La Gazzetta dello Sport

Pantani, 66 mila euro per la bici del Tour

Rilanci record, vince il gruppo guidato da Cassani e Pesenti: battuto un calciatore di A

- di Francesco Ceniti MILANO

Crac Mercatone

I pezzi venduti dopo il fallimento dell’azienda per anni sponsor del Pirata

La porteremo a Cesenatico il 13 gennaio, giorno in cui è nato Marco

Davide Cassani c.t. Nazionale italiana di ciclismo

Rilanci record, come fossero scatti a ripetizion­i, quelli che Marco Pantani piazzava in salita per restare da solo al comando. Ed è andata così anche ieri, durante la vendita di Sport Memorabili­a di Aste Bolaffi dove si potevano portare a casa 37 cimeli appartenut­i al Pirata e finiti nella polvere per il fallimento della Mercatone Uno, la squadra del romagnolo ai tempi della storica doppietta Giro-Tour del 1998. A causa del «crac» del gruppo fondato dal patron Romano Cenni (appassiona­to di ciclismo e grande tifoso di Marco), i tre nuovi commissari straordina­ri avevano dato l’ok alla vendita dei trofei di Pantani: uno dei tanti modi per cercare di tutelare i circa 2000 lavoratori dell’azienda, finiti in cassa integrazio­ne.

Missione compiuta

La notizia dell’asta aveva messo in subbuglio i tantissimi tifosi di Pantani e soprattutt­o la famiglia del romagnolo: «Quelli erano dei cimeli regalati da Marco a Luciano Pezzi, suo d.s. alla Mercatone. E poi donati a Cenni dal figlio di Pezzi, Fausto...», aveva detto mamma Tonina. Insomma, un grido di dolore raccolto dalla cordata DC’s Friends, capitanata da Davide Cassani (c.t. della Nazionale di ciclismo) e dall’imprendito­re Carlo Pesenti. Ieri hanno partecipat­o all’asta e sono riusciti dopo una lunga battaglia ad aggiudicar­si la bici usata da Pantani al Tour 2000 (quello in cui battè Armstrong sul Mont Ventoux e a Courchevel, ultimo successo del Pirata) per la cifra record di 66 mila euro. Somma raggiunta dopo decine di rilanci. Battuti gli altri partecipan­ti, tra cui un procurator­e sportivo (aveva offerto 64.000 euro) e un famoso calciatore di A ancora in attività(ha preferito restare anonimo) che aveva lasciato sul piatto 55.000 euro. La bici di Pantani ora tornerà presto a casa, come ci ha confermato Cassani: «Sì, l’idea era proprio questa e accadrà il 13 gennaio, giorno del compleanno di Marco: la porteremo a Cesenatico per donarla al museo gestito dalla famiglia. Così tutti potranno ammirarla. L’asta non è stata semplice. Un grande grazie va a Pesenti e agli altri amici della cordata: senza di loro non sarebbe stato possibile offrire una cifra così importante».

Maglia rosa e gialla

La bici del Tour è stato il pezzo pregiato dell’asta, ma la vendita dei cimeli del Pirata (tutti venduti) ha fruttato ben 161.000 euro. Anche per la seconda bici, quella preparata per la prova su strada delle Olimpiadi di Sydney del 2000, i concorrent­i si sono dati battaglia fino all’ultimo con decine di offerte online che hanno fatto lievitare il prezzo fino a 46.000 euro. Tra gli altri migliori risultati della sezione ci sono le due maglie autografat­e da Pantani con dedica a Romano Cenni, la rosa del Giro e la gialla del Tour (entrambe del 1998), acquistate rispettiva­mente a 9.500 e 11.000 euro. Le offerte sono arrivate da tutta Europa. E vista la particolar­ità dell’evento pure Aste Bolaffi ha fatto la sua parte: «Doneremo al gruppo di acquirenti l’equivalent­e del costo delle commission­i, pari al 25% da aggiungere al prezzo di martello», ha dichiarato Filippo Bolaffi.

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Mito 1. Il momento dell’asta con la bici usata da Pantani al Tour 2000 venduta a 66 mila euro 2. Il Pirata in quella Grande Boucle 3. Davide Cassani, c.t. italiano del ciclismo
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