Da “token” a “listed parts” quello che c’è da sapere
I termini tecnici della Formula 1
● A differenza degli anni passati, i team sono stati obbligati a trasferire sulle vetture 2021 un certo numero di componenti delle monoposto attuali. Si tratta delle cosiddette “parti omologate”: la struttura deformabile anteriore, quella posteriore, le parti interne delle sospensioni anteriori e posteriori, il telaio, le strutture anti intrusione laterali, i radiatori, l’impianto frenante, la porzione anteriore del fondo. Sono state omologate nel corso del 2020, fra la prima gara in Austria e la fine di settembre.
Sistema a gettoni
Per poter modificare le parti omologate si devono spendere gettoni di sviluppo (“token”). Ogni team può utilizzare 2 gettoni e ciascuna delle parti ne costa 1 o 2. Ne serve uno per il telaio, la struttura deformabile posteriore, il sistema di alimentazione, l’ala mobile (Drs) e ogni elemento dell’impianto frenante. Ne servono due per il cambio, i cerchioni, gli elementi interni delle sospensioni, la struttura deformabile anteriore (interna
al musetto). La Ferrari li spende per modificare la struttura posteriore, potendo così variare i punti di attacco della sospensione.
Listed parts
Sono componenti progettate autonomamente e non possono essere condivise: telaio, superfici aerodinamiche, software elettronico, impianto di raffreddamento. Ne fanno parte le prese d’aria dei freni, oggetto dei ricorsi contro la Racing Point per la condivisione con Mercedes.
Altre componenti
Si dividono in tre categorie. Standard Supply Components, prodotte da un unico fornitore approvato dalla FIA: il sensore di flusso del carburante, sensori pressione gomme, centralina, luce posteriore, pneumatici. Prescribed Design Components, progettate su specifiche caratteristiche imposte dalla Fia: il pattino sotto il fondo, le strutture d’impatto, il sistema di ritenzione ruote. Open Source Components, parti secondarie che si possono condividere.