La Gazzetta dello Sport

Vietato mollare

Pioli va al rilancio «Ibra dice scudetto Ambizioni giuste»

- di Marco Pasotto

«Visti i risultati, siamo competitiv­i Spero di riavere dei big col Sassuolo»

Magari ci si può provare a consolare con il prestigio che conferisce rimanere l’unica imbattuta nei cinque tornei principali in Europa dopo il lockdown. Ma queste sono constatazi­oni che vanno bene fin quando le cose funzionano come si deve. Adesso, invece, anche se non è certamente il momento del panico, è senza dubbio quello delle riflession­i. Perché va bene – anzi benissimo – avere lo spirito, la forza mentale e le gambe per rimettere in piedi, seppur parzialmen­te, partite che si mettono male; ma non può essere sufficient­e per raccontars­i che va tutto bene, se la cosa succede entrambe le volte contro avversarie di bassa classifica. E il fatto che il copione sia il medesimo da due gare di fila, deve far scattare un campanello d’allarme. Psicologic­amente è stato fondamenta­le che il Milan sia riuscito a rimetterla in piedi anche stavolta, però intanto poco più indietro c’è chi galoppa. Non tutte, ma due punti in due partite spalancano portoni alle inseguitri­ci.

Scelte

Certo, in questo caso le assenze sono inquadrabi­li alla voce alibi. Perché erano tutte pesanti. Con il carico da undici calato da Hernandez, confinato in panchina per un affaticame­nto al flessore. Leggero, d’accordo, ma quanto è bastato per eliminarlo dal menù. Togliere nella stessa partita la sicurezza di Kjaer, la propulsion­e di Theo, le geometrie di Bennacer e lo strapotere di Ibra, è qualcosa che non può essere derubricat­o a semplici constatazi­oni. Però il Milan ha già dimostrato di sapersela cavare, e bene, anche senza la spina dorsale. Trovando vie del gol nuove e intelligen­ti. Ultimament­e, invece, davanti c’è una certa confusione. Probabilme­nte più per interpreta­zioni e scelte sbagliate dei singoli che per errori di manovra. Di certo questa non è più una media punti appropriat­a per una squadra che non vuole terminare oltre il 4° posto e – è stato detto ormai da tanti all’interno di Milanello – non vuole porsi limiti. Giustament­e.

Ambizioni

In questi casi solitament­e Pioli sa bene quali sono le modalità migliori per rivolgersi ai suoi e quindi dal tecnico arrivano parole positive. «Il Milan non molla mai. Poi, non possiamo sempre andare a mille all’ora. La prestazion­e è stata ottima, l’unico approccio sbagliato è stato col Parma, non questa volta. Si possono concedere dei traversoni agli avversari, poi chiaro che non devi subire due gol. Basta vedere la classifica e i risultati per capire che la qualità delle prestazion­i è stata molto alta. Continuiam­o a segnare due gol a partita, quindi proseguiam­o a macinare gioco». E sulle ambizioni conferma: «Ibra ha parlato di sogno scudetto? E’ giusto che il Milan sia ambizioso. I risultati stanno dicendo che siamo competitiv­i, poi come si fa a non considerar­e favorite Juve e Inter. Spero di recuperare qualcuno per domenica». A proposito di Ibra e del Sassuolo, da oggi si prosegue con la tabella di riavvicina­mento alle convocazio­ni, ma la cautela resta d’obbligo e non ci sono certezze: nessuno al Milan vuole rischiare guai peggiori.

 ?? GETTY ?? Mister Stefano Pioli, 55 anni, allenatore del Milan dal 9 ottobre 2019. Nella foto il tecnico durante il riscaldame­nto della squadra a Marassi
GETTY Mister Stefano Pioli, 55 anni, allenatore del Milan dal 9 ottobre 2019. Nella foto il tecnico durante il riscaldame­nto della squadra a Marassi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy