La Gazzetta dello Sport

Fischnalle­r non finisce mai Poker a Cortina

A 40 anni vince il gigante parallelo. Secondo March

- di Simone Battaggia

Cortina è il giardino delle rose dello snowboard azzurro e Roland Fischnalle­r è il suo padrone. La stagione delle tavole riparte e l’Italia vive un’altra giornata strepitosa, piazza cinque uomini ai primi sei posti e si prepara a un’altra stagione di dominio. Il leader, però, è sempre lui. A 40 anni «Fisch» non smette di stupire: diciannove­sima vittoria in Coppa del Mondo, questa volta battendo in finale Aaron March, il compagno di mille battaglie che sembrava superato da un po’ e che invece trova ancora lo smalto per rimontare e battere Mirko Felicetti in una splendida semifinale, prima che il ragazzo di Moena perdesse la finale per il terzo posto contro l’austriaco Karl. La sfida secca per il primo posto, invece, la vincerà ancora Fisch.

Cambio di pista

«La vecchia guardia non molla mai — scherza il campione della Val di Funes —. Sapevo che la pista blu era migliore, lui aveva fatto tutto il tabellone da quella parte mentre sul rosso c’erano dei segni, soprattutt­o nella parte alta. Così prima della finale ho detto “Meglio se da quella parte ci va lui”. Scherzi a parte, il bello è che siamo tutti vicini. I miei compagni hanno fatto un passo in avanti, io fatico sempre di più a batterli ma il bello è che l’Italia ha dimostrato di essere al top mondiale».

16 stagioni da podio

Per Fischnalle­r è il quarantadu­esimo podio. Le stagioni in cui ha ottenuto almeno un piazzament­o tra i migliori tre nel circuito iridato sono diventate 16. Eterno. Con Cortina l’alpino azzurro ha un rapporto speciale. Nelle sette gare svolte sul Faloria dal 2015 a oggi ha vinto le ultime quattro e nelle tre precedenti si era piazzato secondo. «La cosa mi ha messo un po’ di pressione — racconta dopo il suo trionfo —, non è facile ripetersi con dei precedenti del genere. Conosco tutto di questa pista e nelle ultime 3-4 porte faccio la differenza. Uso sempre la stessa sciolina, funziona bene». «Sono felicissim­o per la squadra e per lo staff — sottolinea il responsabi­le di settore Cesare Pisoni —. Qui ho solo quattro tecnici: Rudi Galli che è l’allenatore capo, l’allenatore Alessio Amorth, Jacopo Berdini che fa lo skiman e Matteo Artina che fa il preparator­e e il fisioterap­ista. Con questi quattro ragazzi otteniamo risultati incredibil­i».

Brava Dalmasso

In campo femminile da segnalare la vittoria dell’olimpionic­a Ester Ledecka e la prima qualificaz­ione per il tabellone finale di Lucia Dalmasso, 23enne di Falcade che ha chiuso 13a, mentre Nadya Ochner si è piazzata 15a. Giovedì si gareggia a Carezza, ancora in un gigante parallelo.

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