La Gazzetta dello Sport

SCATTO DELLA LOMBARDIA DA DOMENICA ZONA GIALLA DIVIETI, ECCO I CHIARIMENT­I IL PRESSING SULLE DEROGHE

- di Pierluigi Spagnolo

Il presidente della Lombardia, Fontana (nella foto): «Il ministro Speranza mi ha informato che venerdì firmerà l’ordinanza». Uno studio rivela che il Covid circolava in Lombardia da novembre 2019. Prime due reazioni allergiche al vaccino della Pfizer: «Nessun caso grave»

I dubbi sul Dpcm: ok alle seconde case, ma solo prima del 20 Sì alle visite a parenti non autosuffic­ienti e riunioni col partner Il governator­e Bonaccini: «Più flessibili­tà sugli spostament­i»

1 La Lombardia, la regione più popolosa e da sempre più colpita dal Covid, sta per tornare una “zona gialla”.

È il segnale di una curva epidemica in calo, della riduzione dei ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari, nelle ultime settimane. Per questo, il presidente della Regione, Attilio Fontana, ieri ha potuto dare l’annuncio sui social. «Da domenica la Lombardia sarà ufficialme­nte “zona gialla”. Il ministro Speranza mi ha informato che venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale e da domenica entrerà in vigore», ha assicurato il governator­e lombardo. Due settimane fa, sempre di domenica, la Lombardia era già passata da “rosso” ad “arancione”, assieme al Piemonte e alla Calabria, tre delle quattro regioni che sin dal 6 novembre avevano sperimenta­to le più rigorose restrizion­i anti-Covid. Al momento, in virtù di un quadro sanitario in leggero migliorame­nto un po’ ovunque, sulla mappa nazionale non resta in “rosso” neppure l’Abruzzo, al centro di un braccio di ferro con il governo, dopo il provvedime­nto con cui il presidente Marco Marsilio declassava da solo il livello di gravità da “rosso” ad “arancione”. Proprio ieri è arrivata la decisione del ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia: «Abbiamo presentato l’impugnativ­a contro l’ordinanza dell’Abruzzo. Serve a tutelare gli abruzzesi», ha aggiunto Boccia ospite in tv.

2 C’è da ricordare cosa cambia, adesso. E intanto dal governo arrivano chiariment­i sull’ultimo Dpcm.

Nel passaggio da “arancione” a “giallo”, anche in Lombardia cadranno altre restrizion­i, come nelle altre zone già passate ad un livello di rischio più basso. Resta in vigore il “coprifuoco”, il blocco della circolazio­ne serale, dalle 22 alle 5 del mattino, misura valida su tutto il territorio nazionale. Ci si potrà però di nuovo spostare tra tutti i comuni, così come tra regioni classifica­te alla stessa maniera, anche attraversa­ndo zone “rosse” o “arancioni”. Queste misure varranno fino al 20 dicembre. Dal 21, infatti, e fino al 6 gennaio, vigono invece le restrizion­i del cosiddetto “Dpcm Natale”, che non prevede spostament­i, neppure per raggiunger­e le seconde case (che possono essere raggiunte prima del 20, ma non nelle regioni “rosse” o “arancioni”), come ha confermato ieri il governo. Nelle “zone gialle” ci si può sedere in bar e ristoranti (con il limite delle 4 persone per tavolo), fino alle ore 18. Dopo le 18, bar e ristoranti chiudono al pubblico, ma continuano con il servizio di asporto e la consegna a domicilio. Si potrà andare nei centri commercial­i nei giorni feriali, così come a trovare i parenti (pur permanendo la raccomanda­zione ad evitare le visite, soprattutt­o in caso di persone anziane e quindi più fragili). Al Natale mancano due settimane e riparte l’appello a interpreta­re in maniera più elastica le misure del “Dpcm delle feste”. È tornato alla carica il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, capo della conferenza delle Regioni. «Non dico di togliere il divieto di mobilità tra comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno, però dico almeno di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo. L’abbiamo chiesto proprio in termini di buonsenso», ha ribadito Bonaccini. Anche in quest’ottica, il governo ieri ha chiarito che «lo spostament­o per dare assistenza a persone non autosuffic­ienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse» e che «i genitori separati o affidatari potranno spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per trascorrer­e le feste con i figli minorenni». Inoltre, «chi per motivi di lavoro vive in un luogo diverso da quello del coniuge o partner, ma che si riunisce ad esso con regolare frequenza nella stessa abitazione, potrà spostarsi per ricongiung­ersi anche dal 21 dicembre al 6 gennaio». Niente spostament­i per turismo, nel periodo già citato.

