Papu Natale
Altre due partite e poi addio Dea? Ma non gratis... Tregua con Gasp per Roma e Bologna L’Atalanta esclude di regalargli la lista
on sarà l’arcobaleno dopo la tempesta, ma in casa Atalanta c’è un clima più sereno. Mercoledì la squadra ha raccolto un buon punto allo Stadium e il Papu Gomez è tornato in campo, placando per ora la burrasca mediatica seguita al suo screzio con Gian Piero Gasperini. Un caso che ha investito la Dea a 360 gradi, fuori e dentro lo spogliatoio, e che rischiava di far passare in secondo piano l’evidente crescita dei nerazzurri, ora in missione per recuperare terreno in campionato, dopo la conquista degli ottavi di Champions. Ciò che si è visto a Torino, però, è il risultato di una sorta di tregua concordata alla vigilia del match con la Juve tra la società nerazzurra, l’argentino e il suo entourage: un faccia a faccia in cui le parti si sono trovate d’accordo sull’andare avanti sino a Natale senza altri scossoni o strascichi
Nsocial, per concentrarsi sulle ultime tre sfide del 2020. La prima contro la Juve è andata bene, mancano quelle con Roma e Bologna che diranno molto sulle ambizioni della Dea in questa Serie A.
Presente
Gasperini ha dimostrato disponibilità e coerenza, inserendo Gomez contro la Juve. E ipotizzare la titolarità dell’argentino contro la Roma, per far rifiatare Pessina o dare il cambio a Malinovskyi, non è fantascienza. Fino a Natale, il Papu giocherà ogni volta che l’allenatore lo riterrà opportuno, come più volte sottolineato dallo stesso Gasp. Nessuna rimostranza, sebbene l’Atalanta abbia trovato un equilibrio anche senza il capitano, e nessun trattamento di favore. Gomez non è più imprescindibile come qualche tempo fa, ma con la Juve ha dimostrato di poter essere ancora molto, molto utile alla causa. Nessuno ha mai avuti dubbi a riguardo, nemmeno Gasperini.
Futuro
Da qui a pensare che il Papu resti a Bergamo di sicuro sino alla scadenza del contratto (30 giugno 2023) e che il sia totalmente rientrato ce ne passa. La società nerazzurra, però,
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