di giorni fa. Il 4-3-3, dunque, creerà sicurament­e un tantino di imbarazzo in Gattuso che dovrà fare le scelte. Osimhen dovrebbe essere prossimo al rientro e nel tridente offensivo potrebbe non trovare posto, così come Zielinski potrebbe essere l’uomo per la svolta a centrocamp­o. La trasferta di Crotone, in programma domenica, darà maggiori indicazion­i sulle intenzioni dell’allenatore.

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Lorenzo Insigne, 29 anni, al centro della foto, grande protagonis­ta contro la Roma. A destra Rino Gattuso, 42 anni, a sinistra Diego Demme, 29 anni
La grande bellezza Lorenzo Insigne, 29 anni, al centro della foto, grande protagonis­ta contro la Roma. A destra Rino Gattuso, 42 anni, a sinistra Diego Demme, 29 anni

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