Arcobaleno Ganna
«VADO VELOCE PURE IN CUCINA E CON TAO TORNO AL GIRO PER TOKYO»
TopGanna, signore del tempo e non solo. La popolarità, il Covid, il nuovo triennale con Ineos: «Io e Geoghegan Hart le fondamenta»
Per anni quella macchia in testa al gruppo è stata l’immagine del dominio, un messaggio forte lanciato al mondo, nella lingua di Sua Maestà: «La corsa è nelle nostre mani. Comandiamo noi». La traduzione dall’inglese la troviamo ancora oggi scolpita nell’albo d’oro del Tour de France, conquistato 7 volte dal 2012 ad oggi (con l’aggiunta di 2 Giri d’Italia e 2 Vuelta). Una legione diventata armata, dapprima con le insegne del Team Sky, poi con quelle di Ineos Grenadiers. Un gruppo granitico e a volte anche un po’ distante, di certo poco popolare per quell’aria di inscalfibilità. Almeno fino all’ultimo Giro d’Italia, portatore di un’autentica rivoluzione. L’«Impero» oggi è nelle mani di Tao Geoghegan Hart e del nostro Filippo Ganna, giovani, sorridenti, trendy. «Siamo le nuove fondamenta». Il primo ha vinto un grande giro a 25 anni. Il secondo ha vissuto l’annata della consacrazione, con il Mondiale crono di Imola e soprattutto una corsa Gazzetta da mattatore: 4 tappe e due giorni in rosa. Non è un caso che Dave Brailsford punti su di loro per aprire un nuovo ciclo, avendo definito i rinnovi contrattuali per altre tre stagioni (sarà ufficiale entro la fine dell’anno).
► Filippo, Ineos è diventata simpatica?
«Questo Giro ha cambiato tutto. Il precoce ritiro di Geraint Thomas, il nostro capitano, ci ha costretti a cambiare strategia. E Dave in questo è un maestro: dall’esterno può sembrare un po’ cupo, ma è un vincente. Ci ha detto: “Adesso facciamo vedere chi siamo, cambiamo il destino di questo Giro”. E abbiamo cominciato ad attaccare ad ogni occasione, senza pensare a controllare la corsa come ha sempre fatto Sky. Così sono arrivate sette tappe».
► L’abbiamo vista in lacrime a Milano per Geoghegan Hart. «Un momento emozionante. La vittoria di tappa a Camigliatello Silano, la prima in linea, resta indimenticabile. Ma Tao è speciale. Ha corso il Giro in modo spensierato. L’ho visto teso solo in un’occasione, la sera prima della crono di Milano. A cena gli ho portato via il piatto per attirarne l'attenzione e gli ho