La Gazzetta dello Sport

Bentornata regina del «Mola mia»

- Di

entornata Sofia. Bentornata al tuo posto, lì sul gradino più alto del podio. Non avevamo dubbi, perché sei la regina del «Mola mia», perché soltanto una fuoriclass­e (anche di sensibilit­à) sa trasformar­e le difficoltà in opportunit­à di riscatto. La carriera di un campione si giudica anche dalla capacità di reagire, di azzerare il contachilo­metri e ripartire. Come diceva Vince Lombardi, guru del football americano: «Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi...».

E in questo Sofia è spettacola­re. Venerdì ci aveva fatto capire di essere ormai vicina al grande ritorno, ma per mandarci un messaggio chiaro si era presa fin troppi rischi. Era rimasta sugli sci soltanto perché ha la forza di Ercole e con le sue gambe può spostare le montagne. Ma una volta prese le misure è arrivata all’appuntamen­to con la vittoria in discesa libera che le mancava da 22 mesi. Un’era glaciale...

In mezzo ci sono stati incidenti (braccio sinistro rotto nel superG di Garmisch) e un lockdown nella sua Bergamo, devastata dal Covid. Sofia si è chiusa in casa e in se stessa. Ha dovuto passare attraverso una fase evolutiva (al confine con quella che altri chiamerebb­ero depression­e), ma ne è uscita più sicura e più forte di testa, di cuore e (ora lo sappiamo) anche di gambe.

Il secondo posto e il successo in Val d’Isère sono lì a raccontarc­i la parabola di un’atleta infinita che ci conquista per carattere e qualità tecniche. La gara di ieri è un capolavoro di traiettori­e e spigolatur­e che noi umani facciamo fatica anche a immaginare. Sofia Goggia ha dominato la discesa nella fase centrale, ma ha poi avuto coraggio e forza per tenere alta la velocità e non sbagliare nulla nel finale, quando le gambe diventano un mare ghiacciato di acido lattico, quando il cuore ti arriva in gola. Ma è proprio lì che la regina del «Mola mia» (il non mollare atavico dei bergamasch­i...) può pescare nel profondo serbatoio del suo orgoglio e nella sconfinata prateria della sua classe. È sempre lei la locomotiva della velocità azzurra. Bentornata Sofia.

B

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy