UNA GABBIA PER FERMARE HAALAND COSÌ LA LAZIO VUOLE PASSARE
Il bomber del Dortmund ha segnato 17 reti in 14 partite Inzaghi mette tre centrali veri: Luiz Felipe, Hoedt e Acerbi
Una gabbia per Haaland. La Lazio cerca stasera a Dortmund il pass per gli ottavi di Champions League. Qualificazione matematica in caso di vittoria e possibile anche con un pareggio e perfino con una sconfitta se il Bruges, rispettivamente, pareggia o perde con lo Zenit. Ma stasera in ballo c’è pure il primo posto nel girone, che significherebbe più soldi per il club e un ottavo di finale più abbordabile per la squadra. Per il primato, però, è fondamentale vincere stasera. Impresa per niente semplice per la squadra di Inzaghi, a meno che...
Pericolo Haaland
...a meno che non si riesca a fermare quel ciclone di nome Haaland. Il Borussia Dortmund, in questo momento, è soprattutto lui. Basta vedere i numeri dell’attaccante norvegese. In questa stagione ha finora segnato qualcosa come 17 gol in 14 partite giocate con il Dortmund tra Champions, Bundesliga, coppa e supercoppa nazionale. Non da meno è stato il suo comportamento in nazionale, con cui ha realizzato 6 gol in 4 partite. Per un totale da brividi che fa 23 reti in 18 match disputati, alla siderale media di 1,27 a gara. La Lazio ha potuto saggiare la sua letalità nella gara di andata. Fu una serata perfetta per i biancocelesti, che non sbagliarono quasi nulla. Ad Haaland concessero una sola opportunità e lui la trasformò in gol, rimettendo in carreggiata il Borussia prima che Akpa Akpro chiudesse definitivamente i conti con la rete del 3-1.
La gabbia mobile
Haaland è alto, ha ottimi piedi, è forte fisicamente ed anche veloce. Praticamente completo, praticamente immarcabile. Ecco perché segna tanto. Ma provare a limitarlo si può. Inzaghi ha studiato una gabbia mobile per contenerlo. Sarà composta da Luiz Felipe a destra, Hoedt al centro e Acerbi a sinistra. Tre centrali veri, insomma, mentre di solito l’allenatore biancoceleste ne mette almeno uno (se non due) più votato alla costruzione e al fraseggio basso. Ma con Haaland non si possono correre rischi. All’occorrenza a dare una mano ai tre difensori potrebbe essere pure Milinkovic, l’unico tra i centrocampisti in grado di contrastare fisicamente il norvegese. Il Sergente, in panchina domenica con l’Udinese, farà questa sera il suo ritorno in campo dopo la quarantena trascorsa in Serbia per il covid.
Chiuderla subito
Come si è visto nella gara di andata, il Borussia è una formazione che concede parecchio. Se la Lazio riuscisse a limitare la sua bocca da fuoco, come fece all’Olimpico, le probabilità di portare a casa il risultato sarebbero notevoli. È quanto si augura Simone Inzaghi: «Proveremo a chiudere subito il discorso qualificazione. Non sarà facile, però all’andata abbiamo vinto meritatamente e cercheremo di ripeterci». Il tecnico potrà disporre di una rosa quasi al completo. Mancheranno soltanto l’infortunato Muriqi e il lungodegente Lulic. Se dietro l’allenatore si affiderà alla gabbia anti-Haaland, in avanti chiederà al suo super-bomber di risolvere la pratica.
Il ritorno
Per Immobile sarà tra l’altro una partita speciale. L’attaccante torna infatti per la prima volta da avversario nello stadio che fu suo nella stagione 201415. Non fu un’annata felice per Ciro, che però proprio col Borussia conobbe la Champions. A Dortmund lo lasciarono andare via senza rimpianti, ma a distanza di anni i rimpianti sono arrivati. E stasera Immobile, anche se non è tipo da serbare rancore, farà di tutto per acuirli. Non ha i numeri stagionali di Haaland, però pure lui sta segnando parecchio. Tra campionato e Champions sono stati finora 8 i suoi gol in nove partite. Media di quasi un gol a gara, che però in Champions diventa di 1,5 a partita, visto che ha segnato 3 reti in due partite. La sfida allo spauracchio Haaland è già lanciata.