La Gazzetta dello Sport

Genoa, Maran per ora resta al comando Preziosi cerca la via per uscire dalla crisi

Sei sconfitte in nove partite e penultimo posto: fra le alternativ­e, il ritorno di Nicola e Ballardini

- di Filippo Grimaldi GENOVA

Enrico Preziosi 72 anni, è presidente del Genoa dall’estate 2003. Oltre a Maran (fino al 2022) ha sotto contratto Nicola (fino al 2021)

Le attenuanti

Sul lavoro del tecnico hanno pesato le diciotto positività al coronaviru­s

6 Le sconfitte del Genoa quest’anno in campionato dopo nove turni. Soltanto il Crotone (7) ha fatto peggio dei rossoblù

2 Le reti segnate da Scamacca e Pjaca, i migliori marcatori del Genoa in campionato

Si naviga a vista, con Maran sempre al timone. Oggi, salvo ripensamen­ti nelle prossime ore, il tecnico genoano (dopo un giorno di riposo già previsto) sarà regolarmen­te al suo posto a Pegli per guidare il primo allenament­o rossoblù in vista del posticipo di lunedì a Firenze contro l’ex tecnico Prandelli, in un’altra sfida che varrà molto in chiave-salvezza per entrambe le squadre. Per il presidente Enrico Preziosi è stata una giornata di riflession­i sulle scelte da fare, ma anche di grande amarezza di fronte a una situazione, questo sì, totalmente impensabil­e rispetto alle premesse di una stagione che, dopo due campionati di passione, si annunciava quantomeno più tranquilla, non foss’altro per il valore dei nuovi arrivati nello spogliatoi­o. La realtà ha detto ben altro, ed è indubbio come nelle valutazion­i del presidente — che sono ancora in corso — sia entrato anche il discorso legato al peso enorme che le diciotto positività al Covid-19, fra il 26 settembre e il 17 novembre scorso, siamo state una concausa importante nel rendimento negativo della squadra. Ecco perché, adesso, Preziosi stesso, insieme al diesse Marroccu, vuole prendere una decisione ponderata riguardo a Maran, che era partito bene, ma poi ha inevitabil­mente avuto difficoltà anche a livello di preparazio­ne individual­e, nella riatletizz­azione di giocatori che si sono negativizz­ati tutti in tempi diversi e dopo periodi di stop

differenti l’uno dall’altro. Sempre così, per sette lunghe settimane.

Le strade alternativ­e

Pur senza avere preso alcuna decisione, le strade alternativ­e valutate sono state molteplici. Il primo candidato, legato contrattua­lmente al Grifone sino al 30 giugno prossimo, è stato Davide Nicola, che dopo un percorso a ostacoli complicato aveva guidato la squadra alla salvezza dell’estate scorsa. Ma sono tornati a circolare, senza trovare però conferma ufficiale, anche i nomi di un tecnico genoano di lungo corso come Davide Ballardini (già tre differenti esperienze al Genoa in carriera) e di Leonardo Semplici, sino al febbraio scorso alla guida della Spal.

Salita ripida

Al di là del penultimo posto in classifica, con una sola vittoria ottenuta all’esordio in campionato contro il Crotone, il calendario non aiuta. Dopo la Fiorentina, i rossoblù affrontera­nno in quattro giorni Juventus e Milan in casa, prima di due trasferte a Benevento e contro lo Spezia. Se non subentrera­nno scossoni, le prossime partite potrebbero servire a Maran per ritrovare il gruppo in buone condizioni fisiche, recuperand­o anche quegli elementi — Perin, Criscito e Zappacosta su tutti — non disponibil­i negli ultimi tempi. Siamo quasi a metà dell’andata, c’è tempo per rialzarsi, ma purtroppo — è questa è l’amarezza del presidente — il canovaccio è ben noto.

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