La Gazzetta dello Sport

Genoa al test Benevento Maran: «Siamo in crescita»

I rossoblù davanti si affidano a Shomurodov e Scamacca, Inzaghi punta sull’ex Lapadula

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a parola d’ordine: osare. Vale per il Benevento, che dopo il pari interno con la Lazio vuole alzare l’asticella a cominciare dalla sfida odierna con un Genoa che ha ritrovato quantomeno la fiducia dopo il pari-beffa di Firenze, i 55 minuti positivi in casa con la Juve alla vana caccia del gol e poi con il pari figlio dell’orgoglio contro il Milan al Ferraris. Stroppa sta cercando

Ldi aiutare i suoi a trovare maggiore lucidità in fase offensiva, ed oggi punta sulla voglia di un ex rossoblù poco fortunato nella sua avventura genovese come Gianluca Lapadula, mentre Maran può (finalmente) scegliere la soluzione migliore in un attacco che ieri ha ritrovato Pandev in gruppo, ma dove Scamacca e Shomurodov sono state sin qui le migliori garanzie del Genoa da inizio stagione.

Un passo alla volta

E’ una crescita, umana, tecnica e pure mentale, quella a cui ha assistito – e che ha pilotato – il tecnico genoano, che in difesa può contare pure su Criscito, il quale si gioca una maglia con Czyborra dopo l’infortunio di Luca Pellegrini. Insomma, c’è stato un passo avanti, anche se ora – fra la gara contro Stroppa e quella di mercoledì a La Spezia – servono punti e magari una vittoria che manca ormai dalla prima giornata, questo è innegabile. «Le cose sono migliorate – ammette Maran – da Firenze in poi, con il Milan siamo cresciuti ancora e ora ci sono ulteriori margini di crescita da inseguire. Stiamo dando continuità al nostro lavoro». Quando l’allenatore parlava di gruppo coeso, nel pieno della pandemia, non lo faceva solo per un discorso di facciata. Aveva ragione lui, «anche se bisogna dimostrarl­o sul campo, e questo è stato testimonia­to con i fatti».

Svolta a sinistra

Non nega, Maran, che a questo punto della stagione, e contro avversarie di pari livello, «il risultato diventi ancora più importante», anche se questo è un obiettivo a cui il Genoa «sta arrivando un po’ alla volta», soprattutt­o con il gioco. E’ possibile che come esterno sinistro venga riproposto in mediana Pjaca, «una mossa su cui lavoravamo già da qualche settimana – ammette l’allenatore genoano -. A Marco piace questo ruolo, che gli permette di far emergere le sue qualità». Certo, rimane il ricordo di «un periodo (quello dell’emergenza Covid-19, ndr) mai vissuto prima, nelle tempistich­e e nelle modalità al di fuori dal normale. Bisognava stare lucidi, mantenendo positività nell’ambiente. E, comunque, ciò che comunicavo all’esterno era esattament­e quel che sentivo realmente». Perciò è riuscito a risultare credibile nei confronti del gruppo: «Intravedev­o una luce in fondo al tunnel, anche se abbiamo ancora un pezzo di strada da fare».

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GETTY Guerriero Gianluca Scamacca, 21 anni, prima stagione al Genoa

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