Klopp-Mou stavolta vale il primato della Premier
Oggi Liverpool-Tottenham sfida fra le due capoliste. E i loro tecnici, così diversi
C’è un momento in cui la sacralità della vigilia di Liverpool-Tottenham viene centrifugata e accade quando nel bel mezzo della conferenza stampa di Mourinho si avverte un rumore. Il portoghese chiede «ma che cosa è questo ronzio?». «E’ la mia lavatrice», dice un giornalista e Mou allarga il sorriso. Peccato che però il fuori programma non abbia un effetto ammorbidente, perché la linea dello Special One è quella di replicare punto per punto sulla vecchia questione degli infortunati dei Reds: «La vera assenza pesante è quella di Van Dijk. AlexanderArnold giocherà. Salah anche. Robertson, Fabinho, Firmino, Henderson pure. Di che cosa stiamo parlando? Il problema delle assenze è generale. Anche noi abbiamo avuto l’infermeria piena».
Numeri
Poi Mou legge alcune cifre: «Il Liverpool è il risultato di 1.895 giorni di lavoro con Jurgen. Io sono qui da 391, ma buona parte di questi è stata trascorsa in quarantena e lontano dai campi. La situazione delle due squadre non è paragonabile». C’è un’altra serie di dati da considerare: gli scontri diretti tra i due allenatori. Klopp è nettamente in testa. In 11 match, 5 successi del tedesco, 4 pari e 2 vittorie per il portoghese. Le sfide cominciarono quando Mou guidava il Real e Klopp il Dortmund. Nel 2012-2013, in Champions le due squadre s’incrociarono quattro volte. Nella fase a gironi, Borussia-Real 2-1 (24 ottobre 2012), Real Madrid-Borussia 2-2 (6 novembre 2012). In
semifinale, Borussia-Real 4-1 (24 aprile 2013, poker di Lewandowski) e Real-Borussia 2-0 (30 aprile). La batosta in Germania, in semifinale, rappresentò per Mourinho la peggior serata della carriera europea. Klopp visse una notte da favola: quella giornata è uno dei capisaldi della sua storia.
Pianeti lontani
Caratteri diversi, idee di calcio all’opposizione, uno che si è autodefinito Special One e l’altro che quando sbarcò in Inghilterra si proclamò Normal One, uno portoghese con spirito nordico, l’altro tedesco con passionalità latina. Klopp e Mou sono pianeti distanti, ma la rotazione li porta a incontrarsi almeno due volte a stagione e la stima è reciproca. Klopp ammira la capacità del collega di gestire la comunicazione e di saper attraversare le bufere tornando a godersi il sole: il Tottenham in testa alla classifica è il capolavoro del momento. Mou, sotto sotto, è intrigato dal calcio energetico del tedesco e anche dalla sicurezza nei rapporti con l’esterno. Negli ultimi tempi, Klopp è stato in prima linea su diversi fronti: nelle battaglie calcistiche – la scorsa settimana lui e Guardiola hanno riproposto la questione delle cinque sostituzioni in Premier – e nelle misure sul Covid, criticando in modo neppure velato le scelte scriteriate adottate dal governo britannico in occasione della prima ondata del virus. Stasera sarà però solo calcio. Klopp farà il possibile per recuperare Matip al centro della difesa. Mourinho confida nei capolavori di Kane. Vincere, oggi, è l’unica cosa che conta.