La Gazzetta dello Sport

Empoli, grande prova di forza Steso un Brescia troppo timido

Haas, La Mantia e Mancuso in gol, per Dionisi ci sono anche 3 legni Dionigi cambia tanto, ma dopo 5 partite positive arriva la sconfitta

- Di

roppo Empoli per un Brescia timido. La squadra di Dionisi resta in scia alla Salernitan­a con una prova convincent­e dall’inizio alla fine, lanciando un messaggio chiaro alla concorrenz­a, infilando il nono risultato utile consecutiv­o. La squadra di Dionigi invece si ferma a 5 turni utili e si ritrova più vicina al playout che ai playoff.

TIl dominio

Tre gol e tre pali per l’Empoli, Joronen può soltanto limitare i danni (su Matos, Stulac, Moreo) e Torregross­a non basta a innescare pericoli dalle parti di Brignoli, praticamen­te inoperoso e superato solo su rigore. L’atteso ex Donnarumma resta in panchina per 70’, mentre Haas e Zurkowski dettano legge e fanno pendere la bilancia fin dal principio. Dionisi prende in contropied­e Dionigi nel primo tempo: elude la gabbia che il collega gli ha preparato in mezzo con l’impiego di un doppio trequartis­ta votato al sacrificio (Bjarnason-Spalek) come schermo davanti a mediani che preferireb­bero l’inseriment­o più che il presidio (Bisoli e Dessena). Un 3-4-2-1 (o 3-6-1) che l’Empoli disinnesca vincendo gli uno contro uno e sfruttando gli spazi aperti da ogni pallone rubato per colpire di ripartenza. Così arrivano le reti di Haas (palo-gol) e La Mantia (a segno a rimbalzo su traversa ancora di Haas). Dopo aver incassato il raddoppio su azione partita da una calcio d’angolo a favore facendosi trovare impreparat­o, il Brescia risponde con uno spunto individual­e: Bisoli sradica un posvince

Partita riaperta? No

Il primo tiro in porta della squadra di casa riapre il confronto a ridosso dell’intervallo, ma non sposta gli equilibri. L’Empoli cala leggerment­e sul piano fisico ma continua a governare il gioco, il Brescia guadagna metri ma di fatto fatica in entrambe le fasi. In panchina Dionigi ha tanta qualità: inserisce un playmaker per un interno (Van de Looi per Dessena), poi varia l’assetto con Ragusa e Donnarumma per Verzeni e Spalek, passando al 3-5-2. Dionisi con i suoi cambi ritocca meno perché non ne ha bisogno. Sfiora il tris con Stulac (bene Joronen), lo realizza con Mancuso che sfrutta in due tempi un rigore (dopo aver colpito un altro palo dagli 11 metri); ma l’arbitro ha sbagliato a fischiare perché l’uscita di Joronen (prende il pallone e non Moreo) era corretta. Il risultato comunque è giusto.

 ?? LAPRESSE ?? Teso Alessio Dionisi, 40 anni sesso e serve Spalek, costringen­do Fiamozzi al fallo da rigore: rete di Torregross­a.
LAPRESSE Teso Alessio Dionisi, 40 anni sesso e serve Spalek, costringen­do Fiamozzi al fallo da rigore: rete di Torregross­a.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy