JUVENTUS
L’ALLENATORE
6 Pirlo
Lui stesso riconosce che tenere a fuoco alto un gruppo che gioca ogni tre giorni è difficile. Ma ci riesce. Resta un dubbio: la sostituzione di Morata o Ronaldo forse sarebbe dovuta arrivare prima.
6
De Ligt
Fa il suo con la solita precisione, dalla sua parte non si corrono mai grossi pericoli. Approfitta anche della versione stavolta piuttosto dimessa di Zapata.
7,5
Bentancur Un ottimo equilibratore, capace di pulire palloni su palloni. Non va mai fuori giro, è un riferimento costante per tutti: per la Juventus è una delle migliori risorse.
5
Morata
Gol mancati in modo grottesco, di sicuro non sono da lui. Molto nervoso e impreciso, va a cercarsi un cartellino giallo per proteste sul rigore a favore…
6
Alex Sandro Gli viene imposto di coprire le spalle a Cuadrado, spostato più avanti. Se la cava senza tentennamenti, non ci si aspettava molto di più da lui.
6
Bonucci
Tiene alta la linea della retroguardia, anche lui finisce a volte nella folla in mezzo al campo, che gli impedisce di spingersi in puntate offensive.
7
Chiesa Finalmente Federico: nel senso che il numero che sfodera per sbloccare la partita è nelle sue corde e lo tira fuori. Inoltre non si dimentica di coprire a dovere.
6
Rabiot
Molta corsa, un colpo di testa per intimorire Gollini, garantisce quantità e concretezza. Anche lui, però, potrebbe ogni tanto sfruttare meglio la sua spola.
s.v.
Dybala Scongelato nel finale, prova a inventarsi un paio di filtranti, ma senza grossi esiti. Giusto pochi minuti per entrare anche lui nel tabellino, niente altro.
7,5 Szczesny
Il polacco si dimostra un grande portiere in più di una occasione. Sul gol non può fare granché, ma quando viene chiamato in missione non tradisce e si esalta.
6
Danilo
Sbriga l’ordinaria amministrazione con diligenza, come chiede Pirlo a lui più che ad altri. In più tenta di sorprendere Gollini con una bella conclusione.
5,5
Cuadrado
Il colombiano, quando è costretto a ripiegare spesso, non mostra mai il meglio di sé. Gli scappa pure un mezzo pasticcio in uscita di palla: anche lui in affanno.
5 Ronaldo
Anche un mito come lui può incappare in giornate così buie, non è lesa maestà. Non soltanto sbaglia un rigore che sarebbe risultato decisivo, ma anche in altre azioni. Davvero poco.
7
McKennie
Il texano cresce sempre meglio. Partecipa non soltanto alla copertura, ma riesce a farsi vivo in ogni iniziativa in avanti. Non solo splende lui, ma aiuta chi gli sta vicino.
5,5
Arthur
Deve salutare tutti dopo mezzora spesa a cercare una quadra e le giuste misure. L’impressione è che ancora non si intenda del tutto coi colleghi di reparto.
7 Gasperini
Non si accontenta mai di una prestazione banale, la sua Atalanta lo dimostra anche stavolta. E l’inserimento di Gomez a gara in corsa è segnale di grande praticità e concretezza.
7
Djimsiti
In difesa è apparso il più lucido, con interventi mai sconsiderati e con diagonali di chiusura precise.
Non cade in disattenzioni, una gara di personalità.
6,5
Romero Forse un po’ troppo focoso a causa della speciale serata, essendo lui di proprietà Juve. Però sbaglia poco. E per poco non gli riesce il colpaccio di testa.
8 Gollini
Para il suo primo rigore in Serie A a Cristiano Ronaldo, uno specialista dal dischetto. Fa miracoli anche su Morata, trasmette la sicurezza tra i pali quasi fosse un veterano.
6
Palomino
Un primo tempo da dimenticare: troppi appoggi sbagliati, quasi fosse un pericolo costante per i compagni. Ripresa di tutto riscatto, ben oltre il compitino.
6
Hateboer
Su di lui pesa l’intervento scomposto che induce a fischiare il rigore poi fallito da Ronaldo. Per il resto, una onesta gara, con un paio di invitanti cross.
5 Miranchuk
Subentra a Malinovski nel secondo tempo e non combina nulla: da lui l’Atalanta non pretende chissà quali gemme, ma almeno un minimo di nerbo. Non si è mai calato nella giusta parte.
6
De Roon Lavoro oscuro ma non troppo. Si mantiene oltre la linea di galleggiamento, nella Dea resta uno dei più intraprendenti nella fase di riconquista del terreno e della palla.
6,5
Gosens L’apporto costante che anche in questa trasferta riesce a dare risulta fondamentale, non si fa a meno di lui. Anche in ripiegamento non perde mai la bussola.
6,5
Malinovskyi È vivace e si propone non soltanto come suggeritore. Molto bella una sua punizione che Szczesny neutralizza con mestiere, si mantiene insidioso.
7
Gomez
Basta il suo ingresso per dare ancora più tono all’Atalanta. Ormai è uno di quei giocatori ai quali spesso basta soltanto la presenza, altro che Papu emerito.
7,5
Freuler Soltanto il gol gli vale la citazione speciale. Però di lui si deve valutare anche la mole di lavoro di cucitura tra i reparti che ne hanno fatto uno dei pilastri atalantini.
6,5
Pessina
Gli viene il braccino e butta via all’inizio una buona palla gol. Poi però è efficace e convinto: imbecca Zapata e gli offre sempre valide sponde.
5,5
Zapata
Ci tenta in tutti i modi, ma pasticcia un po’ troppo. Meno dirompente del solito, facilita il compito a Bonucci e soci. Tenta di svariare anche all’esterno, ma invano.
6
Muriel
Cerca continua collaborazione con Gomez, evita di dare punti di riferimento ai marcatori juventini. Partecipa alle folate finali offensive, ma non lascia il segno.
4,5 DOVERI (Arbitro) Il rigore sul contattino Hateboer-Chiesa non convince, così come il giallo e non rosso a De Roon per l’entrata su Cuadrado. Il metro, poi, non pare coerente nei 90’: parte fischiando poco e risparmiando cartellini, finisce al contrario sanzionando a ogni sospiro. Due errori banali anche per Preti sui fuorigioco. 5 PRETI (Assistente) 6 LIBERTI (Assistente)