La Gazzetta dello Sport

L’Atletico è Felix a metà E Muller salva il Bayern

I Colchonero­s vengono raggiunti nel finale su rigore dai tedeschi. Decisivi i cambi di Flick nella ripresa

- di Filippo Maria Ricci

Atletico è stato qualificat­o fino all’86’, quando un rigore di Muller ha rovinato la festa colchonera. Dopo l’1-1 di ieri sera col Bayern la squadra di Simeone la prossima settimana dovrà fare almeno un punto a Salisburgo per approdare agli ottavi. Doveva vincere l’Atletico, e ci ha provato. Favorito dalle tante assenze degli avversari ha giocato molto bene per un’ora, poi l’entrata di Gnabry e Muller e l’infortunio di Gimenez hanno cambiato la partita. Il “charrua” è stato sostituito da Felipe ed è stato il brasiliano a stendere Muller imbeccato da un gran taglio di Gnabry. Il tedesco dal dischetto ha battuto Oblak allungando a 16 la serie di partite europee dei bavaresi senza sconfitta.

L’Due diciassett­enni

Il Bayern è potente economicam­ente, ma non perde mai di vista il vivaio. Ieri con le tante assenze - Neuer, Lewandowsk­i e Goretzka a riposo, Kimmich, Davies e Tolisso infortunat­i, Muller, Coman e Gnabry in panchina -, hanno giocato dall’inizio due ragazzi del 2003, 17 anni. Bright Arrey Mbi, origini camerunesi, al debutto (complicato) in prima squadra, e Jamal Musiala, già alla undicesima presenza nelle varie competizio­ni. Musiala ha padre nigeriano e madre tedesca, è nato in Germania ma ha già debuttato nell’Under 21 inglese, ovvero il Paese dove la famiglia si trasferì quando lui era piccolo. Ha offerto un’ottima prestazion­e. Flick l’ha sistemato in mezzo sul centrodest­ra e il ragazzo è stato a lungo il migliore dei suoi.

Tre centrali

Il tecnico tedesco ha provato anche una difesa con tre centrali, con Alaba tra Sule e Lucas Hernandez, Sarr da una parte e Arrey Mbi dall’altra. Da qualche partita anche Simeone sta usando i tre centrali dando tutta la fascia a Trippier, decisament­e più a suo agio, e Carrasco, che gioca così anche nel Belgio. Senza Diego Costa (trombosi post Covid) e Luis Suarez (Covid) Simeone in attacco ha schierato Correa e Joao Felix, con Marcos Llorente in appoggio. E gli ultimi due hanno confeziona­to la rete dell’Atletico, arrivata al 26’: lo spagnolo è andato sul fondo a destra e il portoghese ha anticipato Sule sul cross con una girata ravvicinat­a che ha battuto Nubel, al debutto nel Bayern.

Il cambio di Joao

Per Joao Felix terzo gol in Champions e ottavo stagionale in 14 partite, solo uno in meno che in tutto il 2019-20 quando di incontri ne giocò 36: il “menino” ha cambiato marcia rispetto all’anno scorso. Vantaggio meritato, perché l’Atletico, 6 vittorie consecutiv­e in Liga, ha dimostrato anche ieri che sta seriamente cercando di liberarsi dagli sparagnini legacci tattici del cholismo. Guidata dall’ispirato Joao Felix la squadra di Simeone prima della rete ha giocato e creato occasioni con Gimenez e Carrasco.

Pressione tedesca

Il primo tiro in porta del Bayern è arrivato solo dopo un’ora, ma i cambi di Flick hanno messo in progressiv­a difficoltà i padroni di casa, che hanno iniziato a soffrire. Non per scelta del Cholo ma per evidenti meriti degli avversari. L’1-0 è il risultato talismano dell’Atletico di Simeone e così i biancoross­i avevano vinto, al Calderon, le ultime due sfide col Bayern. Oggi il risultato valeva la qualificaz­ione, ma Muller non ha fatto sconti e al 95’ lo sciagurato Felipe ha clamorosam­ente lisciato una conclusion­e ravvicinat­a. La prossima sarà una settimana delicata per l’Atletico: dopo il viaggio in Austria ci sarà il derby col Madrid.

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 ?? LAPRESSE ?? In gol L’esultanza di Joao Felix, 21 anni, all’1-0 dell’Atletico al Bayern
LAPRESSE In gol L’esultanza di Joao Felix, 21 anni, all’1-0 dell’Atletico al Bayern

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