Samp, un tris per il decollo Il Crotone deve arrendersi
Damsgaard, Jankto e Quagliarella: blucerchiati decimi I calabresi cedono nel finale, non basta il rigore di Simy f.g.
MARCATORI: Damsgaard (S) al 26’ e Jankto (S) al 36’, Simy (C) su rigore al 46’ p.t.; Quagliarella (S) al 20’ s.t. poi arriva l’intuizione che spariglia le carte e manda il Crotone al tappeto. Perché questo tre a uno a un Crotone rimasto in partita sino alla fine, che rilancia le ambizioni blucerchiate (Ranieri si metta l’anima in pace, ma questa squadra vale ben più della salvezza), nasce dal colpo di genio del tecnico della Samp. Che, prima della mezz’ora, s’avvede delle difficoltà blucerchiate in mezzo al campo, e decide di invertire gli esterni, prima di fare la stessa cosa con le mezzali. Passano venticinque secondi, e un rilancio di Verre pesca Jankto altissimo (a sinistra...) e per Damsgaard in versione attaccante è uno scherzo andare a segno. Qui cambia tutto, perché una sfida sino a quel momento giocata su ritmi altissimi, ma senza grande lavoro per i portieri, si accende e regala il meglio di se stessa. Certo, serve anche un po’ di aiuto dalla buona sorte, se un tiro svirgolato di La Gumina diventa un assist fantastico per l’esterno
Ececo, che mette la partita in discesa per la Samp.
Volontà, ma non basta
Ribadiamo, però, i meriti del Crotone, che ha gioco, idee e non va mai in campo per ottenere il minimo. Certo, là davanti servirebbe più concretezza — e gli undici gol totali segnati sin qui lo dimostrano — ma a Stroppa va riconosciuta la capacità di essere propositivo. Perché se sino al gol del danese la gara era rimasta in equilibrio, il merito è stato anche di un atteggiamento tattico che ha permesso alla mediana ospite di spingere con Reca e Pereira, che però rientravano in fase difensiva. Difficile, per la Samp, aprire le linee, nonostante il gran lavoro di Ekdal e Adrien Silva (come cresce il portoghese). E neppure con il 2-0 quasi a fine primo tempo, i blucerchiati hanno avuto la sensazione di poter considerare la vittoria in cassaforte. Perché Ekdal ha regalato ingenuamente poco prima dell’intervallo il rigore che ha rimesso gli ospiti in partita.
Quaglia gol e firma
Nella di
7
ripresa,
però,
l’errore 7,5 JANKTO IL MIGLIORE L’assist per l’uno a zero, il gol del raddoppio, una spinta poderosa e continua, con un eccellente senso tattico: Jakub no stop
6,5 AUDERO Bravo su un affondo di Pereira, decisivo su Reca nella ripresa.
S.V. FERRARI Che iella.
6,5 THORSBY Dove mi metto? Il tuttocampista preferito da Ranieri fa il terzino, l’ala ed entra nell’azione del 2-0. Cosa volete di più da Morten? 6,5 TONELLI Grande sostanza, difficile superarlo.
6,5 O. COLLEY Sfrutta il fisico per arginare i tentativi di Simy, e ci riesce con successo.
6,5 AUGELLO Brillante e coraggioso. Chiude e riparte.
6,5 A. SILVA Diamo ragione a Ranieri. Non si diventa campioni d’Europa per caso (S.V. YOSHIDA). 6,5 EKDAL Efficacissimo anche per rompere il gioco avversario, ma quel fallo su Reca si poteva evitare...
7 DAMSGAARD Gol da attaccante vero, gran movimento e qualità. A vent’anni... (S.V. CANDREVA) 6,5 VERRE Avvia l’azione del primo gol, cerca di tenere uniti i reparti.
6 RAMIREZ Si piazza alle spalle di Quagliarella, ma può fare di più.
6 LA GUMINA Svirgola un tiro che diventa l’assist per Jankto. Però, poco incisivo
7 QUAGLIARELLA Impatto pesante sulla partita.
7 ALL. RANIERI Azzecca tutto, ma proprio tutto. della squadra di Stroppa è stato quello di lasciare troppo spazio fra i reparti e la coppia Messias-Simy è così stata sovrastata a lungo da una doppia linea blucerchiata corta e stretti, che ha chiuso molti varchi. Ma serviva, anche qui, un gol per tornare a più due e allora Ranieri s’è giocato il jolly Quagliarella («nella mia testa non c’è una data di scadenza, vivo anno dopo anno»), che in meno di duecento secondi ha piazzato il colpo di testa del 3-1, festeggiando nel migliore dei modi la sua gara numero duecento in A con la Samp e il 170° gol nel massimo campionato. I tempi sembrano maturi per allungare il suo matrimonio con la Genova blucerchiata. Per andare a fare il dirigente, ci sarà tempo più avanti.
Riecco Candreva
Logico che il tre a uno abbia fiaccato la resistenza del Crotone, dove l’ingresso di Rojas e l’arretramento di Messias a mezzala, come a Udine, non ha avuto effetto. Anzi, un cross di Candreva - già, perché alla fine entra anche lui, a certificare come l’incomprensione con Ranieri sia ormai alle spalle —, praticamente telecomandato, regalerebbe al capitano della Samp la doppietta personale. La Var dice di no, e comunque sarebbe stata una punizione eccessiva per un Crotone che deve crescere e diventare più cinico, ma adesso tutto deve fare, fuorché arenarsi mentalmente davanti a una classifica che oggi sembra una sentenza. Sembra, già.
IL MIGLIORE
Caricato a molla, si conquista il rigore, sfiora due volte il gol e garantisce una spinta continua. Bel duello con Damsgaard
5,5 CORDAZ Concorso di colpa sul primo gol sampdoriano.
5,5 MAGALLAN Si disimpegna bene sino all’intervallo, poi cala visibilmente e la prestazione ne risente (S.V. DJIDJI).
6 MARRONE L’ultimo ad arrendersi davanti a Cordaz.
5,5 LUPERTO Il temperamento non si discute, nella ripresa sbaglia qualcosa nella lettura tattica della gara.
5 PEREIRA Poco attento, non riesce a contenere la spinta di Jankto.
6 MOLINA Solo un tempo, ma non demerita.Esce per un problema fisico. 5,5 VULIC Troppe pause nel gioco, la manovra ne risente.
5,5 PETRICCIONE Nel primo tempo regge bene il confronto con la mediana sampdoriana.
6 RIVIERE Buon impatto sulla gara, fallisce una buona occasione.
5,5 EDUARDO Capisce dove colpire in mezzo al campo, ma sbaglia nell’azione del 3-1.
6 MESSIAS Dà qualità all’attacco, sempre nel vivo dell’azione.
6 SIMY Freddo nell’esecuzione del rigore. Ma non c’è molto di più (S.V. ROJAS).
6 ALL. STROPPA Ha eccellenti idee, buoni interpreti e una squadra che corre tanto. Ma serve più concretezza davanti alla porta.