Ekdal e una perla di Verre frenano il volo del Verona
Con Quagliarella in panchina, Ranieri sorride dopo quasi 2 mesi. Zaccagni segna su rigore, espulso Barak
MARCATORI: Ekdal (S) al 41’ p.t.; Verre (S) al 9’, Zaccagni (V) su rigore al 25’ s.t. ai dare nulla per scontato in questo campionato pieno di sorprese. La Sampdoria aveva conquistato soltanto due punti nelle ultime sei partite e ha ritrovato la vittoria contro una squadra che era reduce da due successi di fila in trasferta contro due grandi: Atalanta e Lazio. Ivan Juric ci azzecca anche quando perde. Sembrava sentisse che gli elogi non erano tutti meritati ed ecco qui la conferma. Il giovane Verona deve ancora crescere, soprattutto tra le sue mura, quando non si può limitare a pressing e ripartenze ma deve fare gioco. In più, ha incrociato una Sampdoria che si è ritrovata sul piano della manovra e della personalità e alla fine ha meritato il successo. L’ha spinta da casa anche il “ribelle” Antonio Candreva, che sul suo profilo Instagram ha postato un “Daje ragazzi, Forza Samp”.
MEkdal rompe lo stallo
Non è stata una sfida entusiasmante, soprattutto nel primo round. Nel mini turnover, Juric ha scelto di lasciare fuori il suo uomo forse in più in forma, Tameze, e ha piazzato una catena di destra parecchio offensiva, con Faraoni nel terzetto difensivo e Lazovic davanti, forse per costringere il velenoso Damsgaard a stare basso. Ci è riuscito, ma nemmeno i suoi hanno attaccato da quella parte. Ranieri invece, com’era nelle previsioni, ha rinunciato a Quagliarella per inserire La Gumina. Dietro di lui, Verre. Come detto, il Verona è da attitudine più squadra da trasferta, quando deve comandare il gioco fa fatica. Ma lo è anche la Samp: tre delle 4 vittorie di questo campionato le ha raccolte lontano da Marassi. Samp che, con due linee da quattro, cercava di chiudere gli spazi senza abbassarsi troppo, tesa soprattutto a non concedere le micidiali ripartenze. Ne è nata una sfida parecchio confusa, con i duellanti che facevano a gara a rubarsi palloni a metà campo, ma di azioni degne di questo nome non c’è stata l’ombra. Si viveva perlopiù su iniziative singole. Non a caso l’unica palla ghiotta il Verona l’ha confezionata con una galoppata rugbistica di Barak che superava a suon di contrasti tre avversari e tirava addosso ad Audero in uscita. E non a caso il vantaggio della Samp, al tramonto del primo round, è arrivato per una prodezza singola: un rasoterra da 25 metri telecomandato nell’angolino da parte di Ekdal, che ha raccolto un brutto rinvio di Lovato avventato. L’episodio ha deciso un round che avrebbe dovuto finire sullo 0-0.
Reazione inefficace
II Verona è rientrato in campo più deciso, ma qui la Samp ha legittimato il successo. E’ stata superiore nel palleggio ma anche a livello atletico. Ed era più lucida nella disposizione in campo, tanto che Ranieri ha effettuato solo due cambi ruolo per ruolo. Il Verona ha fatto quello che non è abituato a fare, si è riversato in massa in attacco e dopo nemmeno dieci minuti ha subito una micidiale ripartenza di Verre che si è fatto 60 metri palla al piede, ha superato tutti, dribblato Dawidowicz e depositato il pallone nell’angolo. Un gol stupendo, che ha messo in ginocchio per un po’ i gialloblù. A quel punto Juric ha fatto entrare la cavalleria in sostituzione di uomini spenti, come Lazovic, Veloso e Di Carmine. Ma nè Tameze, nè Ebrima Colley sono riusciti a dare una sterzata. L’unica occasione è arrivata su calcio di rigore procurato da Ruegg (entrato per Lazovic) e firmato da Zaccagni , il suo primo in Serie A. C’era ancora una mezzoretta per recuperare ma non ci sono state più occasioni e nel finale Barak si è fatto espellere. La Samp si è difesa con ordine senza farsi schiacciare. E ora può guardare al futuro con rinnovato ottimismo. 7
Non solo il rasoterra del vantaggio. Una regia illuminata che dà sicurezza, condita da importanti recuperi.
6,5 AUDERO Buona uscite su Barak e a presa alta in area, preciso anche su cross e incursioni.
6 FERRARI Gli capita il cliente più pericoloso, Zaccagni qualche volta gli sfugge ma mai in zona tiro.
6 TONELLI Con le buone ma soprattutto con le cattive se la cava. 6,5 O. COLLEY Di testa son tutte sue. Oscura Salcedo e ferma chiunque gli capiti nella sua zona.
6 AUGELLO Stavolta limita le avventure in avanti. Tiene la posizione e chiude Lazovic. Diligente.
6,5 JANKTO Qualche galoppata delle sue, ma è come motivatore che funziona: si fa sentire con tutti.
6 LERIS Polmoni freschi per contribuire alla resistenza.
6 A. SILVA Fa pari e patta con i palloni recuperati e persi. Spesso impreciso in costruzione, comunque dà sostanza.
6 DAMSGAARD I numeri li tiene per un’altra volta. A Verona gioca di quantità.
7 VERRE Il gol è stupendo. Buona anche la presenza in campo come collettore tra centrocampo e attacco. 6 RAMIREZ Entra per tenere palla e prendere qualche fallo. E lo fa, con ordine
6 LA GUMINA Non tira in porta ma “occupa” bene l’area e fa spesso da sponda.
6,5 ALL. RANIERI Dopo un periodo nero, ritrova parte della sua Samp. Il sacrificio di Quagliarella gli dà ragione. 6 (Arbitro) Non ha dubbi sul rigore dato al Verona, se li toglie con il Var per espellere Barak nel recupero della ripresa
6 GIALLATINI (Assistente)
6 DEL GIUDICE (Assistente)