Il vecchietto Alonso mette in fila i baby «Mi si è riaccesa la spia vincente»
Mick Schumi ha studiato le gomme sulla distanza. Ilott promosso test driver dal Cavallino
n giorno scaleranno il podio, qualcuno vincerà dei gran premi, forse il Mondiale ma per ora i vari Mick Schumacher, Callum Ilott, Yuki Tsunoda, Robert Shwartzman a cui originariamente era destinato il test di ieri ad Abu Dhabi, devono inchinarsi davanti all’esperienza di Fernando Alonso. Anche se in un test del genere i tempi hanno valore limitato, il trentanovenne spagnolo ha ribadito così che non torna in F.1 per vivacchiare. «Avevo già guidato la Renault 2018 - ha spiegato Fernando a fine giornata - ma questa è un po’ più seria e ha riacceso in me lo spirito competitivo». Con un regolamento che, per far risparmiare soldi alle scuderie, concede solo tre giorni di collaudi nel 2021 (dal 2 al 4 marzo) ogni km conta - tanto che Ferrari, Aston Martin e McLaren hanno chiesto invano di far provare i nuovi titolari in questa giornata - e Alonso ne ha approfittato alla grande mettendo insieme 105 giri, praticamente due gran premi. «Ho potuto verificare ciò che abbiamo preparato in fabbrica, dalla pedaliera al sedile
Ue cose di questo tipo. Facciamo tesoro di tutto questo e mi concedo un Natale e un Capodanno all’insegna dell’ottimismo con un team molto motivato».
I due debuttanti
Oltre che su Fernando e la renault (ieri l’addio di Jerome Stoll da presidente dello Sport) l’attenzione era concentrata sul figlio di Schumacher e sul giapponese Tsunoda, il primo sicuro debuttante sulla Haas nel 2021, il secondo, senza dubbio miglior esordiente in F.2 (ha chiuso 3o) dovrebbe sostituire Daniil Kvyat alla AlphaTauri. «Ho percorso tanti km perché era importante prendere confidenza con le gomme sulla lunga distanza - ha sostenuto il figlio del campionissimo per spiegare i suoi 125 giri che si aggiungono ai 23 percorsi nelle libere 1 di venerdì -. So che il team è contento e questo è buono». Per Tsunoda è stata invece la prima uscita con la vettura faentina più aggiornata dopo aver girato a Imola con la 2018: «Alla fine ero stanchissimo, però ho imparato molto e migliorato il mio modo di guidare». Infine sulla Ferrari hanno girato Shwartzman e Antonio Fuoco, quest’ultimo ha raccolto dati importanti per il suo ruolo di pilota al simulatore. Infine Ilott, in pista con l’Alfa, è stato nominato test driver Ferrari, anche se il ruolo di riserva resta di Giovinazzi.