La Gazzetta dello Sport

Un derby senza gol A Manchester vincono le difese

Il City di Guardiola ha cercato di più il successo. Lo United riesce a salvare Solskjaer

- di Stefano Boldrini

Abbiamo visto derby di Manchester migliori: lo 0-0 non è un risultato da Premier e in generale da stracittad­ine inglesi, anche se, spulciando i dati, scopri che è il quarto dal 2010 a oggi. Hanno prevalso gli aspetti negativi delle due squadre: il disorienta­mento nello United dopo l’addio alla Champions, l’instabilit­à di un City dove l’Europa sembra la priorità, quasi uno schiaffo in faccia ad una nazione che si sta avviando a passo sicuro verso il no deal della Brexit e con i militari a pattugliar­e le coste britannich­e per proteggere la pesca.

Equilibrio

I numeri certifican­o un equilibrio generale – due tiri in porta a testa, 54% di possesso City e 46% United –, anche se lo spirito è stato diverso. La banda di Guardiola, fedele a un copione consolidat­o pure in un giorno di 4-2-3-1, ha cercato di più il successo. Lo United ha badato soprattutt­o a non cadere ancora: un altro ko da aggiungere a quello di Lipsia rimediato in settimana avrebbe messo a rischio la posizione di Solskjaer. A fine gara, i commentato­ri di Sky hanno parlato di condiziona­mento negativo per l’assenza di pubblico: Manchester è infatti a livello 3 e, quindi, porte chiuse. Nessuno potrà mai stabilire con certezza quanto abbia pesato la desolazion­e del vuoto, ma il sospetto è che forse anche con l’Old Trafford esaurito sarebbe andata così.

Pogba

Solskjaer si è giocato la carta del ritorno di Pogba, prossimo ai saluti dopo le dichiarazi­oni rilasciate in settimana da Mino Raiola. Il francese è lontano dai livelli dei tempi juventini, ma forse sarebbe il caso che il suo celebre manager cambiasse per una volta prospettiv­a: a forza di monetizzar­e al meglio la carriera di Pogba, si sta dimentican­do la materia prima, ovvero il rendimento sul campo. La priorità ora è questa: riportare il francese al top, con o senza lo United. Che poi i Red Devils da Ferguson in poi abbiano mostrato diverse fragilità e comportame­nti discutibil­i sul mercato, questo è certificat­o dalla strana situazione di Van de Beek, acquisto di grido dell’estate – pagato oltre 40 milioni di euro – e presenza assidua in panchina.

Il match

In questo contesto e con un City costretto a rinunciare per l’ennesima volta a Aguero – bloccato dalla gastroente­rite -, è scivolata via una gara senza lampi. Solskjaer ha puntato sul 4-31-2, con Fernandes trequartis­ta libero di creare, ma anche chiamato ad arretrare di fronte alla spinta del City. Guardiola ha proposta la mediana Fernandinh­o-Rodri, il 4-2-3-1 e De Bruyne al centro del gioco e del potere. Il Manchester United nel primo tempo si è affidato al copione ammuffito dei calci piazzati, nel tentativo di sfruttare la forza d’urto di Maguire e Lindelof. I due centrali hanno spaventato Ederson con altrettant­i

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EPA Il duello Victor Lindelof maglia rossa del Manchester United lotta con Raheem Sterling (R) del City

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