La Gazzetta dello Sport

Conte a fior di pelle

«Zero gol in 180’, ma gli arbitri... In Europa non ci rispettano» Tensione tra il tecnico e Capello in tv: «Un piano B? Ce l’abbiamo, ma non lo diciamo...»

- Di

ltro che dolciumi vari, altro che pasticceri­a spagnola, l’Inter doveva solo temere se stessa e con se stessa dovrà prendersel­a: il biscotto avvelenato è quello portato a San Siro dallo Shakhtar e ai nerazzurri è andato di traverso. Antonio Conte sembrava aver trovato la rotta giusta alla stagione e, viste le buone notizie in arrivo da Madrid, poteva e doveva osare di più nella partita delle partite. Invece, la squadra è stata divorata dai propri demoni e ha sbattuto su dei soldati ucraini, ordinati, come immunizzat­i da quella cinquina in Europa League di agosto: hanno stravolto la propria anima, anche a costo di finire terzi nel girone pur potendo puntare a qualcosa di più. La somma di tutti i fattori dà forma a una delle notti più nere e beffarde degli ultimi anni, in cui l’Inter perde definitiva­mente la rotta europea. Come nelle ultime due stagioni aveva il destino in mano e l’ha buttato clamorosam­ente via, ma con una aggravante rispetto al recente passato: non c’è neanche la consolazio­ne dell’Europa League. Da adesso a metà settimana Antonio Conte dovrà vedere gli altri competere nel Continente, mentre lo scudetto diventa più che un obiettivo. Quasi una missione.

ARimpianti

Nervosissi­mo, alla fine il tecnico ha parlato a fatica di questa enorme delusione: «La mia squadra ci ha messo tutto, è incredibil­e che in due partite dominate in 180 minuti non siamo stati capaci a fare gol allo Shakhtar – ha detto -. Noi senza cattiveria? Bisogna pensare prima di fare le domande. Chi gioca contro di noi stravolge il proprio sistema di gioco. Adesso dobbiamo valutare a freddo su cosa ci manca...». In più, Conte ha aggiunto un attacco anche su qualche episodio del passato andato di traverso: «In tutta la Champions non siamo stati fortunati col Var e arbitri, non ci hanno rispettato e non sono state viste situazioni». E quando nello studio di Sky Fabio Capello

gli ha fatto notare uno dei problemi di stagione, l’assenza di un piano B, il tecnico leccese ha risposto polemicame­nte: «Ce l’abbiamo un piano B, ma non lo diciamo per non favorire gli avversari». In ogni caso, se l’Inter ha iniziato un percorso di crescita, questo è un clamoroso passo indietro che può sanguinare in una stagione ancora molto lunga per tutti. Di certo, mancherann­o 9,5 milioni di euro che l’Inter avrebbe intascato con la qualificaz­ione agli ottavi, a cui sarebbe stato aggiunto pure un altro milioncino relativo al market pool: in questi tempi di secche sarebbe stato ossigeno.

Paralizzat­i

Questa Champions 2020-21, a parte la parentesi felice di Moenchengl­adbach, è un bagno di realtà: l’Inter non è ancora ai livelli dell’élite europea.Anzi, per la prima volta nella sua storia in Champions, i nerazzurri non hanno ottenuto alcun successo in casa nella fase a gironi. Non bastasse, per la prima volta è arrivata ultima nel gruppo. Più nel dettaglio, quando conta in Europa, questa squadra spesso trema: se in Italia ha ritrovato certezze, ieri la paura cresceva evidente. Con due fotografie che faranno male ai tifosi, una all’inizio e una alla fine, come se questa sfida fosse stata messa tra parentesi: Lukaku (in fuorigioco) che ribatte il sicuro gol di testa nell’assalto finale e, soprattutt­o, la traversa colpita da Lautaro all’inizio. Proprio lui, l’argentino, stava per festeggiar­e nella maniera più gloriosa la centesima presenza nerazzurra e, invece, è stato col tempo inghiottit­o. Quando è stato sostituito negli ultimi sospiri scuoteva la testa per delusione e rabbia: «Aveva finito l’energia... - ha spiegato Conte - E ho messo Sanchez solo per quei 20 minuti perché altrimenti ci saremmo sbilanciat­i troppo». Adesso, però, resta il campionato, unico tribunale del progetto Conte: la vetta dista 5 punti, gli avversari non mancano, ma l’Inter ha il dover di arrivare lassù.

HA DETTO

Chi gioca contro di noi cambia il proprio sistema di gioco. Ora dobbiamo valutare cosa manca

Ma quali problemi di gioco? Bisogna pensare prima di fare certe domande

Lautaro aveva finito l’energia, ho messo Sanchez per quei 20 minuti o ci sbilanciav­amo

In tutta la Champions non siamo stati fortunati col Var, non hanno visto situazioni...

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