Dopo lo «strappo» ripartenza Gomez: convocato due volte
Faccia a faccia distensivo con i Percassi e Gasperini lo porta a Torino: in panchina?
3-4-1-2
Gomez ma con Malinovskyi, ma l’impressione è che sia più improbabile che l’argentino resti 90’ in panchina, come domenica. Perché nei giorni successivi si è allenato bene come sempre e anche per motivi più strettamente pratici: Ilicic non c’è (ha ripreso ieri dopo la febbre), Miranchuk c’è ma ha fatto ieri il primo allenamento con la squadra, Malinovskyi è appena rientrato dopo un mese di assenza. Si torna sempre lì, all’interesse supremo del bene dell’Atalanta: «Con le mie scelte devo pensare solo a mettere in campo la squadra migliore». E in nome di quel bene Gasperini non ha mai escluso a priori di far giocare l’argentino, ma solo di considerarla un’opzione dipendente in modo esclusivo dalla sua volontà. E facendo giocare Gomez, comunque non sbaglierebbe: se fa bene il Papu è più facile che faccia bene l’Atalanta, se dovesse deludere sarebbe (ancora) più facile non doverlo considerare più un intoccabile.
Il faccia a faccia
Ovviamente non è quello che il Gasp si augura. Un po’ più di serenità sì, e anche per questo ha dribblato l’argomento: «Occupatevene voi, se volete. Noi abbiamo vinto con l’Ajax e la Fiorentina, in Champions ci aspetta il Real Madrid, domani c’è la Juve: c’è tanto altro di cui parlare, anche per rispetto nei confronti di tutti gli altri giocatori, da Gollini e Zapata, che stanno dando tanto. Molta carne al fuoco e solo di questo fuoco mi devo occupare. Il resto non chiedetelo a me». Dopo quel «se non ci sono altri tipi di problemi», è il secondo riferimento indiretto alla società. Che problemi al tecnico non ha interesse a crearne, con interventi pubblici. Ma che non ha mai smesso, nelle ultime due settimane, di portare avanti una missione diplomatica. Silenziosa, perché qualunque iniziativa - come quasi sempre succede in casa Atalanta - non sarà pubblicizzata: neanche un’eventuale multa che il Papu si aspetta, dopo essersi già scusato pubblicamente con tutto il gruppo per l’«insubordinazione» dell’1 dicembre. E in vista delle prossime tre gare, le prove tecniche di distensione sono proseguite ieri: con un faccia a faccia del Papu - presente il suo procuratore Riso - con i Percassi. Aspettando gennaio, il tempo potrebbe portare sedimentazioni negative, ma anche essere un buon alleato. E pure una buona medicina: come una partita contro la Juventus, chissà.
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