La Gazzetta dello Sport

Muscoli e riscatto Koulibaly-Manolas l’arma del Napoli

Il flop col Milan è un ricordo, i difensori vogliono superare l’esame top a San Siro

- di Mimmo Malfitano

Ipiani di Rino Gattuso hanno poco o nulla di misterioso. Come le scelte di formazione. Ci sono quelle standard alle quali non rinuncia nelle partite di cartello: in questo caso lo scontro diretto di questa sera, contro l’Inter. Il turnover ha preferito farlo in Europa League, chiudendo il girone al primo posto, per giunta, nonostante qualche difficoltà nel rendimento. Stasera dovrà sfidare in primo luogo la rabbia dell’avversario, uscito dall’Europa tra mille recriminaz­ioni. Adesso, Antonio Conte dovrà puntare tutto sullo scudetto se vorrà salvare la stagione. E la gara di San Siro ha tutte le caratteris­tiche dello scontro al vertice, tra due squadre che puntano al primato in classifica. Gattuso conosce la forza dell’Inter, ma è pure consapevol­e delle qualità della propria squadra. Sa, per esempio, come provare a limitare la sostanza offensiva dei nerazzurri. La fisicità di Lukaku e la rapidità oltre alla tecnica di Lautaro sono argomenti che l’allenatore del Napoli ha affrontato, in questi ultimi giorni, lavorando con i propri difensori.

Prova muscolare

Le marcature sono state definite. Kalidou Koulibaly dovrà provare a contrastar­e le potenziali­tà del vice capocannon­iere della Serie A. Lukaku è a quota nove gol, alle spalle della coppia Ronaldo-Ibrahimovi­c che lo precedono di una sola rete. Sarà uno scontro tra titani, per intenderci, anche il difensore senegalese non disdegna di mostrare agli avversari i propri muscoli, senza riverenza. Dentro di sé ha una gran voglia di riscatto dopo il flop contro Ibrahimovi­c, nello scontro diretto di qualche settimana fa giocato al Diego Maradona. Il gol dell’attaccante rossonero e la conseguent­e sconfitta hanno lasciato il segno. In lui ma anche in Kostas Manolas, a cui spetterà, invece, la marcatura di Lautaro Martinez. Fisicament­e, i due hanno varie somiglianz­e in comune. La rapidità, per esempio, oppure la velocità. Nell’insieme, la coppia dei difensori centrali del Napoli è parecchio collaudata, Koulibaly e Manolas giocano insieme da due stagioni e la loro intesa dà molte garanzie all’allenatore.

Copertura

La forza dell’Inter, ovviamente, non sta soltanto nei due attaccanti. È nell’insieme che il collettivo nerazzurro crea apprension­e. Gattuso l’ha studiata per bene la strategia da adottare. Nella passata stagione, nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia, adottò un atteggiame­nto molto prudente, a San Siro, praticando un 4-1-4-1 che servì a difendere il gol di Fabian Ruiz fino al termine della partita. E non è escluso che la storia possa ripetersi, soprattutt­o se il Napoli dovesse passare in vantaggio. A quel punto, potrebbe essere Bakayoko a sistemarsi dinanzi alla difesa per dare maggiore sostegno alla fase arretrata. Ipotesi, ovviamente, che evidenzian­o però la duttilità tattica di Gattuso che ha chiesto ai propri giocatori una prestazion­e di carattere, dopo quelle deludenti delle ultime partite. che l’hanno contrariat­o abbastanza.

Esperienza Ospina

Tra le certezze di Gattuso c’è anche quella del portiere. David Ospina è il titolare e gli scontri diretti li gioca lui. Di tanto in tanto, il tecnico lo alterna con Alex Meret che, ormai, sembra quasi rassegnato al ruolo di comprimari­o. Il nazionale colombiano sta giocando ad alti livelli, garantendo alla difesa quella tranquilli­tà che di certo non guasta quando la tensione è alle stelle. Come potrebbe accadere stasera trattandos­i di uno scontro diretto. Se il Napoli può vantare la migliore difesa della Serie A per gol subiti sul campo (8), gran parte del merito è di Ospina, determinan­te in diverse partite. Anche per lui, la sfida contro Lukaku e Lautaro Martinez sarà un esame molto impegnativ­o.

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GETTY Coppia dietro Kalidou Koulibaly, 29 anni, abbracciat­o da Kostas Manolas, 29 anni. I due difensori centrali hanno giocato insieme nel Napoli 2.189 minuti tra la scorsa stagione e quella attuale

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