L’Atletico è Felix a metà E Muller salva il Bayern
I Colchoneros vengono raggiunti nel finale su rigore dai tedeschi. Decisivi i cambi di Flick nella ripresa
Atletico è stato qualificato fino all’86’, quando un rigore di Muller ha rovinato la festa colchonera. Dopo l’1-1 di ieri sera col Bayern la squadra di Simeone la prossima settimana dovrà fare almeno un punto a Salisburgo per approdare agli ottavi. Doveva vincere l’Atletico, e ci ha provato. Favorito dalle tante assenze degli avversari ha giocato molto bene per un’ora, poi l’entrata di Gnabry e Muller e l’infortunio di Gimenez hanno cambiato la partita. Il “charrua” è stato sostituito da Felipe ed è stato il brasiliano a stendere Muller imbeccato da un gran taglio di Gnabry. Il tedesco dal dischetto ha battuto Oblak allungando a 16 la serie di partite europee dei bavaresi senza sconfitta.
L’Due diciassettenni
Il Bayern è potente economicamente, ma non perde mai di vista il vivaio. Ieri con le tante assenze - Neuer, Lewandowski e Goretzka a riposo, Kimmich, Davies e Tolisso infortunati, Muller, Coman e Gnabry in panchina -, hanno giocato dall’inizio due ragazzi del 2003, 17 anni. Bright Arrey Mbi, origini camerunesi, al debutto (complicato) in prima squadra, e Jamal Musiala, già alla undicesima presenza nelle varie competizioni. Musiala ha padre nigeriano e madre tedesca, è nato in Germania ma ha già debuttato nell’Under 21 inglese, ovvero il Paese dove la famiglia si trasferì quando lui era piccolo. Ha offerto un’ottima prestazione. Flick l’ha sistemato in mezzo sul centrodestra e il ragazzo è stato a lungo il migliore dei suoi.
Tre centrali
Il tecnico tedesco ha provato anche una difesa con tre centrali, con Alaba tra Sule e Lucas Hernandez, Sarr da una parte e Arrey Mbi dall’altra. Da qualche partita anche Simeone sta usando i tre centrali dando tutta la fascia a Trippier, decisamente più a suo agio, e Carrasco, che gioca così anche nel Belgio. Senza Diego Costa (trombosi post Covid) e Luis Suarez (Covid) Simeone in attacco ha schierato Correa e Joao Felix, con Marcos Llorente in appoggio. E gli ultimi due hanno confezionato la rete dell’Atletico, arrivata al 26’: lo spagnolo è andato sul fondo a destra e il portoghese ha anticipato Sule sul cross con una girata ravvicinata che ha battuto Nubel, al debutto nel Bayern.
Il cambio di Joao
Per Joao Felix terzo gol in Champions e ottavo stagionale in 14 partite, solo uno in meno che in tutto il 2019-20 quando di incontri ne giocò 36: il “menino” ha cambiato marcia rispetto all’anno scorso. Vantaggio meritato, perché l’Atletico, 6 vittorie consecutive in Liga, ha dimostrato anche ieri che sta seriamente cercando di liberarsi dagli sparagnini legacci tattici del cholismo. Guidata dall’ispirato Joao Felix la squadra di Simeone prima della rete ha giocato e creato occasioni con Gimenez e Carrasco.
Pressione tedesca
Il primo tiro in porta del Bayern è arrivato solo dopo un’ora, ma i cambi di Flick hanno messo in progressiva difficoltà i padroni di casa, che hanno iniziato a soffrire. Non per scelta del Cholo ma per evidenti meriti degli avversari. L’1-0 è il risultato talismano dell’Atletico di Simeone e così i biancorossi avevano vinto, al Calderon, le ultime due sfide col Bayern. Oggi il risultato valeva la qualificazione, ma Muller non ha fatto sconti e al 95’ lo sciagurato Felipe ha clamorosamente lisciato una conclusione ravvicinata. La prossima sarà una settimana delicata per l’Atletico: dopo il viaggio in Austria ci sarà il derby col Madrid.