La Gazzetta dello Sport

Gervinho

«ECCO IL MIO PARMA FORMATO FAMIGLIA E CON KRAUSE AVRÀ UN FUTURO»

- di Andrea Schianchi

Krause non è quel tipo di proprietar­io che compra una squadra e poi si defila

Su Kyle Krause

Se ero un obiettivo di Conte mi fa piacere. Quando un calciatore gioca bene, ha sempre richieste

Su Antonio Conte

L’ivoriano è tornato a trascinare gli emiliani «Siamo tutti soldati in uno stesso battaglion­e Importante che il presidente sia così presente Quanto urla Liverani. Riusciremo a salvarci»

C’era bisogno di una scintilla per accendere una stagione fin qui troppo grigia e a farla scoccare è stato Gervinho. Doppietta a Marassi contro il Genoa e la banda Liverani comincia a pedalare. Ora per il Parma si tratta di proseguire la corsa, ma Gervinho, che è padrone della materia, assicura che nessuno ha intenzione di fermarsi.

► Si sente l’uomo in più di questa squadra?

«Il Parma, quest’estate, ha affrontato diversi cambiament­i, ma la struttura è rimasta valida. Dobbiamo imparare a conoscerci e, allo stesso tempo, fare risultati. Cominciand­o ad essere uno dei più anziani del gruppo, cerco di portare qualcosa di positivo alla squadra».

► Com’è stato il cambiament­o da D’Aversa a Liverani?

«Ho lavorato due anni con D’Aversa e abbiamo fatto bene. Ora con Liverani abbiamo lo stesso obiettivo: il suo metodo di lavoro ci ha dato un nuovo modo di giocare e di approcciar­ci alla gara».

► Che tipo è Liverani?

«Con lo stadio vuoto puoi sentire la sua voce dal primo all’ultimo minuto. Ci sprona sempre, fa lo stesso in allenament­o».

► Lei è stato un paio di volte sul punto di lasciare il Parma: in gennaio quando doveva andare all’Al-Sadd e in estate quando la cercava l’Inter. Contento di essere rimasto?

«Credo si veda sul campo se sono felice. Ho avuto una vera esplosione da quando sono rientrato dalla Cina, quando un calciatore gioca bene ha sempre richieste. Sono felice a Parma».

► Ci può dire perché è saltata la trattativa con l’Inter? Vero che Conte la voleva a tutti i costi? «So dei contatti tra Parma e Inter, il mio agente mi ha informato, ma alla fine non c’è stato accordo. Se ero un obiettivo di Conte mi fa piacere, ma onestament­e non ne so più di voi».

► Che Parma è il Parma di quest’anno?

«Una squadra che ha cambiato molto: proprietà, staff, giocatori. La direzione non è cambiata: il Parma vuole restare in A».

► Tanti giovani, nuovo modo di giocare: l’idea le piace? «Questa è la mia stagione numero 15 come profession­ista, ho giocato in 7 club e 5 campionati.

Sono più verso la fine che all’inizio della mia carriera, mi godo ogni momento. Giocare con giocatori più giovani per me rappresent­a il bisogno di trasferire loro la mia esperienza. Siamo come soldati, tutti assieme nello stesso battaglion­e».

► Che impression­e ha ricevuto dal nuovo presidente Kyle Krause?

«Ha una buona visione del futuro del Parma. Questo è molto importante. Lui è molto presente, non è quel tipo di proprietar­io che compra e poi si defila».

► Quattro gol finora e tutti in trasferta: doppiette all’Inter e al Genoa. Il Tardini attende… «Spero accada domenica col Benevento. Va bene anche un assist. L’importante è vincere».

► Dove può arrivare questo Parma? «Prima dobbiamo raggiunger­e la salvezza, il nostro obiettivo. Speriamo di aver superato i brutti momenti».

► Come sta vivendo questo periodo di semi-lockdown? «Sono grato per il fatto di essere un calciatore che può ancora giocare, anche se gli stadi sono vuoti. Molte persone vivono un incubo per colpa di questa pandemia».

► Che cosa le piace di Parma? «Ricorderò sempre come questa squadra mi ha accolto quando ho lasciato la Cina, i tifosi mi hanno adottato e questo mi ha dato fiducia».

► E di questo Parma che cosa le piace?

«Questa è una squadra-famiglia. Il massimo per me».

► La favorita per lo scudetto? «Il Milan è partito molto bene così come l’Inter, ma la Juve non è lontana. Per me queste squadre lotteranno per lo scudetto».

► Qual è la squadra che la sta impression­ando di più?

«Ho sempre ammirato la Juve, ma l’Atalanta è incredibil­e: fa cose eccezional­i».

► Che cosa la aiuta a superare i momenti di difficoltà?

«Se penso da dove sono arrivato, facile essere felice ora».

► L’ultima volta che ha pianto? «Di gioia quando abbiamo vinto la Coppa D’Africa. Di tristezza è accaduto spesso ultimament­e, per le persone che conoscevo morte di Covid».

► Chi è l’amico più amico nel mondo del calcio?

«Salomon Kalou, abbiamo iniziato nella stessa Academy ad Abidjan».

► Come giudica il calcio al tempo del virus?

«Certamente senza tifosi è strano, giocare in casa è come una sessione d’allenament­o. Ma la partita, poi, è come prima».

► A chi vorrebbe rubare una qualità?

«A Ronaldo il Fenomeno avrei voluto rubare la capacità di finalizzaz­ione. Era molto preciso di fronte alla porta, anche se, con gli anni, mi dicono che sono migliorato in questo!».

► Gervinho è soddisfatt­o della carriera di Gervinho?

«Sono partito da Abidjan, ho giocato due Mondiali, diverse coppe d’Africa vincendone una, ho giocato in 5 campionati e guadagnato giocando a pallone. Cosa potrei cambiare? E non è ancora finita...».

 ?? DOLCI ?? Freccia L’ivoriano Gervinho, 33 anni, è alla sua seconda esperienza italiana dopo la Roma. In tutto, in Serie A, 39 gol in 140 presenze. La sua velocità gli permette di toccare in campo punte da 35 km/h
DOLCI Freccia L’ivoriano Gervinho, 33 anni, è alla sua seconda esperienza italiana dopo la Roma. In tutto, in Serie A, 39 gol in 140 presenze. La sua velocità gli permette di toccare in campo punte da 35 km/h
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