La Gazzetta dello Sport

La Dea è il tabù di Fonseca: il portoghese ha sempre perso

«Questa è una gara diversa dalle altre Lo scudetto? È presto per parlarne» Dubbio Pellegrini, ma dovrebbe farcela

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e c’è una squadra che gli dà davvero dei pensieri da quanto è in Italia quella è proprio l’Atalanta. Perché contro i nerazzurri nella scorsa stagione Paulo Fonseca ha subito la sua prima sconfitta italiana. E perché contro di loro ha iniziato a capire come fosse diverso il calcio italiano, con quei duelli uno contro uno a tutto campo

Sche lo hanno fatto virare subito altrove. Non sui principi del suo calcio, ma sugli sviluppi sì. Ecco perché la sfida di oggi l’allenatore della Roma la vivrà ancora più intensamen­te, perché lui per l’Atalanta è davvero un piccolo grande tabù.

Vista dalla panchina

Tabù non solo perché nella scorsa stagione contro la squadra di Gasperini ha perso in entrambi le circostanz­e, ma anche perché l’Atalanta è stata a lungo la squadra su cui la Roma

ha fatto la corsa per sperare di agganciare in extremis il treno della Champions League. «Questa è una partita diversa dalle altre contro un avversario diverso dagli altri – dice Fonseca alla vigilia – Loro sono molto forti fisicament­e e nei duelli individual­i. Ovviamente il nostro obiettivo resta quello di vincere anche la gara di Bergamo. Lo scudetto? Ho sempre detto che puntiamo a fare meglio dello scorso anno e quindi ad entrare tra le prime quattro. Ma siamo ancora a dicembre, è presto per parlare di altre ambizioni». Fonseca arriva al Gewiss Stadium con il dubbio legato alla caviglia di Lorenzo Pellegrini, ancora dolorante dopo l’intervento di Obiang in Roma-Sassuolo. Ma il vicecapita­no gialloross­o dovrebbe stringere i denti e giocare come mediano, al fianco di Veretout. Il che libererebb­e la casella di trequartis­ta, con il ritorno dal via di Pedro. In caso contrario, se alla fine Pellegrini dovesse arrendersi al dolore, allora Fonseca potrebbe mettere dentro Cristante, in vantaggio su Villar. In una partita che sarà molto fisica, fatta di scontri e duelli, l’ex nerazzurro sembra infatti dare più affidabili­tà del giovane spagnolo.

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