Vietato mollare
Pioli va al rilancio «Ibra dice scudetto Ambizioni giuste»
«Visti i risultati, siamo competitivi Spero di riavere dei big col Sassuolo»
Magari ci si può provare a consolare con il prestigio che conferisce rimanere l’unica imbattuta nei cinque tornei principali in Europa dopo il lockdown. Ma queste sono constatazioni che vanno bene fin quando le cose funzionano come si deve. Adesso, invece, anche se non è certamente il momento del panico, è senza dubbio quello delle riflessioni. Perché va bene – anzi benissimo – avere lo spirito, la forza mentale e le gambe per rimettere in piedi, seppur parzialmente, partite che si mettono male; ma non può essere sufficiente per raccontarsi che va tutto bene, se la cosa succede entrambe le volte contro avversarie di bassa classifica. E il fatto che il copione sia il medesimo da due gare di fila, deve far scattare un campanello d’allarme. Psicologicamente è stato fondamentale che il Milan sia riuscito a rimetterla in piedi anche stavolta, però intanto poco più indietro c’è chi galoppa. Non tutte, ma due punti in due partite spalancano portoni alle inseguitrici.
Scelte
Certo, in questo caso le assenze sono inquadrabili alla voce alibi. Perché erano tutte pesanti. Con il carico da undici calato da Hernandez, confinato in panchina per un affaticamento al flessore. Leggero, d’accordo, ma quanto è bastato per eliminarlo dal menù. Togliere nella stessa partita la sicurezza di Kjaer, la propulsione di Theo, le geometrie di Bennacer e lo strapotere di Ibra, è qualcosa che non può essere derubricato a semplici constatazioni. Però il Milan ha già dimostrato di sapersela cavare, e bene, anche senza la spina dorsale. Trovando vie del gol nuove e intelligenti. Ultimamente, invece, davanti c’è una certa confusione. Probabilmente più per interpretazioni e scelte sbagliate dei singoli che per errori di manovra. Di certo questa non è più una media punti appropriata per una squadra che non vuole terminare oltre il 4° posto e – è stato detto ormai da tanti all’interno di Milanello – non vuole porsi limiti. Giustamente.
Ambizioni
In questi casi solitamente Pioli sa bene quali sono le modalità migliori per rivolgersi ai suoi e quindi dal tecnico arrivano parole positive. «Il Milan non molla mai. Poi, non possiamo sempre andare a mille all’ora. La prestazione è stata ottima, l’unico approccio sbagliato è stato col Parma, non questa volta. Si possono concedere dei traversoni agli avversari, poi chiaro che non devi subire due gol. Basta vedere la classifica e i risultati per capire che la qualità delle prestazioni è stata molto alta. Continuiamo a segnare due gol a partita, quindi proseguiamo a macinare gioco». E sulle ambizioni conferma: «Ibra ha parlato di sogno scudetto? E’ giusto che il Milan sia ambizioso. I risultati stanno dicendo che siamo competitivi, poi come si fa a non considerare favorite Juve e Inter. Spero di recuperare qualcuno per domenica». A proposito di Ibra e del Sassuolo, da oggi si prosegue con la tabella di riavvicinamento alle convocazioni, ma la cautela resta d’obbligo e non ci sono certezze: nessuno al Milan vuole rischiare guai peggiori.