La sfida sulle punte
DZEKO-BELOTTI SVOLTA PER DUE: ROMA E TORINO SI AFFIDANO AI CANNONIERI
A suon di primati il bosniaco guida i giallorossi verso la zona Champions, l’azzurro punta a portare i granata fuori dalle secche della classifica
Iruvidi «Capitani coraggiosi» di Rudyard Kipling, nel XIX secolo, andavano per mare, quelli ipervita minizzati e coccolati dei nostri giorni, invece, navigano il mare verde dei campi di calcio. Se esistesse, però, una Var dell’anima, forse potremmo scoprire – senza molta sorpresa – che tutti hanno in comune quella quintessenza di carattere, cuore e leadership utile a noi cronisti per raccontare storie d’avventura ricche di altimetrie emotive degne di una tappa del Giro d’Italia. Se non ci credete, sintonizzatevi stasera sulla sfida fra Roma e Torino. Troverete due capitani che fanno lo stesso mestiere, il centravanti, chiamati a guidare le loro squadre verso leopardiane magnifiche sorti e progressive, tutto sommato troppo diverse per essere vere. Edin Dzeko da Sarajevo ha il compito di traghettare i giallorossi nella prossima Champions League, Andrea Belotti da Calcinate, invece, stupisce che debba tirare fuori i granata dalle secche di una zona retrocessione impensabile a settembre, alla luce della rosa messa a disposizione di un abruzzese di mare come Marco Giampaolo.
Il Cigno e il Gallo
Se si eccettua la posizione in classifica, mai come in questa stagione Dzeko e Belotti sembrano avere tanto in comune. Il Cigno di Sarajevo e il Gallo di Calcinate sanno beccare e fare male quando occorre. Così l’attaccante della Roma, agganciato domenica Amedeo Amadei al 3° posto nella classifica dei cannonieri storici del club a quota 111 gol segnati (in 234 partite), adesso ha messo nel mirino Roberto Pruzzo (138 reti), pronto ad arrendersi solo a Totti, irraggiungibile a 307 centri. Il centravanti del Torino comunque, giunto a quota 100 (in 202 match) contro l’Udinese, non intende farla valere per motivi pensionistici, ma per inseguire una leggenda come Adolfo Baloncieri – 8° – che di reti ne ha appena una in più. Tra l’altro, avendo già realizzato 8 gol in questo campionato, l’azzurro si sta avviando al traguardo della 6a stagione consecutiva in doppia cifra, medaglia che nessuno dei naviganti dell’attuale Serie
Il Cigno Edin, al 3° posto tra i bomber del club, adesso insegue Pruzzo
Il Gallo Agganciati i 100 gol in granata, Andrea vede Baloncieri
A è riuscito a mettersi al petto. Insomma, se Pulici è arrivato a 7 di fila, Belotti non è poi così lontano. Insomma, nonostante il Torino non goda di buona salute, il capitano anche quest’anno resta la punta di diamante.
I leader
Non solo. Dal punto di vista della leadership, lo raccontano mai così coinvolto, tant’è vero che Giampaolo, in tempi di marosi, sa di poter contare sul suo appoggio e ascendente nel gruppo. Discorso che potrebbe valere anche per Dzeko, dopo che l’inizio a stagione ha sancito la ricomposizione della frattura estiva con Fonseca («è il migliore del mondo insieme a Mayoral», ha detto ieri il portoghese tra il serio e il faceto). Così il bosniaco può sgranare queste cifre come un rosario portafortuna: la percentuale di successo grazie alle reti di Edin è pari al 79,1%. In sostanza, se il centravanti segna, la Roma è molto probabile che vinca. In 45 sfide, infatti, l’attaccante giallorosso ha sbloccato il risultato, realizzando la prima marcatura e indirizzando quindi il match. Non a caso, in 32 delle 45 partite in questione, la Roma ha concluso i 90 minuti facendo sua l’intera posta. Numeri da stella, che non sorprendono se si pensa che – insieme a Cristiano Ronaldo – è il solo ad avere segnato almeno 50 gol in 3 dei maggiori campionati europei. Domanda: allora, nella sfida di stasera, il Gallo avrà le penne basse? Improbabile. Basti ricordare che il 5 gennaio, scorso proprio grazie a una doppietta di Belotti, i granata sbancarono l’Olimpico, aprendo quella crisi della Roma che costò la zona Champions. Tempi diversi, d’accordo. Ma la Roma teme davvero la furia del Toro e del suo capitano.