La versione di Rino: «Insigne? Un vaffa, non andava cacciato»
«In Inghilterra non si caccia il capitano per una cosa simile. Dopo un rigore può scappare...»
Rino Gattuso non le manda a dire. Reagisce senza contenersi. Attacca Massa «per un rigore dubbio» e per l’espulsione di Lorenzo Insigne. Non ci sta, l’allenatore napoletano. E attacca l’arbitro per una direzione discutibile, secondo lui. «Ho detto a Massa che due minuti prima dell’espulsione aveva fatto i complimenti a Lorenzo e poi lo ha buttato fuori perché l’ha mandato a quel paese. Queste cose succedono solamente in Italia, in Inghilterra se dici “fuck off” gli arbitri vanno avanti, nemmeno ti ammoniscono».
Permaloso
È un fiume in piena Gattuso. Perdere dopo aver limitato l’Inter e sfiorato più volte il gol, gli brucia parecchio. «Noi abbiamo creato molto di più. Poi, l’arbitro ha cacciato fuori il nostro capitano. Probabilmente è permaloso e questo lavoro non lo capisce. Stiamo giocando tanto, una parola può scappare. Solo in Italia si buttano fuori i giocatori per queste cose qui. Allora io quando giocavo cosa dovevo fare? Una partita sì e una no? Un “vaffa” dopo un rigore ci può stare, uno deve avere l’intelligenza e il tatto di capire che ci stiamo giocando tanto, non può far rimanere una squadra in dieci uomini».
Censura
L’atteggiamento di Insigne, tuttavia, va censurato. Proprio perché è il capitano del Napoli deve cercare di non lasciarsi andare. Le immagini televisive hanno confermato che il rigore c’era e che Massa ha fatto bene a fischiarlo. In quel momento, c’è stata la reazione di tutto il Napoli che s’è visto crollare il mondo addosso mentre stava controllando la partita (60% di possesso palla), dando l’impressione che da un momento all’altro un gol l’avrebbe trovato. Ora il rosso diretto mostrato a Insigne dovrebbe costargli due giornate di squalifica. E se si considera l’infortunio di Dries Mertens, distorsione alla caviglia, il Napoli sarà costretto a giocare all’Olimpico, contro la Lazio, domenica sera, senza due dei suoi giocatori più talentuosi. «Dobbiamo leccarci le ferite per quanto accaduto. Insigne? Io ho giocato in Scozia e certe espressioni sono tollerate. Non facciamo finta di nulla, lo sappiamo tutti», ha ribadito Gattuso.
Pentimento
Dopo la prima reazione a caldo, il tecnico del Napoli è ritornato sui propri passi, ammorbidendo un po’ le parole nei confronti della categoria arbitrale. «Adesso sono pure pentito di aver parlato di arbitri. Io so che è difficile il loro lavoro, non pensate che non lo sappia. Anche io a volte mi prendo i “vaffa” durante le partitine di allenamento tra di noi, perché magari non fischio un fallo. Secondo me in una partita così importante un arbitro d’esperienza, europeo, non può prendersela così. Per il resto giudicate voi», ha concluso l’allenatore napoletano, che con la Lazio dovrebbe sostituire l’infortunato Mertens e lo squalificato Insigne con Petagna e Politano.