La Gazzetta dello Sport

L’Atletico è spietato Il Salisburgo si arrende

Difesa e contropied­e: così Simeone va agli ottavi

- di Marco Guidi

Il solito Atletico, il solito Cholo. La squadra di Simeone non incanta, soffre, colpisce quando meno te l’aspetti e poi... passa. Al Salisburgo restano i rimpianti. Gli austriaci di Marsch piacciono, creano (e sprecano) tanto e alla fine restano con un pugno di mosche in mano. Agli ottavi vanno i “colchonero­s”, che fanno pesare fortuna, maturità e abitudine a sfide da dentro o fuori. Il club della Red Bull, invece, saluta la Champions all’ultima giornata del girone, esattament­e come lo scorso anno, quando venne sconfitto in casa dal Liverpool. Anche allora sarebbe stata necessaria una vittoria, come allora l’atto conclusivo è una sconfitta. Forse servirebbe un po’ più di buona sorte al sorteggio, prima ancora che in campo.

Che partenza

Il piano del Cholo sembra chiaro sin dall’inizio: resistere alle folate avversarie, tanto prima o poi il gol là davanti arriva, visto che la difesa di casa non è propriamen­te un muro (tre reti subite a gara sino a ieri sera). Così nell’undici di partenza non c’è la spinta di Renan Lodi a sinistra, ma un centrale adattato, Hermoso, che finirà per essere decisivo in avanti. Il paradosso del calcio. Eppure l’Atletico balla sul serio nelle prime battute di gara. Al 2’ Berisha colpisce subito un palo clamoroso, dopo essersi liberato di Savic. Poi è Oblak al 16’ a dire di no al talentino Szoboszlai, tanto bravo quanto sfortunato in fase di conclusion­e. Passata la sfuriata austriaca, la banda Simeone, con un nervoso Luis Suarez (molto scontento al cambio nella ripresa) a far coppia con il tartassato Joao Felix, mette finalmente il naso nell’altra metà campo al 34’, quando una follia di Wober consegna palla a Marcos Llorente a due passi da Stankovic, bravo a opporsi in uscita disperata.

Testa e contropied­e

È il preludio del gol, che arriva alla maniera da “vecchio Atletico” prima dell’intervallo. Carrasco calcia a giro una punizione dalla trequarti ed Hermoso con una gran torsione gira di testa alle spalle di Stankovic. A quel punto al Salisburgo servirebbe­ro due reti per ribaltare la situazione. Dura contro una squadra che ne ha presa una sola nelle ultime sei uscite, senza contare la gara di ieri. Eppure gli austriaci ci provano: a inizio ripresa Szoboszlai calcia fuori davanti a Oblak, poi al 77’ Mwepu colpisce un altro palo. È il segnale che la dea bendata non vuole bene al Salisburgo, che finisce per scoprirsi ancora di più. Così all’86’ Correa scappa in contropied­e sulla destra e serve a Carrasco la palla dello 0-2. Buonanotte.

 ?? AP ?? Felici Mario Hermoso con Marcos Llorente dopo il gol dell’1-0
AP Felici Mario Hermoso con Marcos Llorente dopo il gol dell’1-0

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy