Il tocco magico Inzaghi, Lazio e Champions un tris che fa sempre storia
Il tecnico ha replicato il salto agli ottavi di 20 anni fa da giocatore. Un ciclo vincente, ora legato al rinnovo
L’ascesa Dal 2016 ha fatto crescere il club pure sul piano internazionale
Contratto Avviata da tempo la trattativa per il prolungamento: vicina la svolta
Simone Inzaghi sa come entrare nella storia della Lazio. Ci è riuscito vent’anni fa: da goleador nella squadra di Eriksson che toccò l’apice nel ciclo di Cragnotti con lo scudetto del 2000. Ora, dalla panchina ha riaperto la porta della storia. Riportando la Lazio agli ottavi di Champions.L’ultima volta risaliva alla stagione 2000-01 quando il cammino biancoceleste, con una formula diversa, arrivò sino ai quarti. Martedì sera, con il pareggio dell’Olimpico contro il Bruges, la Lazio ha ottenuto la qualificazione per la fase a eliminazione diretta di Champions per la 2a volta nella sua storia: la prima risaliva alla stagione 19992000, con Inzaghi giocatore.
Il percorso
Un’impresa per i biancocelesti l’approdo agli ottavi. Una qualificazione che Inzaghi ha timbrato con il valore di “un altro trofeo”. Come le due Supercoppe e la Coppa Italia che nella sua gestione hanno impreziosito la bacheca della Lazio. Entrare nel giro dei 16 club al top in Europa diventa un traguardo vero e proprio nella parabola del 44enne tecnico piacentino alla Lazio. Quando nell’estate del 2016 il presidente Claudio Lotito, spiazzato da dietro front finale di Marcelo Bielsa,gli affidò la panchina, il suo primo obiettivo fu quello di riportare la Lazio nel giro delle coppe europee. Aveva allenato i biancocelesti nelle ultime sette gare del campionato precedente, dopo l’esonero di Pioli, ma le sorti della stagione erano state ormai compromesse. Nel 2018 l’obiettivo Champions è sfuggito beffardamente nello scontro diretto dell’ultima giornata all’Olimpico. Poi, quattro mesi fa il gran ritorno nella massima competizione continentale per club dopo 13 anni.
In arrivo 45 milioni
Con la qualificazione agli ottavi la Lazio potrà beneficiare anche di un tesoro targato Champions. Ai 35 milioni di euro sommati nella fase a gironi anche dai vari risultati (nessuna sconfitta in sei gare), si aggiungeranno altri 9,5 milioni, assicurati di base dalla qualificazione agli ottavi. Risorse economiche che faranno comodo per fronteggiare il vuoto negli incassi dettato dall’emergenza Covid, ma in un certa misura potrebbero pure essere destinate a qualche intervento sul mercato di gennaio. Per integrare eventualmente la rosa con un difensore e un altro esterno in attesa di avere piene garanzie per il ritorno di Lulic. Alla riapertura dei trasferimenti, tra un mese, si farà il punto sull’organico in base pure alle prospettive di campionato.
In scadenza
Ma i programmi della Lazio passano, principalmente, dalla trattativa per il rinnovo del contratto di Inzaghi in scadenza a fine stagione. Un’operazione avviata già a febbraio, prima del lockdown, e poi, a fasi alterne, ripresa in un rapporto che tra Lotito e Inzaghi, come del resto con il d.s. Tare, si sviluppa nella quotidianità. A questo punto, però, serve la firma per chiudere un accordo da definire anche nella durata. Lotito punta a trattenere Inzaghi per almeno altre due stagioni. Da parte del tecnico si sarebbero imposte però valutazioni per il prolungamento di un anno. L’ingaggio dovrebbe passare dai 2 ai 3 milioni di euro a stagione, più un’ampia fetta di bonus. La svolta è attesa prima di Natale. Il rinnovo di Inzaghi sarà un nuovo punto di partenza per la Lazio.