La Gazzetta dello Sport

Conte: «Scudetto? Nessun obbligo, ma ci proviamo»

- di Davide Stoppini

Vincere uno scontro diretto ci farebbe sentire più forti Ci regalerebb­e certezze

Antonio Conte

Allenatore Inter

Non sono tutte uguali, le partite. Il Napoli di oggi vale tanto, per l’Inter e per Antonio Conte. Che non a caso dice: «Vincere uno scontro diretto sarebbe importante sia a livello di classifica, sia mentale. Ci regalerebb­e certezze, ci farebbe sentire più forti». Vero come mai prima. Giusto per farsi un’idea: i nerazzurri arrivano da quattro vittorie consecutiv­e in campionato, il giardino preferito, oltre che quello dei sogni scudetto. Solo altre due volte ci era riuscito Conte, la scorsa stagione: all’inizio del torneo e poi tra novembre e dicembre. Ora la quinta è un’occasione: vorrebbe dire tenere il motore con i giri a mille e archiviare definitiva­mente la delusione Champions. «La partita ci darà un parametro per fare delle valutazion­i», ancora Conte. E poi, certo, è la chance per spaventare i rivali, dal Milan in giù. Ma no, non parlate al tecnico di obbligo di scudetto: «Mi viene da sorridere, alla fine vince una e negli ultimi nove anni è sempre stata la stessa. Poi, è chiaro, c’è l’ambizione di essere protagonis­ti e di provare a vincere». Il tentativo non è l’obbligo, questa è la sottolinea­tura doverosa del tecnico.

Numeri a San Siro

Equilibrio, questa è stata la parola chiave della vigilia. L’equilibrio tattico - «noi abbiamo segnato tanto anche lo scorso anno, ma ora subiamo di più» - e persino quello dialettico: «Prima ero sereno e venivo incolpato di aver mollato, ora mi viene detto l’opposto: diciamo che devo trovare una via di mezzo». L’Inter invece ha voglia di indossare l’elmetto per 45 giorni: l’obiettivo è restare lassù a inizio febbraio, quando poi scatterà l’antipatico «vantaggio» di giocare una sola volta a settimana. Nell’attesa, c’è da sistemare il rapporto con San Siro, dove l’Inter in campionato subisce due reti a partita e in generale porta a casa meno punti che in trasferta (2,25 contro 1,7). Il Napoli, allora, è anche l’occasione per segnare un’inversione di tendenza. E per costringer­e gli altri a un...obbligo: fare i conti con l’Inter, per lo scudetto.

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