La Gazzetta dello Sport

Un tempo a testa Chievo senza fantasia La Spal frena in 10

- Di

oche emozioni, con un primo tempo in cui è stata la Spal a mantenere il controllo del gioco ed una ripresa col Chievo a far marcare una continua, quanto sterile, supremazia territoria­le. Capovolgim­ento derivato dall’espulsione di Strefezza autore di due falli su Obi, che ne hanno comportato l’espulsione sul finire dei primi 45’. In precedenza la Spal aveva cercato di impensieri­re Semper con conclusion­i dalla distanza di Di francesco, peccando però nella precisione. La squadra di Marino la sua grande occasione l’ha comunque avuta quando al 25’ha fruito di un calcio di rigore concesso per un tocco con un braccio di Gigliotti non visto da guida, ma notato dal suo assistente Lombardi. Però Semper ha negato la soddisfazi­one del quarto gol stagionale a Paloschi. Disperato Marino in panchina. Per il tecnico siciliano è proseguita la maledizion­e Chievo dal dischetto, dopo gli errori nei playoff promozione l’anno scorso quando guidava l’Empoli. Nel secondo tempo il Chievo ha cercato di alzare il baricentro, dopo che nella prima

Pfrazione quasi mai si era affacciato nei pressi dell’area di rigore avversaria. Mentre Marino aveva inserito Floccari e D’Alessandro per i pochi lucidi Paloschi e Castro, Aglietti aveva cercato di aumentare il peso offensivo puntando su Fabbro e De Luca. Dentro anche Giaccherin­i e Ciceritti, vista la giornata di scarsa vena di Canotto e Garritano di norma, con le ore incursioni sulle corsie esterne, fonti del gioco del Chievo.

Bene Vicari

Costretta sulla difensiva la Spal riusciva, grazie all’ottima prestazion­e del rientrante Vicari, ben supportato da Tomovic e Sernicola, a limitare gli attacccant­i, proteggend­o Thiam. Il Chievo, oltre a qualche mischia, era costretto a provarci solo dalla distanza. Il più intraprend­ente si dimostrava Palmiero, anche ordinato nell’avviare la manovra. Sue le uniche conclusion­i in porta. Per il resto si è visto un Chievo privo di fantasia. «Peccato per il secondo tempo giocato in 10 -ha commentato Marino- ma ho avuto le risposte che avevo chiesto dopo la sconfitta di Cittadella».

SPAL (3-4-2-1)

Thiam 6,5; Tomovic 6,5, Vicari 7, Sernicola 7; Strefezza 5, Murgia 5,5 (dal 33’ s.t. Sa. Esposito 6), Missiroli 6, Sala 6; Castro 5 (dall’1’ s.t. D’Alessandro 5,5), Di Francesco 6,5 (dal 27’ s.t. Se. Esposito 6); Paloschi 5 (dal 1’ s.t. Floccari 6) PANCHINA Minelli, Gomis, Salamon, Okoli, Spaltro, Seck, Jankovic, Brignola

ALLENATORE Marino 6

CHIEVO (4-4-2)

Semper 7; Mogos 6,5, Rigione 6,5, Gigliotti 6,5, Renzetti 6; Canotto 5,5 (dal 16’ s.t. Ciciretti 5,5), Obi 6 (dall’ 11’ s.t. Di Luca 5,5); Palmiero 6,5, Garritano 5,5 (dal 32’ s.t. Giaccherin­i 5,5); Margiotta 5,5 (11’ s.t. Di Noia 5,5), Djordjevic 5 (dal 32’ s.t. Fabbro 5) PANCHINA Seculin, Illanes, Leverbe, Zuelli, Pavlev, Bertagnoli, D’Amico ALLENATORE Aglietti 6

ARBITRO Guida di Torre Annunziata 6

ASSISTENTI Lombardi 7-Palermo 6 ESPULSO Strefezza (S) al 43’ p.t. per doppia ammonizion­e (entrambe per gioco scorretto)

AMMONITI Tomovic (S), Obi (C) per gioco scorretto; Canotto (C) per comportame­nto non regolament­are NOTE partita a porte chiuse. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 4-4. Angoli 1-8. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’ 7 Semper Un solo intervento, ma decisivo, sul rigore calciato da Paloschi

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