3 Intanto, emerge come il Covid circolasse in Lombardia da novembre di un anno fa, ben prima di Codogno. Lo avevano già rivelato alcuni studi sulle acque reflue delle grandi città del Nord, da Torino a Bologna, passando per Milano. Negli scarichi fognari erano state individuat­e tracce del virus già nelle ultime settimane dello scorso anno. E ieri sono arrivate nuove conferme, ana

lizzando a ritroso il tampone effettuato su un bambino di soli 4 anni, che già dal 21 novembre aveva iniziato a stare male, con tosse e rinite. Ricercator­i ed esperti dell’università Statale di Milano, in uno studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseases, si sono detti convinti che si sia trattato del primo segnale della presenza del virus, almeno tre mesi prima del “paziente 1” di Codogno, riscontrat­o il 21 febbraio. Il bimbo aveva i sintomi del morbillo ma invece era già il Covid...

4 Il virus circola ancora, ma i ricoveri stanno calando. È stato drasticame­nte più basso il numero di tamponi processati nelle ultime ore, come sempre avviene dopo il weekend o dopo i giorni festivi. I 118.475 test hanno rivelato altri 12.756 nuovi positivi. Il rapporto tra tamponi e infezioni è tornato a salire, attestando­si al 10,7% (rispetto al 9,9% del giorno precedente). Su questo tema, colpisce la percentual­e di positivi sui tamponi in Puglia, una regione classifica­ta “in giallo” già da diversi giorni (se si escludono alcuni comuni in “arancione”): il rapporto in Puglia è altissimo, al 33,2%, in pratica uno su tre. Ancora pesante il numero giornalier­o dei decessi, ma per la prima volta nell’ultimo mese è sotto quota 500: 499, in particolar­e. Continua a calare la pressione sugli ospedali, con il numero di posti occupati nelle terapie intensive che scende di altre 25 unità (ora il totale è di 3.345), così come nei reparti ordinari (-428 posti occupati, totale di 29.653). Un altro dato significat­ivo: quasi 40 mila guariti in un solo giorno.

5 Il 2021 ci porterà alla somministr­azione dei vaccini, anche in Italia. Intanto emerge che in Gran Bretagna, dopo le prime dosi somministr­ate proprio martedì scorso, l’autorità nazionale di controllo sui farmaci ha raccomanda­to di «non sottoporre a vaccinazio­ne anti-Covid chi abbia alle spalle un’esperienza di significat­ive reazioni allergiche». L’indicazion­e arriva dopo che due tra le centinaia di persone a cui è stato somministr­ato il vaccino PfizerBioN­tech nel Regno Unito primo Paese europeo ad aver cominciato la distribuzi­one pubblica - hanno avuto alcune reazioni allergiche. La Pfizer, casa farmaceuti­ca statuniten­se, però ribatte: «Nessun allarme serio», il vaccino non è al centro di alcuna «preoccupaz­ione vera sulla sicurezza». Le reazioni allergiche sono qualcosa di «possibile ed era prevedibil­e, rientra in quegli eventi avversi, non gravi, che ogni vaccino porta con sé», è l’analisi di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. E intanto c’è un giallo che riguarda proprio il vaccino Pfizer: alcuni documenti sono stati rubati nel corso di un cyber-attacco contro l’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzion­e

Attilio Fontana Presidente Regione Lombardia

 ?? ANSA ?? Primi addobbi Tanta gente a passeggio a Milano, da domenica si potrà tornare a sedersi in bar e ristoranti
ANSA Primi addobbi Tanta gente a passeggio a Milano, da domenica si potrà tornare a sedersi in bar e ristoranti
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy