«Troppa leggerezza serve il salto in più E se non la chiudi...»
L’analisi di Pirlo: «Avesse segnato, altri giudizi su CR7. I campioni sbagliano»
l guaio, per i tifosi della Juventus, è che ormai sono abituati troppo bene. Mentre Cristiano Ronaldo sistema il pallone sul dischetto, tutti pensano che il finale sia già scritto: portiere da una parte e pallone in porta. È la scena che abbiamo visto, ripetuta per due volte, in Champions contro il Barcellona, e poi pochi giorni fa a Genova, dove CR7 ha firmato un’altra doppietta. Mattia Perin, che lo conosce bene perché è stato suo compagno, aveva provato anche a deconcentrarlo chiedendogli prima del secondo penalty: «Lo calci ancora centrale?». Accontentato, però il tiro era talmente forte che neanche Superman avrebbe potuto intercettarlo. A Pierluigi Gollini invece è bastato buttarsi dalla parte giusta, perché ieri sera il portoghese non era in versione uomo di ghiaccio: ha colpito lento e poco angolato, così il portiere è riuscito a bloccare il tiro.
ICattivi presagi
Anche ai migliori capita di sbagliare, così come capitano le serate no. L’errore dal dischetto di Ronaldo (quarto rigore sbagliato da quando gioca nella Juventus) è in linea con la sua prestazione, forse la peggiore di questa stagione. D’altronde il gol facile fallito a inizio partita era un presagio negativo fin troppo lampante. Il problema è che quando Cristiano non brilla, la Juventus fa fatica a vincere: non sono bastati la festa di Chiesa (primo centro in campionato in bianconero) e un super Szczesny, stavolta CR7 è stato decisivo in negativo. E i punti persi con l’Atalanta sono pesanti per una squadra che sta cercando di risalire verso la vetta.
La difesa del Maestro
Pirlo però difende Ronaldo e la prestazione di tutta la squadra: «Non era una partita facile, se avesse segnato i giudizi su Cristiano sarebbero stati diversi: lui è un campione però capita a tutti di sbagliare un rigore. Peccato perché ci avrebbe dato una mano per andare avanti anche con il risultato». Però CR7 nonostante la serata no è rimasto in campo fino alla fine: «Non ho pensato di sostituirlo perché Morata si era innervosito, ha preso il giallo e non volevo perderlo di nuovo per squalifica. Far uscire lui e non Cristiano mi pareva la scelta migliore. In ogni caso, porto via la buona prestazione però anche un po’ di amarezza, perché questo era lo step giusto per continuare il cammino. Non siamo mancati per intensità, ma abbiamo peccato di leggerezza: abbiamo avuto tante occasioni, ma quando non chiudi la partita succede questo. Quando dobbiamo fare il salto in più, commettiamo leggerezze».
A tutti capita un errore dal dischetto. Peccato perché vincendo saremmo risaliti
Non ho pensato di togliere CR7 perché Morata era nervoso ed era già stato ammonito
Tutti questi pareggi non aiutano la classifica, però è evidente che stiamo crescendo
Toloi fuori perché affaticato ai flessori, ma contiamo di recuperarlo presto
Moraldo inceppato
Non solo Ronaldo, anche Morata ha steccato l’appuntamento con la Dea, facendo arrabbiare il tecnico per il giallo ma soprattutto per non aver segnato praticamente a porta vuota, scegliendo di colpire con il tacco, probabilmente perché convinto di essere in fuorigioco. Il Var magari avrebbe annullato la rete, ma per Pirlo è stata comunque una leggerezza: «Sono cose che non possiamo permetterci, quando ti capitano queste occasioni devi avere la lucidità di fare la scelta giusta».
Otto meno di Sarri