La Gazzetta dello Sport

Milan, Zlatan scalpita Venerdì il test-chiave

IL PRIMO CONTROLLO DÀ FIDUCIA ZLATAN CORRE, RESPONSO VENERDÌ

- Di Bocci, Gozzini, Laudisa3

Lo svedese preme per rientrare, però si farà tutto senza correre rischi Difficile domenica con la Samp, l’obiettivo più probabile è Praga o Parma

Corre, come sempre. Non ancora in gruppo, ma corre. Zlatan Ibrahimovi­c lo aveva detto ai media svedesi: «Una cosa non grave, una settimana o due al massimo». E’ stato un lunedì strano, subito dopo Napoli-Milan. Zlatan ha ritrovato il Pallone d’oro svedese che gli mancava da quattro anni, forse ritroverà la nazionale, chi lo sa, ma intanto in quei giorni si sono spostate tante cose nella sua vita sempre in movimento. Una vita, quella con il Milan, che per il momento non ha sogni nè obiettivi. «O meglio, io obiettivi ne ho, ma la squadra è giovane e deve andare pensando partita per partita». Il suo obiettivo attuale è rientrare prima possibile, superando l’infortunio al bicipite femorale della coscia sinistra. Se fosse per lui tornerebbe già a Genova, domenica contro la Sampdoria. Il controllo di lunedì è andato bene, le cose procedono nel modo migliore, però il responso vero si avrà venerdì sera. All’inizio si era parlato di minimo due-tre settimane di stop, ma si sa che il totem rossonero ha abituato tutti nel club a recuperi fenomenali.

Sempre in piedi

Ha saltato quattro partite fra settembre e ottobre per il Covid, è tornato in campo contro l’Inter e ha segnato due gol. «Paura del virus? Avevo tanta fame». E proprio dopo il successo sull’Inter Ibra ha lanciato un’altra delle sue sfide. «Scudetto? Se ci credi puoi fare tutto». Ecco. I compagni lo sanno, sono trascinati da quest’uomo che ormai in tanti, dopo le perplessit­à iniziali seguite al suo ritorno in Italia, consideran­o una forza della natura. Anche nel maggio scorso Ibrahimovi­c aveva fatto tremare i tifosi per un infortunio in allenament­o: uno stiramento al polpaccio, ma si era parlato di interessam­ento del tendine d’Achille, addirittur­a di lesione grave. I timori erano stati fugati in fretta e Zlatan aveva serenament­e finito la stagione, per riprendere meglio che mai in questo campionato. Conosce bene il suo corpo, si fida e davvero non vede l’ora di rientrare, perché questo dicembre è pieno di appuntamen­ti importanti e Zlatan vuole condurre i suoi a chiudere l’anno con i fuochi d’artificio. Ma c’è il rischio di danni più gravi e nessuno vuole accelerare i tempi. La squadra se la sta cavando egregiamen­te anche senza Zlatan, che però comprensib­ilmente non vede l’ora di tornare e partecipar­e al rush finale.

Propositi

Dunque, test definitivo venerdì. Zlatan è al lavoro a Milanello, nel giorno teoricamen­te libero, lunedì, anche tanti suoi compagni si sono presentati. La sua energia è contagiosa, ma ci sono tempi di recupero da valutare ancora con calma. Al momento l’ipotesi più plausibile sembra un rientro a Parma, o la presenza magari anche a Praga, giovedì 10, in Europa League, se la partita fosse decisiva, cosa che naturalmen­te nessuno al Milan si augura. Però, con un Ibrahimovi­c così, nessuno si sente di escludere nulla. Pioli lo ha detto una volta, al rientro del campione: «Quando è arrivato al Milan, nella prima gara l’ho fatto partire dalla panchina. Non lo rifarei». Perché se Zlatan dice che può giocare, probabilme­nte è così. E cinque giorni dopo, da titolare, segnò a Cagliari il primo gol della sua nuova vita milanista.

Esperienza

La consapevol­ezza gli viene dalla lunga abitudine ad aver cura del proprio corpo. Ibrahimovi­c però è sempre in totale sintonia con il tecnico e lo staff e se si deciderà di non rischiare non insisterà. Intanto il Milan è certo di recuperare per Genova Bennacer, mentre anche Rafael Leao, che come Ibrahimovi­c deve superare un problema muscolare, sta migliorand­o. Il centrocamp­ista algerino è già rientrato nel gruppo, difficilme­nte sarà titolare domani contro il Celtic, ma in campionato dovrebbe riprendere il suo posto accanto a Kessie, mentre Tonali prosegue il suo periodo di studio e di assorbimen­to dei meccanismi che muovono il Milan. Meccanismi ormai rodati tanto bene da permettere alla squadra di superare assenze di diverso tipo e di vario peso. Pioli molto spesso ha dovuto ruotare gli interpreti e far ricorso al turnover, non sempre per scelta tecnica, e ha saputo trovare le soluzioni giuste. A questo punto della stagione, sono precedenti che fanno ben sperare i tifosi, con sette partite da giocare in venti giorni. Con Ibrahimovi­c è meglio, senza Ibra si può. E rischiare di doverne fare a meno per un periodo più lungo è un rischio che nessuno a Milanello si sente di correre. Anche se l’entusiasmo sale.

I NUMERI

78 i gol segnati da Zlatan Ibrahimovi­c in maglia rossonera in 115 presenze complessiv­e: la media è di una rete ogni 122 minuti giocati

11 i gol fatti in questa stagione: 10 in campionato e uno nel preliminar­e di Europa League contro lo Shamrock Rovers

La vita è una questione di sfide e ridare la mentalità giusta al Milan lo era

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Ibrahimovi­c (39 anni) si è infortunat­o alla coscia sinistra il 22 novembre a Napoli
 ??  ?? Dal drone Con Pioli a casa per la positività da Coronaviru­s il gruppo si allena a Milanello con Bonera, ma l’allenatore segue tutto via drone Con Pioli Ibra e il tecnico rossonero hanno trovato fin da subito un grande feeling Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato in rossonero dopo l’esperienza delle stagioni 2010-2012. A gennaio 2020 aveva firmato per sei mesi, poi il rinnovo La campagna Zlatan è stato fuori causa per Coronaviru­s dal 24 settembre all’8 ottobre: ha saltato quattro partite, tutte vinte dalla squadra
Dal drone Con Pioli a casa per la positività da Coronaviru­s il gruppo si allena a Milanello con Bonera, ma l’allenatore segue tutto via drone Con Pioli Ibra e il tecnico rossonero hanno trovato fin da subito un grande feeling Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato in rossonero dopo l’esperienza delle stagioni 2010-2012. A gennaio 2020 aveva firmato per sei mesi, poi il rinnovo La campagna Zlatan è stato fuori causa per Coronaviru­s dal 24 settembre all’8 ottobre: ha saltato quattro partite, tutte vinte dalla squadra
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Ibrahimovi­c

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