Eriksen e Milik, quando il top è di troppo
Situazioni simili per i due big di Inter e Napoli: futuro incerto, ingaggi e costi elevati
Arek Milik non ci sarà di sicuro, mentre Chris Eriksen resta a disposizione (teorica). Questa non è una storia di campo, e la contorta vicenda di due giocatori diventati all’improvviso di troppo. Per entrambi il mercato di gennaio può rappresentare una svolta decisiva per curare le ferite di questi mesi di sofferenza. Il polacco aveva pregustato di indossare la maglia della Roma, salvo incassare il no dei medici dei Friedkin. Un colpo di scena traumatico, per quest’attaccante che, su indicazione di Sarri, aveva sfiorato la Juve e respinto tutte le offerte di rinnovo di De Laurentiis. Da allora è diventato un oggetto misterioso. Il Napoli continua a valutarlo 18 milioni, lui chiede un ingaggio da 4,5 milioni netti a stagione. Con questi presupposti gli acquirenti faticano a comparire. Anche l’ipotesi-Inter in questi mesi è parsa di difficile attuazione, a meno che i club non confezionino uno scambio con Vecino, altro giocatore in esubero in casa interista. In ogni caso il polacco per scegliere la nuova casa chiede prospettive tecniche importanti. L’Inter è decisa a battere questa strada? Si fanno tanti nomi, ma è certo che Marotta e Ausilio dovranno lavorare in economia. Così l’operazione-Milik resta nell’ambito delle idee, non molto di più. Per ora.
L’attesa
Intanto in viale della Liberazione si lavora con grande impegno per trovare una soluzione che dia un’opportunità tecnica interessante al centrocampista danese arrivato un anno fa dal Tottenham. Eriksen chiede di andar via, sfiancato dalle bocciature dell’attuale allenatore. Magari accetterebbe anche un prestito: ora come ora gli interessa solamente giocare. E l’Inter che cosa fa? I conti economici suggeriscono la cessione a titolo definitivo, semmai con uno scambio tecnicamente allettante. Ma è altrettanto chiaro che il disagio del giocatore è legato al mancato feeling con Antonio Conte: quindi il club prenderà una decisione definitiva sul suo conto? Mentre si rincorrono le voci di un suo ritorno in Premier League (Manchester United o Arsenal), proprio dall’Inghilterra arrivano degli indizi che fanno passare in secondo piano quest’opzione. Anche perché, dicono i bene informati, Chris preferisce la soluzione parigina. E sotto questo profilo torna sempre d’attualità l’ipotesi di uno scambio con il centrocampista argentino Leandro Paredes, anche lui a caccia di una maglia da titolare. I dirigenti nerazzurri avevano sussurrato qualche tempo fa a Leonardo: un’idea evidentemente corrisposta. Da allora, però, il discorso con il Paris Saint Germain è rimasto sospeso. Tornerà d’attualità a breve? Ad ogni modo la riapertura delle liste è ormai imminente, visto che dal 4 gennaio prossimo sarà possibile ufficializzare i trasferimenti. Quindi anche il surplace delle ultime settimane dovrà presto essere abbandonato. L’Inter è chiamata ad una scelta immediata, considerato che la proprietà ha chiesto risparmi e per Conte i giocatori in sovrannumero sono un lusso.
Il bivio
Al di là degli aspetti tecnici il futuro di Eriksen ha diversi risvolti economici rilevanti. Il suo acquisto è costato oltre 20 milioni di euro e il danese guadagna 7,5 milioni netti, grazie anche ai benefici fiscali del Decreto Crescita per i cosiddetti “impatriati”. A tale proposito va ricordato che se Christian dovesse uscire dall’Italia già a gennaio perderebbe queste facilitazioni e l’Inter vedrebbe raddoppiati gli oneri legati al Fisco. Succede anche questo in una vicenda scomoda per tutti.