La Gazzetta dello Sport

Sua altezza CR7

Ha fatto 33 gol nell’anno solare E Pelé s’avvicina Pirlo: «Era arrabbiato per il rigore fallito contro l’Atalanta»

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l calcio moderno, se è questo, resta un bello sport: due attaccanti sopra il metro e 85 che non restano in area ma si spostano, seguono il flusso della palla e si cercano. Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata superano la brutta serata contro l’Atalanta – mediocre uno, pessimo l’altro – e a Parma danno spettacolo. Liverani, certo, non ha mandato in campo un Real Madrid ma il segnale al campionato è forte: al momento, la coppia d’attacco più forte del campionato è quella di Pirlo. Ronaldo prende la prima pagina perché è nella sua natura da quando andava agli allenament­i dell’Andorinha. Il pallottoli­ere ora dice 756 gol in carriera – Pelé è sempre più vicino – e 33 gol in A nell’anno solare, come Sivori nel 1961. Meglio di lui, nella storia, un solo juventino: Farfallino Borel, che nel 1933 ne segnò 41, numero semiirreal­e. Pirlo, sotto il sorriso che non mostra quasi mai, ha preso ancora atto del carattere del 7: «Era arrabbiato per il rigore sbagliato, ma ha dimostrato subito di esserci. Sì, meglio se segna su azione…». Il pensiero contiene due verità: Ronaldo non ha problemi a motivarsi e sa segnare in tutti i modi. Di testa, più degli altri.

ILa prima scelta?

La Juve intorno a lui è cresciuta. Morata continua il periodo d’oro, al punto da convincere Pirlo a riscrivere i libri di storia del calciomerc­ato: «Era la nostra prima scelta in estate, solo che l’Atletico non lo cedeva e abbiamo pensato ad altri. Quando hanno aperto alla trattativa, ci siamo buttati. Ora non siamo sorpresi, se sta bene può fare tutto». In una partita senza Cuadrado e Chiesa, la Juve ha trovato risposte da Kulusevski a destra e Alex Sandro a sinistra, ottimo come a Barcellona. Sopratutto, ha difeso di squadra e imposto il palleggio, come dovrebbe fare con due terzi delle squadre di A. Ancora Pirlo: «Ho visto la Juve che volevo, siamo in buon momento. Mi piace come recuperiam­o la palla e come abbiamo padronanza del gioco: cresciamo. Ora abbiamo la consapevol­ezza di poter avere questo atteggiame­nto contro chiunque». Eccolo, il progetto di inizio anno.

Cento soluzioni

La Juve per questo fa più paura agli avversari. Ronaldo c’è sempre stato ma ora la sensazione è che stia bene nel contesto, apprezzi una squadra che – come chiesto più volte da CR7 negli anni di Allegri e Sarri – va a occupare la metà campo avversaria. Cristiano un anno fa aveva una sola reale alternativ­a: Dybala. Se entrambi erano distratti, fuori forma, sfortunati, addio Juve. Questa Juve invece non avrà ancora certezze solide, però porta uno o due tra Chiesa, Cuadrado e Kulusevski sugli esterni, usa Ramsey come coltellino per aprire le difese dal centro e con McKennie ha riscoperto il senso dell’inseriment­o centrale, trasferito a Monaco di Baviera con Vidal anni fa. Risultato: c’è sempre qualcuno a proporre una soluzione a chi ha la palla. Kulusevski conferma: «E’ abbastanza facile giocare così, mi piace tanto. Come vorrei giocare? Libero, non solo su un lato. Me lo ha detto anche il mister, vai dove vuoi. Voglio diventare forte come De Bruyne». In questo idillio dicembrino,

ROMARIO

Morata era la prima scelta in estate. Se sta bene può fare tutto

gol

risuona un urlo: «Noi favoriti? Una partita non fa testo. Quando diventeran­no sei, sette, otto, potremo dire di essere diventati la squadra di Pirlo». Chi lo ha detto? E’ Gigi Buffon che come sempre, come quando è in porta, tiene tutti sulla corda.

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Cristiano Ronaldo, 35 anni, giunto ieri a quota 33 reti nell’anno solare 2020: l’ultimo a riuscirci era stato Omar Sivori nel 1961
AFP Dica trentatré Cristiano Ronaldo, 35 anni, giunto ieri a quota 33 reti nell’anno solare 2020: l’ultimo a riuscirci era stato Omar Sivori nel 1961
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