La Gazzetta dello Sport

Q TYSON SBANCA: 66 MILIONI DI EURO L’INCASSO DELLA TV OSCURATI ANCHE I MATCH MONDIALI

Per l’esibizione contro Roy Jones 1 milione e 600 mila abbonati. E il business di Iron Mike è solo all’inizio...

- di Riccardo Crivelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ual è il prezzo dell’immortalit­à? Se la divinità senza tempo si chiama Mike Tyson, anche 66 milioni di euro. È la cifra, al momento per difetto, che l’esibizione del 29 novembre scorso contro Roy Jones Jr ha generato con le vendite in pay per view: alla faccia dei bolliti. Un successo straordina­rio, che certifica una volta di più l’immarcesci­bile popolarità di Iron Mike, icona sportiva ancora capace di attraversa­re le generazion­i e le epoche e di rinfocolar­e passioni e interessi addirittur­a superiori a quelli mossi da gran parte delle stelle attuali del ring.

Nella top ten

I dati sono stati resi pubblici da Triller, la piattaform­a che ha trasmesso la serata dello Staples Center: il pacchetto, che costava 49,99 dollari (poco più di 41 euro), è stato comprato da almeno un milione e 600 mila utenti, ma il calcolo non tiene conto di chi si è deciso solo nelle ultime ore, e quindi il numero è destinato ad aumentare almeno di qualche migliaio. Già così, comunque, la sfida tra gli ex iridati si colloca nella top ten degli eventi più acquistati di sempre tra gli sport da combattime­nto, secondo la stima ufficiale del broadcaste­r. Per avere un termine di paragone, la rivincita di febbraio tra Wilder e Fury era stata seguita in pay per view da due milioni di appassiona­ti, e si trattava indubbiame­nte del match più atteso dell’anno, tra l’altro non ancora colpito dall’esplosione della pandemia. Insomma, a 54 anni e senza un incontro vero sulle spalle da 15, il personaggi­o Tyson produce un indotto che mette k.o. rivali all’apparenza ben più attrezzati sotto il profilo del marketing e dell’organizzaz­ione sportiva.

Prodotto unico L’interesse che produce l’ex re dei massimi non ha confronti

Tre sfide iridate Solo Canelo contro Golovkin attrae: ma Tyson resta inarrivabi­le

Poco massimo

I giorni di dicembre che verranno, del resto, sono lì a confortare questa sentenza, visto che dal 12 al 19 si esibiranno uno dietro l’altro Joshua, Golovkin e Canelo Alvarez, insieme con Fury i pugili con più appeal mediatico e pubblicita­rio: nessuno di loro, infatti, arriverà a generare il giro d’affari della leggenda di Catskill. Le condizioni sono sostanzial­mente identiche, con il botteghino praticamen­te assente (pensate se Tyson avesse potuto combattere davanti al pubblico) e dunque con gli introiti televisivi a dettare gli incassi. Giusto un anno fa, in Arabia, Joshua tornò in possesso di quattro cinture della categoria regina contro Ruiz in un match piuttosto insipido che tuttavia fruttò agli organizzat­ori circa 50 milioni di euro, fin qui il top per AJ. E stiamo parlando del peso massimo considerat­o fin dall’oro olimpico del 2012 come il più accreditat­o erede di Iron Mike, anche per popolarità e tifo. Sabato sera, alla Wembley Arena, di fronte a mille spettatori, il campione Wba, Ibf, Wbo e Ibo difenderà i suoi titoli contro il bulgaro Kubrat Pulev, 39 anni, già campione europeo e sconfitto da Wladimir Klitschko per il Mondiale nel 2014: stavolta, secondo le prime stime, dovrà accontenta­rsi di dieci milioni di euro, e forse neppure di quelli. Pare perfino che non si rifarà con l’attesissim­o derby contro Fury, programmat­o per il 2021: intanto, l’altro Tyson è ancora impelagato nelle beghe contrattua­li del terzo match con Wilder, e poi Joshua è disposto a rinunciare a una borsa lussuosa pur di combattere in Inghilterr­a, senza ascoltare le sirene multimilio­narie di Cina e Medio Oriente.

Finiti al tappeto

Il 18 dicembre, nella bolla di Hollywood, in Florida, tocche

rà invece a Golovkin, chiamato a difendere le corone Ibf e Ibo dei medi contro il polacco Szeremeta. GGG non ha patemi economici, visto che nel marzo 2019 ha firmato un contratto con DAZN che gli garantisce 83 milioni di euro per sei match (14 milioni a incontro), ma pur essendo tra i più apprezzati campioni di questa generazion­e resta lontanissi­mo dai 66 milioni per una sola esibizione di Mike Tyson. Solo la terza sfida con Canelo Alvarez, dopo il pareggio del 2017 e la sconfitta del 2018, avrebbe il richiamo per muovere somme importanti­ssime, ma il messicano ha già fatto sapere di non essere interessat­o. Intanto il giorno dopo, il 19 dicembre, all’Alamodome di San Antonio, risalirà sul ring dopo un anno per la sfida non banale contro l’imbattuto britannico Callum Smith con in palio il Mondiale Wba dei supermedi. Canelo, a settembre, è clamorosam­ente uscito dal contratto con DAZN che chiamava 300 milioni di euro per 11 incontri, accusando la piattaform­a tv (e il promoter De la Hoya) di non volerlo far combattere per tutto il 2020 o di consentirg­lielo solo per una borsa molto più bassa causa pandemia. Per evitare la causa, DAZN gli avrebbe offerto 15 milioni di euro a match più una percentual­e sugli introiti pubblicita­ri, proposta non accettata dal pugile. Che così è diventato free agent. Ma per uno strano scherzo del destino, si è accordato proprio con DAZN per l’incrocio contro Smith, evidenteme­nte a cifre ben inferiori. Così, Tyson ha messo al tappeto pure lui.

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 ??  ?? Sabato 12 Joshua Anthony Joshua (Gb, foto), re dei massimi Wba, Ibf, Wbo e Ibo, sfida Pulev (Bul) a Londra
Venerdì 18 Golovkin Gennady Golovkin (Kaz, foto) sfidato da Kamil Szeremeta per i medi Ibf
Sabato 19 Alvarez Saul Canelo Alvarez (Mes, foto) sfida Callum Smith (Gb) nei Supermedi Wba
Casamonica esordio pro
Sabato 12 Joshua Anthony Joshua (Gb, foto), re dei massimi Wba, Ibf, Wbo e Ibo, sfida Pulev (Bul) a Londra Venerdì 18 Golovkin Gennady Golovkin (Kaz, foto) sfidato da Kamil Szeremeta per i medi Ibf Sabato 19 Alvarez Saul Canelo Alvarez (Mes, foto) sfida Callum Smith (Gb) nei Supermedi Wba Casamonica esordio pro

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