La Gazzetta dello Sport

Risale l’Everton di Ancelotti E che spinta da Goodison Park

Senza James Rodriguez decide un rigore di Sigurdsson I duemila tifosi presenti allo stadio sembrano trentamila

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Di rigore, ma giusta. Sofferta, ma meritata. Importante, e qui non ci sono discussion­i: l’Everton supera 1-0 il Chelsea e aggiunge il suo nome al gruppo ai margini della Champions, in zona Europa League. La firma, dal dischetto, è dell’islandese Sigurdsson, al 22’ del primo tempo, dopo un’uscita maldestra del portiere Mendy: Calvert-Lewin travolto, fischio immediato dell’arbitro Moss, conferma della Var. Nella ripresa, altro penalty concesso ai Toffees dopo l’affondamen­to in area di Calvert-Lewin, travolto da Chilwell, ma stavolta la moviola inchioda il fuorigioco in partenza del centravant­i inglese. Il palo salva Pickford all’81’, sulla punizione di Mount: Ancelotti sospira.

Tifosi

Il successo sui Blues londinesi un bel modo per celebrare il ritorno al Goodison Park dei tifosi: mancavano dal primo marzo, 1-1 con il Manchester United. Nel finale, quando il Chelsea si lancia all’assalto e l’Everton protegge l’1-0, il sostegno del pubblico si fa sentire: i duemila sembrano trentamila. L’Everton merita i tre punti: per lo spirito di corpo, l’applicazio­ne feroce, la disponibil­ità totale al sacrificio. Il Chelsea è superiore, una vittoria al Goodison avrebbe portato Lampard in vetta alla classifica, in attesa delle gare di Tottenham e Liverpool, ma oltre al 72% di possesso palla, i Blues non hanno prodotto di più. Le altre statistich­e raccontano una partita diversa: 4-3 per l’Everton nei tiri in porta, 6-6 nei corner. Il Chelsea è stato più preciso nei passaggi – 84% contro il 67% degli avversari -, ma il dato ribadisce un concetto: ai Blues è mancata la concretezz­a. Stavolta Giroud, carta di lusso in tante occasioni, è rimasto a guardare. Un esempio? Il tiro con il pallone spedito in curva all’84’.

Analisi

Sarebbe però ingeneroso attribuire un eccesso di colpa al centravant­i francese. Hanno steccato altri tenori. Havertz non si è ancora inserito nel contesto inglese, mentre Werner ha scalato marcia dopo un avvio straordina­rio.

La coppia

L’Everton, costretto a rinunciare a James Rodriguez infortunat­o, ha avuto nella corsa e nella forza atletica del duo Iwobi-Richarliso­n i punti di forza. In difesa, Holgate a destra e Godfrey a sinistra, non hanno mai mollato l’osso. Sigursson, gol a parte, è tornato per una sera quello dei vecchi tempi. L’Everton festeggia e il proprietar­io anglo-iraniano Moshiri sorride. Ha foraggiato con 55 milioni di euro le casse dopo un bilancio chiuso con un rosso record, - 152,77 mln: il Covid ha prodotto danni pesanti.

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AFP Il grande ex Carlo Ancelotti, 61 anni, ora allena l’Everton

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