Ecco il vero Real Madrid Che lezione all’Atletico
Dominio tattico di Zidane su Simeone: gol di Casemiro e autorete di Oblak su tiro di Carvajal
re finali, tre vittorie. In 8 giorni Zinedine Zidane ha rovesciato completamente la sua precaria situazione: successo al Sanchez Pizjuan col Siviglia, trionfo col Borussia Moenchengladbach e primo posto nel girone di Champions, brillante 2-0 nel derby con l’Atletico ieri sera con gol di Casemiro e autogol di Oblak. Atletico che in Liga aveva vinto le ultime 7 partite e non perdeva da 26, ovvero dalla sconfitta al Bernabeu del primo febbraio scorso. Sono 4 derby che l’Atletico non segna ai rivali, e 6 che non li batte.
TFavoriti, no
La squadra del Cholo resta in testa in attesa di Real Sociedad-Eibar in programma oggi, ma dimezza il vantaggio sul Madrid (3 punti, ma anche una partita in meno dei blancos) e soprattutto mostra limiti tattici e caratteriali inediti in questa stagione. Vista la buona forma della squadra di Simeone da qualche tempo qui si è aperto un dibattito: tutti considerano l’Atletico favorito per il titolo, Simeone e la sua parrocchia lottano come satanassi per negare la cosa dicendo che al massimo possono essere considerati contendenti, ma favoriti mai. Beh, la partita di ieri sera ha dato loro ragione, ma non pensiamo che al ‘Cholo’ la cosa faccia piacere.
Superiorità evidente
grandi sussulti una vittoria meritata e convincente. Per i “colchoneros” l’unica occasione della prima parte è arrivata su un angolo che Carrasco ha tirato direttamente verso Courtois. Per i blancos un’incredibile superiorità nel gioco, un palo di Benzema dopo una gran parata di Oblak e il gol di Casemiro, di testa su angolo di Kroos con sciagurato scivolone di Hector Herrera, stranamente scelto come marcatore del pericoloso brasiliano.Simeone era partito col 5-3-2 che ha abbracciato da un po’ con ottimi risultati. La cosa però ha permesso al Madrid d’impossessarsi del centrocampo, e alla mezz’ora il ‘Cholo’ ha corretto spostando Carrasco nella sua posizione abituale passando alla difesa a 4 con Hermoso poco abituale laterale sinistro. E nell’intervallo Simeone ha cambiato anche tre uomini, confermando il 4-4-2: fuori Felipe, Herrera e Carrasco, dentro Renan Lodi, Correa e Lemar. Il brasiliano ha iniziato regalando due palloni pericolosissimi, il francese ha sparato fuori da 6 metri un grande assist di Marcos Llorente.
Il cambio a sorpresa
Al 60’ poi Simeone ha sorpreso tutti togliendo Joao Felix per inserire Saul: il ‘menino’ non era stato brillante, ma dava l’idea di essere l’unico dei suoi in grado di fare qualcosa. E un attimo dopo con Joao Felix che si teneva la faccia nelle mani disperato e probabilmente incredulo Carvajal ha rimediato il raddoppio con un destro dalla distanza che ha colpito il palo ed è rimbalzato in rete grazie alla schiena di Oblak. L’Atletico che in 10 giornate aveva incassato 2 reti ne ha prese altrettante in poco più di un’ora di derby. Il Cholo ha completato i suoi cambi inserendo Kondogbia per l’imbolsito Luis Suarez, col povero Marcos Llorente al terzo cambio di ruolo della serata e l’Atletico frullato senza senso. Il Madrid come spesso succede nelle partite importanti ha mostrato la sua faccia migliore: aggressivo, concreto, dominante, sicuro.