Milan-boom in tre mesi: vale 100 milioni in più Theo esempio di crescita
Per cinque titolari esborso nullo o minimo, oggi tutti hanno aumentato la propria valutazione
on dieci milioni il Milan ha costruito metà della squadra prima in classifica. Sono valori oggettivi, sulla matematica non si discute. E il calcolo in questo caso è basico, la spesa si conta su due mani: tre milioni e mezzo sono stati versati al Siviglia per il riscatto di Kjaer. A 31 anni non avrà modo di valorizzare le proprie capacità di leader della retroguardia, intanto è la spalla più solida in cui Romagnoli potesse confidare. Gigio e Calabria sono stati coltivati nel settore giovanile. E se per il centrocampo il Milan ha investito (bene, il talento della mediana si è già espresso e valorizzato) anche l’attacco titolare è low cost: Saelemaekers è un ottimo esempio di crescita esponenziale. Classe ’99, snobbato anche in Belgio, è costato appena 7 milioni divisi in due comode rate. Oggi è padrone della zona destra d’attacco ed è stato riaccolto con tutti gli onori in Belgio da nazionale Under 21. Anche per Ibra non c’è stato bisogno di bonifici sui conti dei Los Angeles Galaxy: il valore di Ibra oggi non è quantificabile. Lo sono i suoi gol, le sue giocate, i punti che ha aggiunto alla classifica del Milan. E se esistesse una misurazione per la leadership, Zlatan toccherebbe il livello massimo. Lui e Gigio sono le colonne sulle quali il Milan intende rafforzare la squadra: le trattative per il prolungamento sono iniziate. Di Rebic non sono mai state rese note le cifre ma l’affare con l’Eintracht, a cui è stato girato André Silva, non ha comportato grossi esborsi.
CImpennata
Ci sono giocatori per i quali il Milan ha speso e (volesse ma non vuole) da cui oggi potrebbe guadagnare: Theo era un terzino con scarsa esperienza seduto in un bar di Ibiza di fianco a Paolo Maldini, a cui venne rimproverata l’iper valutazione. Pagato 20, oggi Theo costerebbe almeno il doppio. Sui quaranta milioni si aggira anche la valutazione di Kessie in scadenza 2022: agente e club hanno appena avviato la trattativa per il rinnovo. Anche Bennacer vale molto di più di quanto è costato (16): ha una clausola fissata a 50. Calhanoglu è nel miglior momento della carriera, e per questo punta a monetizzare: l suo contratto in scadenza a giugno sarà difficile da rinnovare. In totale la rosa si è rivalutata per almeno 100 milioni.
Strategia
Così se i successi sul campo della banda di Pioli sono sotto gli occhi di tutti, c’è evidentemente anche dell’altro. C’è una società che in questi mesi ha pazientato, investendo su giovani sconosciuti che inizialmente suscitavano anche ironie. Oltre che sulla rivalutazione di chi non aveva brillato nelle precedenti gestioni. Senza ovviamente trascurare l’impatto di Ibra, ma anche quello di Kjaer, l’altro over 30 della brigata. Questo mix è frutto di un lavoro di team in cui l’a.d. Ivan Gazidis ha ben superato i traumi dell’uscita di Boban e le distrazioni del flirt con Rangnick. Nel frattempo, negli ultimi mesi, ha preso piede il metodo di lavoro del cosiddetto «comitato». Il d.t. Maldini, il d.s. Massara, affiancati dal capo scout Moncada e dal direttore organizzativo Almstadt (ieri tutti a Milanello) hanno ormai da tempo un regolare confronto anche con i rappresentanti di Elliott. Lo scambio di opinioni e di valutazioni ha portato a scelte ponderate. La linea è ormai chiara: privilegiare gli investimenti sui giovani. Questo tipo di progetto ha bisogno di tempo e pazienza, ma i fatti stanno dimostrando che questo gruppo ha imparato in fretta come superare nuovi step. Intanto all’orizzonte si profilano nuove opportunità per il mercato di gennaio. La selezione ancora una volta sarà scrupolosa. Il «comitato» è pronto ad intervenire.
Valore della rosa a inizio stagione
I cinque giocatori più rivalutati in maglia Milan dall’acquisto a oggi
Filosofia La priorità resta puntare sui giovani talenti da valorizzare