Rimonte subìte Ranieri chiede più attenzione
Già cinque volte la squadra ha sprecato il vantaggio
CHI È
Guida Claudio Ranieri, 69 anni, siede sulla panchina della Sampdoria dall’ottobre 2019, subentrato a Eusebio Di Francesco
Non per vanità. E neppure per scarsa concentrazione. Però è successo in più di un’occasione che i blucerchiati in questa stagione si siano fatti rimontare dagli avversari da una situazione di vantaggio — l’ultima proprio lunedì a Torino contro i granata, da 1-2 al 2-2 finale -, e questo a Ranieri non è piaciuto affatto. Urge porvi rimedio, e non è un caso che proprio dopo il derby perso in coppa Italia, giovedì scorso, il tecnico romano abbia individuato l’origine di questo problema. In sintesi: la maggiore qualità della rosa di quest’anno, con innesti pesanti — Candreva su tutti, ma anche Keita e Adrien Silva — ha ingenerato un comportamento inconscio da parte della squadra, a scapito di un’umiltà di fondo che era stata invece sino a quel momento parte fondamentale del dna Samp. Del resto, anche se la classifica è oggi più che serena, gli episodi di cortocircuito sono iniziati il 26 settembre in casa con il Benevento (da 2-0 a 2-3), e ancora contro Genoa (da 1-0 a 1-1), Bologna (da 1-0 a 1-2) e ancora Genoa in coppa Italia (da 1-0 a 1-3). Della gara contro l’ex Giampaolo già s’è detto. Ecco perché già ieri, alla ripresa della preparazione, Ranieri nel consueto punto con i giocatori è tornato anche su questo discorso. È innegabile come questa Sampdoria sia lontanissima — per prestazioni e potenzialità — dal gruppo che nella stagione passata conquistò la salvezza con quattro turni di anticipo, ma dopo un pericoloso percorso a ostacoli. Si può fare bene, insomma, ma basta blackout.