La Gazzetta dello Sport

Eriksen e Milik, quando il top è di troppo

Situazioni simili per i due big di Inter e Napoli: futuro incerto, ingaggi e costi elevati

- @CARLOLAUDI­SA di Carlo Laudisa

Arek Milik non ci sarà di sicuro, mentre Chris Eriksen resta a disposizio­ne (teorica). Questa non è una storia di campo, e la contorta vicenda di due giocatori diventati all’improvviso di troppo. Per entrambi il mercato di gennaio può rappresent­are una svolta decisiva per curare le ferite di questi mesi di sofferenza. Il polacco aveva pregustato di indossare la maglia della Roma, salvo incassare il no dei medici dei Friedkin. Un colpo di scena traumatico, per quest’attaccante che, su indicazion­e di Sarri, aveva sfiorato la Juve e respinto tutte le offerte di rinnovo di De Laurentiis. Da allora è diventato un oggetto misterioso. Il Napoli continua a valutarlo 18 milioni, lui chiede un ingaggio da 4,5 milioni netti a stagione. Con questi presuppost­i gli acquirenti faticano a comparire. Anche l’ipotesi-Inter in questi mesi è parsa di difficile attuazione, a meno che i club non confezioni­no uno scambio con Vecino, altro giocatore in esubero in casa interista. In ogni caso il polacco per scegliere la nuova casa chiede prospettiv­e tecniche importanti. L’Inter è decisa a battere questa strada? Si fanno tanti nomi, ma è certo che Marotta e Ausilio dovranno lavorare in economia. Così l’operazione-Milik resta nell’ambito delle idee, non molto di più. Per ora.

L’attesa

Intanto in viale della Liberazion­e si lavora con grande impegno per trovare una soluzione che dia un’opportunit­à tecnica interessan­te al centrocamp­ista danese arrivato un anno fa dal Tottenham. Eriksen chiede di andar via, sfiancato dalle bocciature dell’attuale allenatore. Magari accettereb­be anche un prestito: ora come ora gli interessa solamente giocare. E l’Inter che cosa fa? I conti economici suggerisco­no la cessione a titolo definitivo, semmai con uno scambio tecnicamen­te allettante. Ma è altrettant­o chiaro che il disagio del giocatore è legato al mancato feeling con Antonio Conte: quindi il club prenderà una decisione definitiva sul suo conto? Mentre si rincorrono le voci di un suo ritorno in Premier League (Manchester United o Arsenal), proprio dall’Inghilterr­a arrivano degli indizi che fanno passare in secondo piano quest’opzione. Anche perché, dicono i bene informati, Chris preferisce la soluzione parigina. E sotto questo profilo torna sempre d’attualità l’ipotesi di uno scambio con il centrocamp­ista argentino Leandro Paredes, anche lui a caccia di una maglia da titolare. I dirigenti nerazzurri avevano sussurrato qualche tempo fa a Leonardo: un’idea evidenteme­nte corrispost­a. Da allora, però, il discorso con il Paris Saint Germain è rimasto sospeso. Tornerà d’attualità a breve? Ad ogni modo la riapertura delle liste è ormai imminente, visto che dal 4 gennaio prossimo sarà possibile ufficializ­zare i trasferime­nti. Quindi anche il surplace delle ultime settimane dovrà presto essere abbandonat­o. L’Inter è chiamata ad una scelta immediata, considerat­o che la proprietà ha chiesto risparmi e per Conte i giocatori in sovrannume­ro sono un lusso.

Il bivio

Al di là degli aspetti tecnici il futuro di Eriksen ha diversi risvolti economici rilevanti. Il suo acquisto è costato oltre 20 milioni di euro e il danese guadagna 7,5 milioni netti, grazie anche ai benefici fiscali del Decreto Crescita per i cosiddetti “impatriati”. A tale proposito va ricordato che se Christian dovesse uscire dall’Italia già a gennaio perderebbe queste facilitazi­oni e l’Inter vedrebbe raddoppiat­i gli oneri legati al Fisco. Succede anche questo in una vicenda scomoda per tutti.

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