La Gazzetta dello Sport

Ieri la ripresa in piscina Verdi è pronto

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●E’ stato un martedì defaticant­e per i calciatori impiegati la sera prima contro la Sampdoria: ieri per loro la ripresa si è svolta in piscina. Come d’abitudine, lo staff tecnico ha diviso il gruppo in due: i calciatori rimasti in panchina lunedì sera hanno invece lavorato al Filadelfia. Oggi allenament­o al pomeriggio: saranno da valutare le condizioni di Millico (difficile il rientro per il derby), mentre Verdi entrato nel finale con la Samp è ormai recuperato.

●Dopo il 2-2 con la Sampdoria, Cristian Ansaldi ha postato un messaggio di grinta e speranza su Instagram: «Solo Dio conosce lo sforzo e il lavoro che stiamo facendo per uscire da questa situazione. Non ho dubbi che se siamo uniti, i risultati inizierann­o ad arrivare»

elevato. L’altro ieri sera ci ha messo pure la testa.

Il patto e la promessa

La genesi della ricomparsa di Meité la si ritrova in estate quando aveva sentito la fiducia di Moreno Longo, rendendosi protagonis­ta di un finale di campionato da incornicia­re. Uno scatto in più lo ha compiuto quando si è ripresenta­to al Filadelfia dopo le vacanze. L’incontro con Giampaolo ha fatto il resto, con questo tecnico che su di lui ha costruito un’idea per dargli una completa identità tattica. Fino ad allora aveva giocato in tanti ruoli, da quel momento Giampaolo ha insistito su di lui da mezzala destra. Ci sono anche delle parole che hanno un peso. Un giorno di settembre, Giampaolo gli disse più o meno questo: «Sei potenzialm­ente devastante, ma rendi per il 20%. Quando lo capirai, non ti fermerà più nessuno». Da un po’ sembra averlo capito Soualiho, al punto che nella prima pausa per le nazionali è rimasto a Torino ad allenarsi, abbondando l’abitudine di tornare a Parigi. Erano i primi di ottobre, Meité stringeva un patto con il Toro: a 26 anni si è convinto che deve diventare quel calciatore che lascia una traccia in chiunque lo venga a vedere. Un giorno ha poi cominciato a raccontare nello spogliatoi­o: «Sono pronto, quest’anno farò il salto di qualità». Ha iniziato a correre, è diventato un punto di forza. Ha pure riassaggia­to il gusto del gol. È atteso ora dall’esame più impegnativ­o, il derby di sabato: il bello è alle porte.

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