Juric spiazza il Verona «I risultati non bastano»
Il tecnico guarda avanti: «Per crescere serve tenere i migliori. Plusvalenze? Se le faranno, non ci sarò più io»
Per chi conosce Ivan Juric la sorpresa non c’è. Problema degli altri, quelli che credono che l’uomo di Spalato sia uno che si gode le vittorie e si gusta l’alloro della corona. L’Hellas che stupisce? Il Verona che, dopo aver messo paura a Juventus e Milan batte in trasferta Atalanta e Lazio? Okay, una bellezza di calcio, ma non basta. Eccolo, lo Juricpensiero, prima della partita con la Samp: «Siamo consapevoli di non essere forti. In questo momento stiamo facendo risultati e stiamo migliorando il gioco a tratti, con disponibilità totale da parte di tutti. Stiamo mettendo un po’ di gioco, ma non abbiamo ancora la sensazione dell’anno scorso». Alzare l’asticella? Macché.
Crescita
I punti sono 19, il Verona è la squadra con meno gol subìti in Serie A, alla pari con la Juventus (8). Se gli chiedono di possibili ambizioni da Europa League, Juric risponde con espressioni da esorcista. Ma c’è un concetto che rimarca, per dire di quel che serve all’Hellas per andare oltre: «I risultati non nascondono tutto. Non è questa la strada, per me. Poi si sta creando un gruppo e stiamo facendo risultati, ma serve un’altra visione. Poi leggo delle plusvalenze, che secondo me non ci sono più, se vogliamo crescere. E se ci saranno non ci sarò più io. Ora i risultati coprono tutte le cose, e ho sempre detto che sono contento, ma se vogliamo parlare di altro ci vuole un altro approccio». Per capirsi: «Non vendere i migliori giocatori. E quando prendi i giocatori li compri, come le altre società di A. Quando ti manca un pezzo lo sostituisci. Noi siamo ad un livello leggermente superiore di due anni fa, ma non vicino alle altre squadre. Sembro esagerato, perché stiamo facendo risultati fantastici, ma il concetto di crescita non è questo secondo me. C’è grande disponibilità da parte della società, non sto attaccando nessuno. Ma in questo mercato c’è stata una visione diversa dalla mia».
Presente
L’oggi è la Samp («Stanno facendo meglio rispetto a quello che dicono i risultati – osserva Juric –, con Milan e Napoli hanno fatto ottime prestazioni e hanno ottima qualità. È una squadra tosta e sicuramente non sarà facile»). Il presente dell’Hellas è un terno caldissimo fino a Natale, alla sosta per le festività, con la Fiorentina sabato e l’Inter mercoledì. Il domani è un “chissà” che rimane in sospeso e che Juric disegna così: «Non mi accontento di niente, non so quale strada prenderemo. In questo momento siamo in fase di completa costruzione. Lotteremo fino alla fine per la salvezza, ed eventualmente ci toglieremo altre soddisfazioni, perché dobbiamo avere sempre fame. Poi se cresceremo diventeremo più forti, altrimenti andremo a dare battaglia».