La Gazzetta dello Sport

La LuLa contro il muro

L’Inter va sul sicuro con Lukaku-Lautaro La coppia dei sogni per l’assalto scudetto I due già decisivi a gennaio in casa del Napoli Potenza e senso del gol al servizio di Conte

- di Vincenzo D’Angelo

C’è qualcosa di romantico nell’attacco dell’Inter da un anno a questa parte. Qualcosa di nostalgico, come le vecchie numerazion­i di un tempo. Il 9 e il 10 lì davanti, a guidare gli assalti alle difese avversarie. Con potenza e fantasia, con scaltrezza e velocità. Di destro e di sinistro. Due giocatori complement­ari, che sembrano nati per giocare insieme. Due cognomi che ben si sposano per il gioco di parole. Romelu Lukaku e Lautaro Martinez sono il biglietto da visita dell’Inter contiana, la coppia dei soil tandem con cui tornare a puntare ai grandi obiettivi. Sono la spada e il fioretto. Sono la LuLa. Che contro il Napoli punta a tornare piena per lanciare un nuovo assalto al campionato.

Portafortu­na

Queste sono le loro serate e il Napoli – almeno in Serie A – è un bersaglio amico. Sei punti conquistat­i nel 2020 contro la squadra di Gattuso in campionato, firmati - neanche a dirlo dalla LuLa. Doppietta di Lukaku e gol di Lautaro all’ex San Paolo, nel giorno della Befana. E guizzo vincente di Lautaro nel 2-0 di luglio, a San Siro, con tanto di esultanza polemica contro i “chiacchier­icci” di calciomerc­ato e le voci di desiderio di partenza, destinazio­ne Barcellona. Il Toro è cambiato, maturato nella testa e nelle gambe. Ma è diventato anche più spigoloso, più critico verso se stesso prima di tutto, ma anche duro nell’accettare la prestazion­e negativa o la delusione di squadra. A Genova sfogò la rabbia contro il campo dopo la sostituzio­ne, contro lo Shakhtar ha cercato fino all’ultimo lo sguardo di Conte, per manifestar­e il proprio disappunto. Ma è questione di attimi. E poi di voglia di fare, di risultare sempre decisivo per la squadra. Accanto a Lukaku è diventato grande e ingni, sieme a Big Rom ora vuole far tornare grande anche l’Inter. Nella serata storta contro lo Shakhtar ha raggiunto il prestigios­o traguardo delle 100 presenze in nerazzurro. E ripercorre­ndo il film dell’avventura milanese impression­a la crescita veloce e feroce di Lautaro. Il suo primo Inter-Napoli lo passò per 83’ in panchina, appena due anni fa. E con una voglia matta di entrare e lasciare il segno. Fu quella la prima notte da star, col colpo vincente in pieno recupero a decidere un big match.

L’uomo in più

Insomma, Conte e l’Inter si aggrappano ancora alla LuLa per superare uno scoglio molto duro. Specialmen­te a Lukaku, l’uomo dei record, sempre più anima del mondo nerazzurro. Già 20 gol in stagione tra club e nazionale, a segno in tutte le competizio­ni disputate tra Serie A (10), Champions (5) e Nations League (5). Stasera la sfida con Koulibaly promette scintille e spettacolo: i due si rispettano e si stimano, e sono anche accomunati dalla lotta sociale. Romelu è un uomo in missione: di recente ha detto di sentirsi nella top 5 degli attaccanti più forte al mondo e farà di tutto per non essere smentito. Sa meglio di altri che solo i trofei portano alla gloria e lui ha voglia di cominciare a vincere da protagonis­ta. Milano lo ha accolto come un nuovo messia e lui in pochi mesi aveva già conquistat­o il pianeta Inter con la semplicità del ragazzo della porta accanto e lo strapotere fisico di Hulk. E con i gol, quelli che insieme a Lautaro hanno portato l’Inter a un punto dallo scudetto pochi mesi fa. Quelli che l’Inter cerca stasera per superare l’ostacolo Napoli. Proprio come a gennaio scorso: c’è voglia di LuLa piena.

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