La Gazzetta dello Sport

Perché questo Cagliari dipende sempre più da Joao Pedro?

Con 15 gol nel 2020 è il brasiliano più prolifico nei 5 campionati top, solo Cragno ha più minuti di lui tra i rossoblù. E Di Francesco senza le sue reti non riesce a trovare i 3 punti

- Roberto Pinna

Si può vivere senza pane e vino, ma non senza Joao Pedro. Il Cagliari in questo campionato ha confermato una tendenza mostrata già in parte nella scorsa stagione: difficilme­nte riesce a fare a meno del suo numero 10. Anche per Di Francesco, così come in passato è stato per Maran e Zenga, il brasiliano è l’uomo che sposta gli equilibri della rosa. E non potrebbe essere altrimenti visto che da due stagioni è il miglior marcatore rossoblù (18 centri in 36 presenze nel 2019-20 e 8 gol in 14 partite in questo campionato). Va anche considerat­o che in questa Serie A Joao è diventato stabilment­e il capitano dei sardi e che in tutto il 2020 nessun altro brasiliano nei principali campionati europei segna come lui. E nonostante questo la convocazio­ne con la nazionale verdeoro per JP10 non è ancora arrivata.

I numeri

Da gennaio fino ad oggi Joao Pedro ha realizzato con il Cagliari 15 gol. Per distacco è il centravant­i brasiliano più prolifico tra Serie A, Liga, Bundesliga, Premier League e Ligue 1. Dietro di lui c’è Matheus Cunha dell’Hertha Berlino con 11 centri. Mentre Gabriel Jesus del Manchester City chiude il podio con 10 reti. Quarto Richarliso­n dell’Everton con 9 marcature nell’anno solare, e solo quinto Neymar con 8 centri al Psg. Primati a raffica per Joao anche nei numeri in rossoblù. Il classe ‘92 di Ipatinga è il giocatore di movimento con più minuti nel Cagliari: 1.247. DiFra utilizza di più solo Cragno: con il numero uno toscano, sempre presente in A, che ha messo insieme 1.260 minuti. Ma se consideria­mo anche la Coppa Italia, dove Cragno ha lasciato il posto a Vicario, Joao Pedro è di gran lunga il giocatore più scelto dal tecnico pescarese. Per JP10 circa 30 minuti contro la Cremonese e 90 contro il Verona. Joao è anche il primo tra i rossoblù, in queste 14 giornate di campionato, per conclusion­i a rete (25) e per occasioni da gol create (16).

Sliding doors

E pensare che in estate in pochi

JP10 da Ipatinga

Il capitano del Cagliari Joao Pedro, 28 anni, è arrivato in rossoblù nel 2014 credevano in una sua permanenza in Sardegna. Dopo una stagione da 18 gol in tanti si aspettavan­o il salto in una big e magari un contratto importante per il brasiliano, con il Cagliari che lo avrebbe salutato solo davanti a un’offerta irrifiutab­ile. Il mercato estivo però è stato fortemente influenzat­o dalla pandemia e nessuno ha mandato la lettera con la cifra folle ai rossoblù per avere la carta numero 10. Da lì le porte girevoli del destino di Joao hanno ripreso a girare. Lui in Sardegna sta bene, ormai a Cagliari, dove è arrivato nel 2014, si sente come a casa e i suoi due figli sono cresciuti in città. L’obiettivo stagionale lo ha fissato lo stesso brasiliano nel ritiro estivo di Aritzo: «Mi piacciono le sfide, voglio arrivare a 20 gol».

Peso tattico

L’altra faccia di una medaglia luminosa è che fin qui senza almeno una rete di Joao Pedro il Cagliari di Di Francesco non ha mai vinto. Quando JP10 non ha segnato in stagione sono arrivati quattro pareggi e sempre con massimo un gol realizzato dai sardi. Nell’ordine: 1-1 alla prima a Sassuolo, 1-1 a Verona, 0-0 a Parma e 1-1 in casa contro l’Udinese. Joao Pedro e la sua importanza in zona offensiva hanno anche costretto Di Francesco ad abbandonar­e dopo appena due partite il 4-3-3. Modulo che il tecnico ha provato e riprovato in estate e che ha condiziona­to anche le scelte di mercato. Ma appena il campionato è entrato nel vivo Di Fra ha virato al 4-2-3-1 attuale, diventato 3-5-2 contro Udinese (nel secondo tempo) e Roma nelle ultime partite. In questo modo Joao Pedro è tornato a giocare più vicino alla porta e il Cagliari è tornato ad essere pericoloso in avanti. Joao sembra condiziona­re anche le scelte in attacco. La coppia con il Cholito è quella che lo fa rendere di più. Da quando Simeone ha saltato delle partite causa Covid, Joao ha segnato solo due reti senza l’argentino in campo: il rigore nell’ultima sfida alla Roma, e la rete allo Spezia alla nona giornata. Insomma, Joao prende e Joao dà. Ma per tornare a vincere, l’ultima volta il 7 novembre 2-0 alla Sampdoria, il Cagliari di Di Francesco non può fare a meno di lui.

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